





Borago officinalis, la borragine
La borragine, Borago officinalis, famiglia delle Compositae è pianta annuale diffusa allo stato spontaneo nelle regioni del centro e del meridione al margine delle strade, nei campi incolti, nei terreni sassosi e dirupati. Al nord è presente, ma è piuttosto rara e la sua presenza in un sito può essere considerata un’eccezionalità, in quanto nulla lascia presagire che si ripresenterà l’anno successivo anche se la produzione di semi è stata abbondante. Ad essere discriminanti in questo caso sono le temperature minime, l’andamento stagionale e la qualità del terreno che deve essere sempre ben drenato e senza ristagni. Per questa ragione nelle zone al limite dell’areale o dove la sua presenza è sporadica le piante, allo stato spontaneo, sono spesso localizzate non nei campi o nei prati ma a bordo strada dove si accumula ghiaino e altri detriti garantendo quella velocità di percolazione dell’acqua piovana verso gli strati profondi gradita a questa specie aromatica e decorativa.
Per questa sua spiccata capacità di radicare su terreni di risulta con base formata da uno scheletro profondo è annoverata fra le piante ruderali, quelle cioè in grado di colonizzare le macerie di case crollate, mucchi di pietre di diversa provenienza, o sui resti di muri a secco crollati.
Dal piano si spinge fino a 1000 metri di quota ma questo avviene con maggiore facilità negli Appennini centrali.
Una fioritura in blu che si nota anche da lontano
Descrizione
Pianta erbacea con radice fittonante e fusto eretto, ramificato nella parte superiore e robusto anche se cavo, ricoperto di peli bianchi e ispidi, che raggiunge un’altezza di circa 50 e più cm.
Le foglie sono di forma ovale, ricoperte di peluria, picciolate quelle basali, sessili quelle sui rami, alterne, con margine ondulato. I fiori sono di un bel colore azzurro intenso e brillante che li rende ben visibili anche da lontano, a forma di stella, peduncolati, e raccolti in grappoli. Le infiorescenze, ascellari o terminali, sono, per la forma, dette scorpioidi. Esistono piante, rare, con fiori di colore roseo. La fioritura, piuttosto precoce, inizia ad aprile per terminare a ottobre.
Come avere una borragine in giardino
I semi della borragine sono abbastanza grossi e giungono rapidamente a maturazione tanto che dai primi possono nascere nuove piante in grado di salire a fiore prima dell’inverno. Si raccolgono e si seminano subito o si conservano per seminarli a primavera appena cessato il rischio di gelate. Devono essere posti in un substrato ricco di sabbia, coperti da uno strato leggero di terriccio, preferibilmente all’aperto. Appena sarà possibile maneggiarle diradare, trapiantando le piantine in eccesso, così da garantire una distanza di 20 cm tra un soggetto e l’altro.
Se c’è fortuna, l’anno successivo, anche se è stata fatta scorta di semi, compariranno qua e là nuove piante che porteranno un inaspettato, quanto gradito, tocco di azzurro.
Se non c’è modo di procurarsi i semi si acquistano piante giovani non ancora salite a fiore che possano ancora svilupparsi in altezza e larghezza.
Semplici norme di coltivazione
Si coltiva sia in piena terra che in vaso, ma solo in suoli fertili e freschi, sempre ben drenati. Si pone la pianta in pieno sole per il maggior numero di ore possibile e si bagna tutti i giorni per mantenere il terreno fresco. Pianta resistente, non è attaccata da malattie o parassiti.Utilizzare ogni 15 giorni un fertilizzante liquido per piante da fiore.
Pianta che trova una felice collocazione sia nell’orto come nel giardino
In cucina
Le foglie giovani, triturate, e i fiori, tolti dal racemo, possono essere aggiunti crudi alle insalate di stagione dove apportano una nota fresca simile a quella del cetriolo. La pianta adulta può essere utilizzata previa lessatura per fare frittate o come ripieno per tortelli, saltata in padella al posto di bietole e spinaci. I fiori aggiunti a un vino o a un aceto bianco gli conferiscono, nella macerazione, un intrigante colore azzurro