Ribes rosso

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Ribes rosso (Ribes rubrum)

Il ribes rosso, Ribes rubrum, famiglia Saxifragaceae, è pianta antica originaria dell’Europa centrale, ma solo a partire dal XVI° secolo ne abbiamo notizia in Italia. Oggi è diffusa in tutto il continente dove le temperature non siano troppo elevate. Nel nostro paese la sua diffusione sporadica interessa le Alpi e l’Appennino settentrionale fino oltre i 2.000 metri d’altitudine. Lo troviamo nei boschi freschi di latifoglie o di larici, nei luoghi sassosi, a fianco di vecchi muri a secco, nei prati. In buona parte è rinaturallizzato grazie alla diffusione operata dagli uccelli ghiotti delle bacche acidule.

Senza prelevare i soggetti spontanei per trapiantarli nel nostro giardino, possiamo acquistarli con facilità in un vivaio o propagarli grazie alla divisione dei polloni radicali o con talee prelevate in novembre e fatte radicare in terreno fresco e ben concimato.

 

Come riconoscerlo

E’ un arbusto alto poco più di un metro con fusti a portamento eretto, ramificati, di color marrone e/o grigio, lucidi.

Le foglie sono alterne, con lungo picciolo, a tre o cinque lobi con margine seghettato, con peli radi sulle nervature, di colore verde intenso. Sono fra le prime a cadere in autunno.

I fiori poco appariscenti compaiono insieme alle prime foglie riuniti in grappoli.

I frutti sono piccole bacche traslucide e di color rosso squillante, il sapore è acidulo, maturano in estate tra luglio e agosto.

L’apparato radicale è superficiale.

Orto, bosco, siepe, impianto, o giardino?

Il ribes è pianta eclettica: potremo sistemarla nell’orto formando una cortina di confine sul lato che meno ombreggerà le nostre colture. Ai margini del bosco potrà benissimo adattarsi e sopravvivere come pianta rinaturalizzata anche se, per mantenere una buona produttività, dovremo intervenire con potature di svecchiamento e con almeno una concimazione di fondo all’impianto.

Nella siepe mista naturale dovrà formare delle macchie consistenti perché isolata finisce per essere facilmente soffocata da piante più aggressive e veloci nella crescita.

Potremo dedicare al ribes uno spazio produttivo con un impianto, anche piccolo, a filari dove decideremo in quale forma allevarlo: cespuglio, spalliera, alberello a “V”.

Nel giardino può entrare a pieno titolo specie se formerà una macchia o sarà mescolato con altri tipi di ribes, magari inserendo anche il Ribes sanguineum, un ribes da fiore.

Settembre, mese giusto per iniziare la coltivazione

Nel mese di settembre il ribes rosso non fiorisce e non fruttifica, ma è il periodo indicato per iniziare i lavori.

Terreno

La prima operazione è una lavorazione del terreno profonda (40-50 cm) unita ad una ricca concimazione organica con letame maturo integrata con fosforo e potassio. Evitiamo fertilizzanti chimici che contengano cloruro di potassio perché il ribes rosso è molto sensibile al cloro.

Una volta preparato il terreno che dovrà essere fresco, profondo e ricco, si mettono a dimora le piantine.

Distanze tra una pianta e l’altra

La distanza fra le piante dipende dalla vigoria della cultivar scelta e dalle finalità dell’impianto. In un filare produttivo la distanza deve essere di 1-1,5 metri sulla fila e 2,5-3 metri fra le file; per una siepe da orto o di campagna si scende a 50 cm fra una pianta e l’altra; se a ridosso di un muro o di una rete lasciamo uno spazio fra questi e le piantine di almeno 40 cm; in giardino per cespugli isolati lascieremo una fascia di rispetto di 1,5 metri.

Esposizione

La miglior esposizione è al riparo dei venti freddi, con qualche ora d’ombra.

Il ribes per crescere e fruttificare con successo ha bisogno di acqua: durante l’estate non lesiniamola.

Concimazione

A fine autunno e prima della fioritura provvediamo a somministrare un concime completo in granuli interrandolo solo leggermente per non danneggiare le radici.

Potature

Il ribes rosso fruttifica sui rami di due anni e sui rami più vecchi. Con la potatura annuale dovremo eliminare rami eccessivamente invecchiati, ma sempre con scalarità e mai con interventi troppo drastici, regoleremo il numero e lo sviluppo dei nuovi germogli eliminando quelli deboli, manterremo la forma a cespuglio ed una buona ventilazione ed illuminazione dell’interno della pianta.

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