Asfodelo

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Asphodelus macrocarpus, asfodelo bianco, grande liliacea che per le dimensioni e l’infiorescenza particolare spicca su tutti i fiori di montagna e una volta incontrata è facile da riconoscere anche quando non è fiorita.

Asphodelus macrocarpus, un tempo A. albus, vive nei prati e nelle roccaglie della montagna, spesso in nicchie assai diverse, umidi i prati, assolate e seccagne le roccaglie. La sua presenza, un tempo occasionale, sta riprendendo forza con il progressivo abbandono dei pascoli e dei coltivi in quota da dove era sistematicamente eliminata perché sottraeva con i grandi cespi un’ampia superficie all’uso. Anche l’utilizzo alimentare delle radici, previa bollitura, operata in tempi passati ne limitava la diffusione, non è più in uso e si raccolgono i tubercoli radicali a solo uso erboristico. Oggi, in non pochi casi, tende ad assumere un habitus infestante creando gruppi numerosi ed estesi che ricoprono tutto il terreno a disposizione. Molto decorativi a fine primavera, sono fra i primi a fiorire da maggio a giugno, diventano desolati quando gli scapi fiorali si seccano e al posto dei fiori si formano i frutti sferici, capsule ovoidi rugose, dapprima verdi, e poi nerastri.

Infiorescenze bianche sui prati di montagna a maggio e giugno

Habitat

Il genere Asphodelus racchiude dodici specie di piante originarie del bacino del Mediterraneo e dell’Asia occidentale, tutte erbacee, rustiche e perenni. Asphodelus macrocarpus è originario di un areale che include tutta l’Europa meridionale. E’ presente nelle catene montuose in modo sporadico o localizzato, dai 700 metri di quota fino a 1.800, i primi esemplari possono trovarsi già sulle colline di 300m. Più rara nelle isole.

Descrizione

L’aspetto generale è quello di un grande cespuglio, alto 50 – 100 cm e più. Le foglie sono lunghe e lineari, giunchiformi, glabre, lunghe fino a 70 cm, larghe 2 – 4 cm, di colore chiaro, quasi glauco, ma non uniforme perché più scure in corrispondenza di quelle che possono sembrare venature longitudinali. Terminano a punta e sono dette radicali perché si originano tutte dalla base. Ascendenti nella prima fase di sviluppo, possono essere confuse da lontano per vigorosi cespi di narcisi ma crescendo, oltre alle dimensioni assai maggiori, assumono un portamento aperto e decombente verso l’esterno, spesso ripiegate a metà. L’estremità si presenta spesso scura.

Al centro del cespo si origina il fusto fiorifero di sezione circolare, vigoroso e resistente ma poco elastico, che porta alla sommità l’infiorescenza terminale. Sono privi di foglie o possono presentarne alcune poco sviluppate.

I fiori, riuniti in racemi di densità e dimensioni molto variabili, sono bianchi formati da sei tepali, molto simili a petali, di colore bianco e forma spatolata e lineare. Larghi fino a 4 cm di diametro sono caratterizzati dalla presenza di una linea scura che spicca chiaramente. Ricchi di nettare sono spesso visitate non solo dagli insetti ma anche dalle formiche. Si aprono dal basso e sono portati da corti peduncoli con una brattea membranosa alla base di colore nerastro. Hanno sei stami con antere arancio e stilo che sorpassa la corolla.

Le radici sono rizomi allungati e possono essere definite tuberoso-fascicolate, carnose.

Una perenne per eleganti cespugli erbacei in giardino

Coltivazione

Per chi volesse coltivare in giardino un asfodelo bianco, senza prelevare le piante in natura, operazione non sempre semplice per via delle radici abbastanza fragili, può sempre raccogliere i semi delle piante spontanee.

Semina e trapianto. I semi si pongono in un terreno leggero, appena coperti, già in estate, tenuti all’esterno perché hanno bisogno di freddo per essere attivati. La loro crescita è inizialmente lenta. Si allevano in vaso fino al terzo anno quando possono essere messi in piena terra, a primavera o in autunno. Per creare una macchia folta le giovani pianticelle si pongono a triangolo a una distanza di almeno 35 cm.

Terreno. Crescono bene in tutti terreni purché non siano troppo compatti in quanto soffrono di marciume radicale. Desiderano un substrato ben drenato e ricco di sostanza organica.

Esposizione. Si pongono al sole o in luoghi solo parzialmente ombreggiati.

 

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