











Il ravanello (Raphanus sativus) è una Crucifera, come i cavoli, la rucola, il crescione e la senape.
E’ una pianta caratterizzata dall’avere un ciclo molto rapido, da 4 a 6 settimane, che può essere pertanto coltivata, come coltura intercalare, in più riprese quasi tutto l’anno.
La radice, carnosa e ingrossata, può assumere forma, lunghezza e colore differenti e può raggiungere anche un metro di profondità.
La parte aerea si presenta con delle foglie lobate abbastanza piccole coperte da una peluria sulla pagina superiore. Alla base della pianta, invece, le foglie sono più piccole e picciolate.
I fiori, bianchi, rosa o violetti, raggruppati in gruppi, sbocciano 3 mesi dopo la semina e da questi si formano dei frutti a siliqua di colore variabile dal verde al rosso scuro.
Esigenze agronomiche
Il terreno deve essere fertile, ben drenato, di medio impasto o sciolto, con un elevato tenore di humus e pH neutro.
Predilige i climi freschi e temperati e le esposizioni soleggiate, che migliorano l’ingrossamento delle radici, ma teme il caldo eccessivo ed il secco, che ne provocano un indurimento precoce.
Scelta varietale
Differiscono tra loro in funzione della forma della radice: allungata, cilindrica, sferica; del suo colore: bianco, rosso, nero, bruno; e delle dimensioni.
‘Cherry Belle’: varietà a radice rossa, di forma arrotondata e delle dimensioni di una ciliegia, con fogliame poco sviluppato, molto precoce; adatta alle coltivazioni forzate, con polpa croccante che resiste bene alla spugnosità.
‘Saxa’: altra varietà molto precoce, con radice di color rosso scarlatto, rotonda, di medie dimensioni
‘Lungo Candela di Fuoco’: radice conica, lunga, uniformemente rossa, con polpa soda e croccante; medio-tardivo.
‘Sora’: polpa rossa e forma sferica, con polpa soda che resta a lungo compatta e croccante.
‘Rosso Tondo a Piccola Punta Bianca’: radice tonda, piccola, rosso vivace e bianca all’attacco della radichetta; polpa soda, persistente, molto precoce.
‘Lungo Candela di Ghiaccio’: radice conica allungata, bianca con polpa croccante e saporita. Medio tardivo.
Tecniche colturali
Avvicendamento e consociazioni
Non deve seguire altre Crucifere e, se possibile, le Cucurbitacee, le Ombrellifere, le Solanacee e i fagioli, perché condivide con loro alcuni parassiti. Buona la consociazione con la cipolla, con i porri, e con l’aglio, che fungono da repellenti per gli insetti.
Lavorazioni del terreno e concimazioni
La preparazione superficiale del terreno deve essere accurata, in modo da consentire lo sviluppo ottimale delle radici che avviene nei primi strati di terreno. Le concimazioni organiche sono molto importanti, ma bisogna ricorrere esclusivamente a sostanza organica completamente humificata: 20-30 kg ogni 10 mq di letame o compost maturo. Vista la velocità del suo ciclo culturale e la sua sensibilità nei confronti della sostanza organica, si avvantaggia efficacemente delle concimazioni effettuate per le coltivazioni precedenti.
Volendo ricorrere alla concimazione chimica, si consiglia di distribuire, ogni 10 mq, 80-100 g di P2O5, pari a 400-500g di perfosfato minerale 19-21%, e 50-100 g di K2O, pari a 100-200g di solfato potassico 50-52%, alla lavorazione del terreno. L’azoto distribuito in copertura in ragione di e 100-150 g di N, pari a 400-600g di nitrato ammonico 26-27%. Non eccedere nella concimazione azotata in quanto il ravanello molto facilmente accumula al suo interno i nitrati.
Semina
Si effettua da marzo a ottobre, sospendendola nei mesi più caldi, a spaglio o a file, utilizzando circa 15 g di seme ogni 10 mq. Il seme deve essere interrato alla profondità di 1-2 cm.
