





La perfezione esiste!
Nelumbo ‘Alba Grandiflora’
È il raffinato candore che rende unico questo fior di loto. La pura eleganza del portamento ne ha decretato la sacralità.
Ibrido di origine asiatica, la sua storia si perde nel tempo. Le prime notizie si hanno all’inizio del ‘900.
Si annovera tra i fior di loto di grande dimensione; arriva a 180 cm d’altezza e oltre.
Il fiore è semplice, bianco candido, raggiunge 23 – 25 cm e conta 22 petali. Un delicatissimo profumo caratterizza i fiori appena sbocciati.
Anche le foglie rendono inimitabile questa varietà: verdi con accenni di blu nel velluto della pagina superiore. Sviluppano un diametro di 60 cm e portano ariose ondulature sui bordi.
Fiorisce abbondantemente da metà giugno ad agosto.
Per le sue dimensioni importanti è adatto a contenitori di almeno un metro di diametro, si colloca alla profondità di 30 – 40 cm.
Nelumbo ‘Hong Lin Jin’
Graziosissimo fior di loto cinese, selezionato dal Wuhan Institute of Landscape Gardening.
Il fiore, molto semplice, ha una gioiosa tonalità di rosa intenso/rosso con petali stretti e affusolati. Conta circa 12 petali, si esprime in abbondanti e vistose fioriture da giugno a settembre.
Pianta di dimensione medio – piccola, raggiunge un’altezza di 80 cm.
Le foglie sono proporzionate alla struttura della pianta e sviluppano un diametro di 15 – 25 cm.
E’ adatto a qualsiasi giardino o terrazzo, infatti si può coltivare in vaso anche di dimensioni contenute, a partire da un minimo di 40 cm di diametro; la profondità dell’acqua va da 10 a 25 cm.
Domanda frequenti: tutto ciò che è dilemma nel giardino d’acqua
Il fior di loto
– Il fior di loto è una pianta perenne?
Certamente! È perenne, ma rinnova completamente la vegetazione, compresi i tuberi, ogni anno: mantiene quelli della precedente stagione fino ad aver prodotto i nuovi.
– È rustico?
È perfettamente rustico, si coltiva senza protezione in tutta Italia. Nelle zone soggette a gelate invernali si segue la regola generale: la profondità dell’acqua deve garantire che il ghiaccio non raggiunga l’apparato radicale.
– È necessario controllare il pH dell’acqua?
No, come le ninfee, si possono coltivare in qualsiasi tipo di acqua, anche molto calcarea.
– Si può coltivare in vaso?
Certo! Ci sono Nelumbo di tutte le dimensioni, si sceglierà la dimensione del vaso in proporzione a quella della pianta. Minimo 40 cm di diametro per le varietà nane; 60 cm per le varietà medie; 110 cm per quelle grandi.
Il fior di loto ha bisogno di spaziare: maggiore sarà lo spazio a disposizione, migliore sarà la resa in vegetazione e fioritura.
– Si può piantare direttamente nel laghetto?
Certo! Prevedendo delle barriere di contenimento o contenitori adeguati non forati. Oppure dedicando il laghetto esclusivamente al fior di loto: è una pianta che tende a diventare infestante e a prendere il sopravvento su qualsiasi altra abbia accanto.
– Qual è la profondità ideale?
Il fior di loto si coltiva sempre a profondità minima, ha necessità di sentire il calore del sole in tutto il periodo vegetativo. Si va da un minimo di 20 cm per le varietà nane, fino a un massimo di 40 cm per le varietà grandi.
– Quale esposizione preferisce?
È una pianta eliofila, deve essere collocata assolutamente in pieno sole.
– Qual è il periodo di fioritura?
Da giugno fino a settembre. Ci sono varietà che fioriscono abbondantemente e varietà a fioritura più contenuta, ma tutte ugualmente spettacolari. Ogni singolo fiore si apre per tre – quattro giorni consecutivi.
– Quando si divide il fior di loto?
Esclusivamente in marzo e aprile, mentre la pianta è a riposo. Nel rimanente periodo dell’anno non è garantito l’attecchimento, infatti quando il loto si dedica alla produzione di foglie e fiori non gradisce essere disturbato. Si divide separando i tuberi con la massima attenzione perché sono fragilissimi. È necessario che ogni porzione sia costituita da almeno un segmento intero.
– Richiede concimazione?
La concimazione nel fior di loto è importantissima; per un risultato ottimale si effettua due volte l’anno: a marzo e inizio luglio. Quella estiva si può tralasciare, mentre quella primaverile è indispensabile. In mancanza di concimazione il loto tende a regredire, diminuendo progressivamente vegetazione e fioritura fino a scomparire. La concimazione si effettua con concime a lenta cessione per piante da fiore. Si evitino le concimazioni in tarda estate: il fertilizzante residuo, non utilizzato dalla pianta, durante l’inverno danneggia i tuberi e ne compromette la sopravvivenza.
– Qual è il substrato di coltivazione ideale?
La terra di campo. Non si usano terricci o torbe perché galleggiano.
– È soggetto a malattie?
No, è una pianta robustissima. Tuttavia, può essere attaccata dagli afidi che si eliminano a mano o con un getto d’acqua fresca. È sconsigliabile trattare con insetticidi in quanto inquinano l’acqua e potrebbero produrre danni alla pianta.
– È vero che nell’acqua del loto non proliferano le zanzare?
È vero solo in teoria. In realtà l’acqua del fior di loto in quanto stagnante, attira le zanzare come qualsiasi acqua stagnante e spesso non basta l’attività di depurazione e ossigenazione svolta dalla pianta per garantire l’assenza di larve. Si può ovviare senza difficoltà all’inconveniente inserendovi dei pesci (gambusie o pesci rossi) o trattando l’acqua con Bacillus thuringensis var. israelensis.
– Le foglie del loto possono essere potate?
Nella stagione vegetativa si limita la potatura alle foglie rovinate dagli agenti atmosferici o da eventuali animali: il loto infatti non ha un ricambio continuo di foglie. Mentre in autunno, quando la pianta va a riposo, la vegetazione secca completamente ed è preferibile toglierla.
LILIUM AQUAE
Alice Galante
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