Boccaleone

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Con il nome generico di boccaleone si possono indicare specie diverse, appartenenti al genere Antirrhinum (famiglia Scrophulariaceae), sono circa quaranta specie, annuali o perenni, erbacee o suffruticose.

Caratteristiche del genere Antirrhinum:

  • foglie lanceolate, opposte, rade sul fusto che si riducono a brattee sulla parte alta del fusto
  • fiori con breve peduncolo, raccolti in ricche spighe terminali, si originano dall’ascella delle foglie trasformate in brattee
  • ogni fiore ha un calice persistente ed una corolla a forma di tubo, dilatato alla base e con lembo bilabiato; il lembo inferiore, barbato e quello superiore combaciano perfettamente, schiacciando lateralmente il fiore s’induce l’apertura, simulando la bocca di un animale
  • le capsule presentano due forellini simmetrici rispetto all’apertura centrale

Boccaleone spontaneo

Sono diverse le specie originarie del nostro paese, diffuse ad altitudini e in ambienti differenti, ma tutte dotate di una gran capacità di diffusione, tanto da poter essere considerate infestanti.

Le incontriamo in terreni magri e ben drenati, sciolti, ma freschi. Mettono radici nei muri a secco e ai piedi delle pietraie, nei terreni smossi sono fra le prime piante spontanee da fiore.

Ricordiamo A. latifolium, di colore giallo, diffuso dalla Spagna all’Italia del Nord, riconoscibile perché crea folti cespugli, le foglie sono ricoperte di peli ghiandolosi e i fiori creano uno stretto angolo all’inserzione sullo stelo.

Boccaleone coltivato

Fra le specie coltivate la più importante è Antirrhinum majus, originario dell’Italia è pianta perenne, spesso trattata come annuale.

Oggi si coltivano molte varietà orticole di boccaleone che possono essere divise per taglia in tre categorie:

1) varietà di grande taglia (90-120 cm) tra cui spiccano i boccaleoni tetraploidi per la grande dimensioni dei fiori

2) varietà intermedie (45 cm) impiegate per le aiuole e per i vasi

3) varietà nane (15-25 cm) per i giardini rocciosi

La gamma di colori offerta è molto varia, l’unico colore che manca è l’azzurro. Gialli, bianchi, rossi, arancioni, lavanda, rosa i boccaleoni sono apprezzati anche come fiori recisi, abbastanza durevoli, temono però di essere maneggiati con poco garbo perdendo senza preavviso fiori interi.

In giardino e in vaso

La fioritura del boccaleone è dirompente per forza, durata e colore. Sono indicati per formare macchie, bordure, ma anche per roccaglie, o per gli angoli meno frequentati e più “selvaggi” del giardino dove si può lasciare che si disseminino spontaneamente. Creano un bell’effetto di colore lungo i camminamenti lastricati con pietre poggiate direttamente sul terreno, lasciati crescere fra le fughe insieme all’erba, o negli spazi vuoti di un muretto a secco.

Le varietà di medie dimensioni si prestano ad essere coltivate anche in vaso dove fioriranno per tutta l’estate fino a quando le temperature autunnali lo consentiranno. Classico è l’accoppiamento fra vasi di boccaleoni gialli e vasi di agapanthus e hosta.

Come si propaga

Il boccaleone si propaga senza nessun aiuto tanto che si deve spesso controllare la loro invadenza. Le capsule devono essere raccolte quando sono di colore nocciola chiaro e i forellini di dispersione dei semi sono ancora chiusi. Stesi su un vassoio di cartone, si lasciano asciugare perfettamente e si conservano in un sacchetto di carta da pane in un luogo asciutto fino all’impiego.

In primavera si seminano su un terreno soffice, ottenuto mescolando in parti uguali torba fibrosa e sabbia. Si bagna a pioggia e si ricoprono i semi con uno strato sottile di sabbia fine. Mantenuti al caldo germinano dopo 2-3 settimane. Le giovani pianticelle vanno nutrite diluendo nell’acqua un fertilizzante liquido per piante verdi. Quando hanno raggiunto le dimensioni per essere maneggiate con facilità si trapiantano in vasi singoli mantenuti a circa 12°C fino al momento del trapianto all’aperto da fine aprile a fine maggio.

Esigenze di coltivazione:

  • terreno: fresco ma permeabile e ben drenato, ricco di humus, a reazione neutra, leggero
  • esposizione: in pieno sole, riparata dal vento, così da favorire anche la frequentazione degli insetti
  • concimazioni: miglior concime è il letame maturo da mescolare al terreno in dose generosa prima dell’impianto
  • cimatura: nelle varietà a cespo con più steli, favorisce la crescita di folti cespugli
  • eliminare le infiorescenze appassite: stimola la produzione di nuovi fiori e prolunga l’epoca di fioritura
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