





Lamium purpureum, la falsa ortica, pianta facile per terreni poveri
Lamium purpureum è conosciuto come falsa ortica o falsa ortica purpurea per la somiglianza, non così evidente a un’osservazione attenta, con la pungente pianta ruderaria.
Il genere Lamium annovera circa 40 – 50 specie, di cui circa una decina presenti sul nostro territorio come piante spontanee, tutte erbacee, annuali o perenni.
Descrizione
Pianta erbacea cespitosa che raggiunge un’altezza fra i 10 e 30 cm. Contrariamente a quanto si potrebbe credere per la sua ripetuta presenza negli stessi luoghi è specie strettamente annuale che si dissemina con facilità. I semi sono contenuti in frutti acheniformi, piccoli e neri, lunghi da due a tre millimetri. In condizioni favorevoli può comportarsi come biennale.
I fusti di portamento diverso, in genere semplici anche se non mancano soggetti che li presentano ramificati, sono a sezione quadrangolare. Possono essere eretti, oppure prima prostrati e poi ascendenti con la capacità di emettere radici a livello dei nodi quando a contatto del terreno.
Le foglie, opposte, lunghe da 1 a 4 cm, sono portate alla base da un lungo picciolo mentre quelle poste sulla cima sono sessili, sempre più ravvicinate e di dimensioni decrescenti. La forma è ovato-cordata con margine dentato-crenato. Caratterizzate da una leggera tomentosità possono presentare striature poco evidenti di colore rossastro sulla pagina superiore.
I fiori, che si aprono da marzo a ottobre, sono riuniti in verticillastri apicali sessili all’ascella di un paio di foglie superiori, e si rinnovano man mano che la pianta cresce in altezza. La corolla, che riprende lo schema tipico della famiglia delle Labiateae, di colore fra il porpora e il viola, passando per il rosa e il fucsia, è formata da due lobi: quello inferiore è trilobato con macchie scure, quello superiore è concavo con peli corti. Gli stami sono quattro con antere viola o brune. La corolla è inserita in un calice peloso. Ogni fiore è accompagnato da caratteristiche brattee di color viola polveroso, piccole e cuoriformi, che esaltano i toni squillanti delle corolle.
Diverse sono le specie simili a Lamium purpureum
Dove trovarla
Lamium purpureum, ai terreni ben drenati a fianco delle dimore dell’uomo occupati dalle ortiche, preferisce i campi coltivati, il margine delle strade, gli orti freschi e ricchi di sostanza organica, tutte le superfici inerbite non soggette a sfalcio frequente. Ama terreni freschi, fertili, sciolti e tendenzialmente neutri.
Simili ma non uguali
Lamium hybridum ha brattee fiorali ovali, di colore verde chiaro o giallo tenue. Lamium album ha fiori di colore bianco. Lamium maculatum è perenne raggiunge un’altezza di 40 cm. Preferisce i terreni calcarei e la si trova nella fascia collinare e subalpina, lungo siepi, argini, nei boschi lungo i corsi d’acqua in terreni freschi e fertili. Le foglie hanno picciolo rosso e la forma oscilla fra il triangolo e il cuore in una serie di infinite variazioni. Il fiore è simile a quello di L. purpureum ma più grande, con una corolla che può arrivare a 3 cm di lunghezza e labbro inferiore bianco con macchie porpora. I fusti sono tubulosi. Fiorisce da aprile a ottobre. Altre specie spontanee sono: L. garganicum, L. flexuosum, e L. amplexicaule.
Coltivazione
In giardino i Lamium sono spesso utilizzati come piante da ombra o mezz’ombra per angoli considerati difficili oppure come tappezzanti. Poco utilizzate, hanno il pregio di riuscire bene anche in terreni poveri e poco lavorati, purché freschi. Piante facili, senza esigenze particolari, se non le bagnature costanti, si pongono a dimora in primavera e in autunno e nello stesso periodo possono essere moltiplicate per divisione dei cespi. Non richiedono manutenzione alcuna, nemmeno la rimozione delle infiorescenze sfiorite.
Ideale come tappezzante, non ha esigenze, non richiede manutenzione
In giardino
L. galeobdolon è stato spesso utilizzato come pianta tappezzante, anche nei parchi o negli angoli dove si voleva ricreare una naturalizzazione del sottobosco. La sua vigoria e la sua capacità di diffondersi si sono rivelati spesso al limite dell’invadenza. Specie presente nel nostro paese anche allo stato spontaneo, è coltivata nella varietà ‘Variegatum’ caratterizzata da foglie sempreverdi, di colore vivo e forma ovale macchiate d’argento. Durante l’inverno, per l’azione delle basse temperature, virano verso il bronzo. I fiori, di colore giallo, lunghi fino a 4 cm, si aprono nei mesi di maggio e giugno. In base alle condizioni di coltivazione e luminosità presenta un’altezza variabile dai 15 ai 30 cm, la metà della forma spontanea.