




Actinidie ornamentali
Originarie dell’Asia orientale e appartenenti alla famiglia delle Actinidiaceae, queste due specie di ‘kiwi’ non sono conosciute e apprezzate per i loro frutti, ma note per le colorazioni singolari ed appariscenti che assumono le foglie soprattutto durante il periodo primaverile.
Actinidia kolomikta, originaria di un areale vastissimo, dalla Siberia al Giappone, ha il pregio di far virare al bianco-rosa con punte di rosso, le giovani foglie primaverili conferendo alla pianta un aspetto quasi surreale.
Actinidia tetramera var. maloides (sinonimo Actinidia pilosula) spontanea nelle foreste montane della Cina, si contraddistingue per la colorazione bianca delle guaine fogliari e dal lungo picciolo rosso: l’effetto ornamentale è notevole considerando il contrasto di colore con la tonalità verde-scuro delle foglie lanceolate.
A. kolomikta, giovani foglie bianco-rosa con la punta rossa
Morfologia
A. kolomikta si presenta come un rampicante deciduo con fusti legnosi lunghi e poco volubili, spesso attorcigliati a due a due; appoggiata a sostegni può crescere col tempo anche fino a 6-8 metri d’altezza. Le foglie ovato-oblunghe, cuoriformi alla base, lunghe 9-15 cm sono sfumate di porpora da giovani, variegate di bianco e rosa nella metà superiore. I fiori sono bianchi a mazzetti di tre, unisessuali o bisessuali, profumati e dalle antere gialle. Le piante femminili producono frutti eduli, lisci, color verde glauco, molto dolci e ricchi di vitamina C.
A. tetramera var. maloides possiede fusti marrone scuro dotati di una buona capacità di ancoraggio: girando attorno a eventuali sostegni può raggiungere i 4-5 metri d’altezza; le foglie hanno forma affusolata, lungamente acuminate e finemente dentellate: a primavera, inizio estate appaiono pennellate, per metà o quasi completamente, di un bianco-argento a volte con sfumature rosse ai bordi. I fiori penduli, relativamente larghi e ben visibili, sono rosa. I frutti globosi, verde-giallognoli di circa 2,5 cm di diametro si formano su esemplari femminili.
A. pilosula, un lungo picciolo rosso che contrasta con il verde delle foglie
Coltivazione
Terreno. Entrambe le speciecrescono bene in substrati fertili, ben drenati da neutri ad acidi, anche se, A. kolomikta, può tollerare terreni calcarei.
Esposizione. A mezz’ombra: da un lato il sole diretto innesca la singolare colorazione del fogliame, dall’altra, soprattutto nei climi più caldi, se esposta per troppe ore, determina un evidente stress per le piante. In ogni caso è importante che durante il periodo estivo il luogo di crescita sia abbastanza fresco.
Rusticità. Ambedue sono notevolmente resistenti alle basse temperature (15°-20° sotto zero)
In giardino
A. kolomikta: in commercio si trovano normalmente piante di sesso maschile, dotate di maggior capacità di pigmentazione delle foglie (stesso discorso per A. tetramera); sarebbe interessante coltivare assieme ad esse piante femminili, cariche in autunno di frutti deliziosi e dolci. La collocazione migliore può essere su archi, recinzioni o addossata ad un albero dalla chioma leggera. L’effetto ornamentale del fogliame quando è al massimo della colorazione è stupefacente.
Personalmente reputo A. tetramera var. maloides una pianta molto elegante, la forma affusolata delle foglie, il portamento morbido e sinuoso nonché la fioritura appariscente ma delicata, le conferiscono un’aria distinta, quasi nobile. Utilizzerei anche questa varietà su recinzioni, archi, piccoli alberi o eventualmente su pareti o muri che esaltino appieno le sue caratteristiche.
Vivai Fabio Giani
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