





Pervinca, Vinca minor
Le specie che si possono incontrare con facilità nel nostro paese sono due: Vinca minor, pervinca minore, e Vinca major, pervinca maggiore. Vinca minor è spontanea, Vinca major pur essendo presente allo stato spontaneo più spesso è sfuggita alla coltivazione attiva che se ne fa nei giardini e nei parchi. La differenza principale sono le dimensioni che nelle piante coltivate sono sempre maggiori.
Entrambe affascinano per la loro fioritura discreta eppure intensamente colorata che riesce a liberarsi dell’ombra dove sono cresciute e le protegge dal sole che ne sbiadirebbe i fiori.
Descrizione
La pervinca minore è pianta perenne che per la presenza di lunghi fusti striscianti sul terreno potremo definire “lianosa”. I fusti, che si elevano nella parte terminale raggiungendo un’altezza compresa fra i 10 ed i 20 cm, sono di colore verde o suberoso, resistenti, glabri, e ben fogliati. I fusti striscianti sono sterili e radicano nel terreno in corrispondenza dei nodi mentre quelli eretti portano fiori.
La pianta tende a ricoprire il terreno, può inglobare una roccia, arrampicarsi alla base di un tronco, ma non è un vero e proprio rampicante.
Le foglie, di colore verde lucido, scure, sempreverdi, opposte, intere, coriacee ma piacevoli al tatto, brevemente picciolate, lunghe fino a 3,5 cm, sono di forma ovato – lanceolata.
I fiori, del caratteristico color viola azzurro sono portati da un corto peduncolo (1-1,5 cm) posizionati all’ascella delle foglie superiori, sempre isolati. Il calice che inguaina la corolla ha denti triangolari, la corolla imbutiforme non ha petali ma lobi. Ogni lobo, cinque in tutto, ha forma tronca con margine ondulato e alla fauce sono dotati di piccole squame che nel loro insieme formano una piccola corona di colore più marcato. Il diametro del fiore è compresa fra i 2,5 e i 3 cm.
Dove si trova
Vinca minor si spinge fino a 1.200 metri di quota prediligendo i boschi freschi e luminosi o il limite della vegetazione protetta magari da una macchia di rovi o da un avvallamento del terreno, non di rado si può trovare, se sono profonde, nelle scoline a margine dei castagneti, lungo le siepi e negli incolti.
La sua presenza diventa evidente nel periodo della fioritura, da marzo ad aprile, perché nel proseguo della stagione, pianta tappezzante, può essere dissimulata dalla crescita di altre specie.
Come procurarsi una pervinca minore
Esistono diverse varietà di origine orticola di Vinca minor caratterizzate da un colore diverso (azzurro chiaro, bianco, porpora) o dalla conformazione del fiore (doppio) ma non sempre in vivaio sono disponibili. Per ottenere una pervinca minore prelevandola in natura, operazione consentita perché si tratta di una pianta comune e non protetta, non serve sradicarla completamente ma basta tagliarne un fusto strisciante da porre su un substrato idoneo (terriccio di foglie) e in posizione ombreggiata per vederlo radicare, crescere e formare a poco a poco una nuova ricca macchia di vegetazione. Per garantire la riuscita di quest’operazione prelevare il ramo tagliandolo a monte del secondo punto di radicazione così da asportare, per salvaguardare le radici, anche un po’ di terriccio originale perché la pianta mostra una spiccata affinità con il proprio substrato.
Coltivazione
Il segreto per la coltivazione delle pervinche è la giusta posizione. Sono piante che poste in luogo assolato, anche se bagnate con continuità, stentano fino a morire. Servono come tappezzanti nelle zone in penombra e come piante da fiore dove molte delle annuali non sono in grado di portare colore.
La posizione ideale è al riparo di siepi, cespugli e alberi così che ricevano luce ma il sole diretto solo nelle prime ore del giorno o al tramonto.
Una volta che se n’è formato un piccolo nucleo, la pianta, grazie ai fusti striscianti, sceglierà in quale direzione muoversi formando nuovi ciuffi di fogli e nuove colonie anche ad una certa distanza.
Pianta del sottobosco non deve essere mai disturbata: non calpestatela, non potata, non sollevata dal terreno, basta la sola rimonda manuale delle eventuali malerbe, distribuire in autunno un buon terricciato di letame maturo per nutrirla e proteggerla, utilizzare fertilizzanti per piante acidofile ed evitare acqua calcarea per annaffiare.
Il colore del fiore può variare, più chiaro o più scuro, con sfumature diverse, in modo non prevedibile e non condizionabile.