Nella semina a file si consiglia una distanza di 10-20 cm tra le file e di 2-5 cm sulla fila. La germinazione avviene, a seconda delle stagioni, nell’arco di 4-8 giorni.
Per evitare che si formi la crosta superficiale, si può utilizzare un telo di iuta o di canapa, da appoggiare sui seminati ed innaffiare su di esso con regolarità; in questo modo il terreno manterrà la giusta dose di acqua, garantendo una germinazione regolare. E’ importante però controllare giornalmente l’emergenza delle piantine, in modo da togliere subito il telo non appena questa si avvia.
Diradamento
Un eventuale diradamento andrà eseguito per garantire un investimento ottimale di 300-400 piante ogni mq. Le semine troppo fitte, infatti, non permettono un regolare accrescimento delle radici.
Irrigazioni
L’acqua non deve mai mancare per avere radici croccanti e sode, ma deve essere somministrata con regolarità, dalla semina alla raccolta, senza eccedere, per non provocare ristagni o squilibri idrici: questi ultimi, infatti, durante l’espansione della radice, inibiscono la divisione cellulare provocando ispessimenti legnosi e fessurazioni, con notevoli peggioramenti qualitativi.
Sarchiature e scerbature
Nelle semine a file è possibile intervenire con una o due sarchiature per eliminare le erbe infestanti, arieggiare il terreno e rompere l’eventuale crosta superficiale. Nelle semine a spaglio, la pulizia dalle infestanti, se presenti, può essere fatta solo manualmente.
Raccolta
Si effettua scalarmene, quando le radici hanno raggiunto la pezzatura giusta, in genere prima che avvenga la fioritura. E’ importante non aspettare troppo, per non provocare spaccature, svuotamento interno, spugnosità, indurimenti legnosi e un sapore piccante troppo persistente e sgradevole.
Avversità
In considerazione della velocità del suo ciclo vegetativo la specie non è soggetta a particolari attacchi da parte di crittogame. Gli insetti invece possono causare seri danni.
Altica, o pulce di terra, (Phyllotreta spp.) può danneggiare notevolmente l’apparato fogliare, specie nelle semine primaverili.
Mosca del cavolo (Delia radicum), nei suoi stadi larvali, scava delle gallerie nelle radici, compromettendo, nei casi più gravi, lo sviluppo di tutta la pianta.
Consigli di prevenzione
Irrigare con regolarità nelle prime ore del mattino, in modo che il sole possa asciugare in fretta le piante.
Limitare le concimazioni azotate.
Asportare i resti delle piante diradate.
Utilizzare rotazioni ampie tra le colture.
Non concimare direttamente con sostanza organica e, in ogni caso, utilizzare solo sostanza organica ben compostata.
Consociare con porro o cipolla o aglio.
Controllo con trattamenti specifici
La lotta contro l’altica e la mosca può essere condotta in via preventiva con prodotti a base di olio di Neem o con una miscela di oli essenziali e propoli; contro l’altica è possibile utilizzare del piretro, trattando nelle ore serali, o nelle prime ora del mattino, quando gli insetti utili non sono in volo e le altiche sono tutte sulle piante. Data la loro mobilità è spesso difficile colpirle e spesso i trattamenti vanno ripetuti.
Coltivazione del ravanello e biodinamica
Effettuare le semine in luna calante (luna vecchia), scegliendo sempre i giorni di terra, anche per i diradamenti e la raccolta. Distribuire il preparato 500 alla sera, prima della lavorazione principale e delle eventuali sarchiature, in giorni di terra o acqua ed il preparato 501 dopo circa 20 giorni dall’emergenza, effettuando un trattamento al mattino presto, con giornate soleggiate, in giorni di aria o fuoco, per migliorarne le caratteristiche organolettiche e la resistenza alle malattie.
(Disegni Di Claudio Cristiani)