



Alla famiglia delle Apocynaceae appartengono molte piante dalle proprietà tossiche. Il nome stesso, che letteralmente può essere tradotto con “lontano dal cane”, si riferisce appunto a questa loro caratteristica e ricorda che l’ingestione delle foglie, i semi o altre parti della pianta, soprattutto il lattice che sgorga dalle ferite, possono essere dannosi per la salute d’animali e persone. Nella maggior parte dei casi l’ingestione accidentale non è causa di gravi avvelenamenti, generalmente provoca leggeri disturbi gastrointestinali che non necessitano neppure di un trattamento medico. Alcune specie contengono però sostanze alcaloidi estremamente nocive che, addirittura, possono anche risultare letali. L’oleandro (Nerium oleander), ad esempio, tipico rappresentante di questa famiglia, con le sue innumerevoli varietà è una delle specie vegetali più comuni che ornano i giardini, anche pubblici, ma rappresenta pure una fra le piante velenose più a rischio con le quali, quotidianamente, esiste il pericolo di venire a contatto. L’oleandro è bellissimo, ha poche pretese e immancabilmente ogni anno ripaga delle cure ricevute con abbondanti e appariscenti fioriture; per questo è una pianta ornamentale tanto apprezzata e diffusa e lo stesso si può dire di tante altre Apocynaceae. Chi lo desidera non deve rinunciare a coltivare soggetti così attraenti ma semplicemente avere la consapevolezza di ciò che si appresta ad accogliere nella propria casa ed eventualmente, se la situazione lo richiede, assumere accorgimenti utili ad evitare possibili incidenti.
A questa famiglia appartengono vegetali dal portamento e dalle forme più diverse, vi sono inclusi alberi, arbusti, rampicanti ed erbe, ma indubbiamente le forme più insolite fanno parte delle cosiddette specie succulente. Una di queste è Adenium obesum che possiede un fusto molto caratteristico, ingrossato e talora contorto alla base che si ramifica e assottiglia gradualmente verso l’alto. Questa pianta possiede fiori splendidi che possono raggiungere i sei centimetri di diametro e possiedono colori che spaziano tra il rosso, il rosa ed il bianco. Succulente sono anche i Pachypodium, un genere formato da grossi arbusti nativi dell’Africa sud occidentale e del Madagascar. Fra questi la specie più facile da reperire in coltura è Pachypodium lamerei, una pianta dallo strano fusto ingrossato a bottiglia, ramificato in alto e completamente ricoperto da lunghe spine riunite in fascetti di tre, dalle quali, verso l’apice, emergono ciuffi di foglie lanceolate e cime di grandi fiori bianchi.