Acquatiche: Menyanthes trifoliata

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Direttamente dall’era glaciale il trifoglio fibrino: una pianta perenne, antichissima, che arriva a noi, senza troppo scomporsi, dalla preistoria. Nonostante il carattere molto adattabile, nel nostro paese sta scomparendo e diventa un privilegio, quasi un dovere coltivarla per garantirle il passaggio alle generazioni future.

 

Originario dell’Europa, Asia, America del Nord, il trifoglio fibrino (Menyanthes trifoliata), appartiene, con Nymphoides peltata, alla ristretta famiglia delle Menyanthaceae.

Una palustre di indole vagabonda, porta fusti sotterranei che si allungano quasi fino a due metri. Le foglie tripartite che sono all’origine del nome, sono sorrette da lunghi piccioli. I fiori bianchi, sfrangiati si aprono da boccioli sfumati di rosa nei mesi di marzo e aprile. Cresce spontanea sulle rive di stagni, paludi, torbiere; è perciò adatta ad essere coltivata a profondità dell’acqua minima.

Pianta dalle molteplici proprietà medicinali, era considerata in passato un’autentica panacea.

 

Coltivazione

In vaso. È preferibile coltivare in vaso la Menyanthes trifoliata nel tentativo di limitare il suo vagabondare. Infatti i lunghi fusti, fluttuando nell’acqua, tendono a colonizzare gli spazi e i vasi delle altre piante. Qualsiasi vaso o contenitore va bene allo scopo, a partire da un diametro di 16 cm.

Substrato. Si adatta a qualsiasi substrato, la terra di campo va benissimo.

Concimazione. Al momento della messa a dimora, concime granulare a lenta cessione in dose parsimoniosa. Una volta ambientata, la pianta è in grado di trovare autonomamente ciò che le serve. È una pianta che si arrangia.

Profondità dell’acqua. Fino a 30 cm.

Esposizione. Pieno sole, mezz’ombra.

Epoca di fioritura: marzo, aprile. È interessante per la precocità della ripresa vegetativa e della fioritura, è una delle piante che annunciano la primavera.

Accostamenti. Raggiunge un’altezza di 30 – 40 cm, produce masse mediamente compatte e gioiose, come di merletto; si combina ottimamente con piante palustri dalla vegetazione essenziale a sviluppo verticale: Typha latifolia, Equisetum hyemale, Carex riparia, Shoenoplectus tabernaemontani ‘Albescens’, Acorus calamus ‘Variegatus’.

 

LILIUM AQUAE

Alice Galante

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