Falsa ortica

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Falsa ortica (Lamium maculatum)

Le specie di Lamium presenti nel nostro Paese sono diverse, alcune di queste sono note con nomi popolari di “falsa ortica” perché le foglie e il portamento della pianta ricordano quelle dell’ortica. Con il nome di Lamium si indica di solito Lamium maculatum, con le sue circa 35 cultivar facilmente riconoscibili per la particolare colorazione delle foglie attraversate da una banda di colore grigio chiaro, tra il bianco, l’oro e l’argento, che la rende immediatamente riconoscibile. Il genere Lamium conta circa 40 specie tappezzanti che rifuggono l’esposizione in pieno sole.

Descrizione

Lamium maculatum è pianta erbacea perenne presente in natura allo stato spontaneo in un vasto areale che comprende l’Europa, l’Asia occidentale e il Nord dell’Africa.

Si trova comunemente in boschi, arbusteti e prati, sempre in terreni freschi, e benché presente un po’ ovunque, solo nelle zone ombreggiate e fresche forma ricche macchie, così folte da risultare monospecifiche, assumendo un aspetto tappezzante. In questi casi la pianta che pur può elevarsi abbastanza, fino a 60 cm, resta compatta e raggiunge un’altezza compresa fra i 15 ed i 30 cm.

È pianta stolonifera, con lunghi stoloni striscianti che raggiungono una lunghezza di 80 cm e radicano con facilità. I fusti sono quadrangolari e ricoperti da una leggera peluria. Le foglie, di forma ovale o cuoriforme, con bordo inciso, sono semipersistenti, pubescenti, ed hanno al centro una macchia allungata, quasi una marcatura lineare, di color argenteo o bianco. Fiorisce da metà primavera fino all’estate, secondo l’esposizione, anche se molte delle piante in ombra non salgono a fiore. I fiori sono piccoli e di color malva, raramente bianchi, raccolti in infiorescenze spiciformi apicali formate da quattro od otto fiori. Il fiore è bilabiato ed il petalo superiore, notevolmente più grande, è portato ricurvo così da formare una protezione ed un invito per gli insetti pronubi che per compiere la loro azione bottinatrice devono solo forzarlo leggermente, senza danneggiarlo. Si formano all’ascella di due foglie opposte.

In giardino

La falsa ortica in giardino può servire come tappezzante nelle zone fresche ed ombrose del giardino, ma anche in quelle con ombreggiatura parziale, meglio solo con sole del mattino. Ai piedi delle siepi, vicino ad uno specchio d’acqua, fra un gruppo di arbusti, nella zona di passaggio verso un’area lasciata a parco, o ancor meglio lungo il sentiero che porta oltre i confini della proprietà e si inoltra nel bosco, laddove la gestione del prato diventa problematica perché la persistente umidità e la scarsa radiazione solare facilitano la crescita dei muschi a discapito del cotico erboso.

La limitata altezza, soli 20 cm, la rende adatta a formare bordure basse e compatte. Per ottenere un effetto tappezzante si pongono le piante ad una distanza di 30 cm una dall’altra piantandole in primavera o in autunno. Possono fare da contorno alle conifere nane che si allargano sul terreno, o arricchire la base dei rampicanti che rappresenta spesso, dal punto di vista estetico, il lato debole di questo genere di piante, contribuendo, con la loro azione di copertura, a mantenere fresco il terreno.

In condizioni ottimali tende a divenire semiinfestante travalicando i limiti di spazio assegnati. Si interviene con la vanga a lama trapezoidale recidendo e separando la parte più esterna delle macchie. Il materiale prelevato può essere utilizzato per creare nuovi cespi.

Il Lamium può essere coltivato anche in vaso. In basket appesi ricade oltre i bordi oppure riempie gli spazi fra una pianta e l’altra con effetto tappezzante.

Poche cure, grandi risultati

Richiede poche cure, vuole soprattutto un terreno fresco, ben drenato, soffice e non costipato, dotato di buona fertilità per sostenere uno sviluppo rapido ed abbondante. In ogni caso è dotato di una grande capacità di adattamento e riesce a prosperare in terreni anche lontani da quello ideale.

Ha una grande resistenza al gelo e non ha bisogno di protezioni dal freddo. Nelle zone a clima mite non si spoglia, le foglie semipersistenti resistono sulla pianta. Per rinnovare la vegetazione a inizio primavera si tagliano i fusti alla base, la nuova vegetazione crescerà in poche settimane. Per nutrirla si cosparge l’area su cui insiste la pianta con un buon terricciato di letame maturo, utilizzando anche un cucchiaio per pianta di fertilizzante granulare a lenta cessione.

Una pianta, radicando con i rami striscianti, raggiunge un diametro fra i 60 ed i 90 cm. Le infiorescenze, una volta sfiorite, non devono essere tagliate.

Riproduzione

All’inizio dell’autunno o alla fine della primavera si possono dividere i cespi ripiantandoli subito in un terreno adatto da mantenere umido per almeno due settimane così da dare tempo alla nuova pianta di attecchire.

In giugno si prelevano talee di fusti non saliti a fiore da porre in vasi con un mix di sabbia e torba da collocare all’ombra e mantenere umidi fino a quando riprenderanno la crescita. Si pongono a dimora nella primavera successiva.

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