











Un ortaggio poco richiesto dal consumatore e difficile da trovare sui banchi del mercato
La Rapa, Brassica rapa, è una Crucifera, come i cavoli, la rucola, il crescione e la senape. E’ una pianta caratterizzata dall’avere un ciclo biennale, che nel primo anno porta alla formazione di una radice più o meno ingrossata, che può assumere forma, lunghezza e colore differenti e può raggiungere anche un metro di profondità; il suo colore va dal bruno al bianco, con sfumature rosso violette o verdi; la polpa è bianca e croccante.
Le foglie basali riunite in rosetta sono provviste di picciolo allungato con lembo intero, lobato o lirato.
Al secondo anno emette uno stelo fiorale ramificato, alto circa 80 cm con foglie lanceolate (disegno 2).
I fiori, gialli, ermafroditi e riuniti in racemi ombrelliformi, hanno 4 petali, 6 stami e un ovario, che darà origine a una siliqua cilindrica, contenente 15-20 semi bruni sferici (disegno 4).
La fecondazione è in genere incrociata, entomofila o anemofila. La durata della germinabilità è di 4-5 anni.
La cima di rapa, Brassica rapa subsp. sylvestris, ha un ciclo più rapido e già nell’arco di due mesi può essere pronta per la raccolta.
All’inizio sviluppa una rosetta di foglie allungate, provviste di picciolo, irregolarmente lobate e dentate, glabre o poco pelose (disegno 5); in seguito emette uno scapo fiorale carnoso e molto ramificato con infiorescenze (racemi) serrate, ombrelliformi che vanno raccolte prima dell’apertura dei fiori. Fiori, frutti e semi sono simili a quelli della rapa.
Le varietà coltivate
Per quanto riguarda le varietà, le cime di rapa si possono classificare in base alla lunghezza del ciclo vegetativo e possono dare produzioni dalla fine dell’autunno alla primavera inoltrata (‘Cima Natalina’ o ‘Cima Marzatica’). Le varietà precoci impiegano circa 40-60 giorni dalla semina alla fioritura, mentre quelle tardive (‘Cima di Rapa di Aprile’ o ‘Maggiaiola di Sala Consilina’) 190-200 giorni.
Le rape invece si differenziano a seconda della forma, delle dimensioni e del colore delle radici e della precocità.
Quelle primaverili più diffuse sono la ‘Bianca Piatta Quarantina’, la ‘Palla di Neve’ e la ‘Tonda a Colletto Viola’, mentre fra le autunnali la ‘Bianca di Milano a Colletto Viola’ e la ‘Bianca Lodigiana’.
Esigenze
La rapa si adatta bene ai climi temperati umidi e resiste bene al freddo, fino a -10°C. Nei riguardi del terreno cresce meglio in quelli profondi, freschi e ben drenati, non eccessivamente sabbiosi, con pH compreso tra 6,5 e 7,5 e con una bassa salinità. Le esigenze nutritive sono medio basse, mentre sono elevate quelle idriche.
La cima di rapa presenta una minor resistenza al freddo ed è più adatta alle regioni meridionali.
Tecniche colturali
Avvicendamento e consociazioni
Non deve seguire altre Crucifere e, se possibile, le Cucurbitacee, le Ombrellifere, le Solanacee e i fagioli, perché condivide con loro alcuni parassiti. Buona la consociazione con la cipolla, con i porri, e con l’aglio, che fungono da repellenti per gli insetti.
Lavorazioni del terreno e concimazioni
Si avvantaggia di lavorazioni profonde eseguite con la vanga, in modo da consentire uno sviluppo ottimale delle radici. Importanti le concimazioni organiche, facendo attenzione a utilizzare sostanza organica completamente humificata. Nelle semine autunnali, si avvantaggia delle lavorazioni e delle concimazioni utilizzate nelle coltivazioni precedenti.
Volendo ricorrere alla concimazione chimica, si consiglia di distribuire, ogni 10 mq, 80-100 g di P2O5, pari a 400-500g di perfosfato minerale 19-21%, e 50-100 g di K2O, pari a 100-200g di solfato potassico 50-52%, alla lavorazione del terreno. L’azoto distribuito in copertura in ragione di 100-150 g di N, pari a 400-600g di nitrato ammonico 26-27%.
Semina e trapianto
Si può effettuare in pieno campo, da febbraio a marzo per la raccolta primaverile e da luglio a settembre per quella autunnale. Può essere eseguita a spaglio o a file, utilizzando circa 5-6 g di seme ogni 10 mq. Il seme deve essere interrato alla profondità di 1-2 cm. Nella semina a file si consiglia una distanza di 20-30 cm tra le file e di 10-15 cm sulla fila. La germinazione avviene, a seconda delle stagioni, nell’arco di 4-8 giorni.
In alternativa si può anche seminare in vasetto o cassette e trapiantare le singole piantine quando hanno due o tre foglie vere.
Diradamento
Un eventuale diradamento andrà eseguito per garantire un investimento ottimale di 20-25 piante piante ogni mq. Le semine troppo fitte, infatti, non permettono un regolare accrescimento delle radici.
Irrigazioni
L’acqua non deve mai mancare per avere radici croccanti e sode, ma deve essere somministrata con regolarità, dalla semina alla raccolta, senza eccedere, per non provocare ristagni o squilibri idrici.
Sarchiature e scerbature
Nelle semine a file è possibile intervenire con una o due sarchiature per eliminare le erbe infestanti, arieggiare il terreno e rompere l’eventuale crosta superficiale. Nelle semine a spaglio, la pulizia dalle infestanti, se presenti può essere fatta solo manualmente.
La Raccolta
Per le cime di rapa si effettua scalarmente, in due o tre riprese, a seconda della capacità e velocità di ricaccio, prima che i fiori si aprano, tagliando i fusti a 5-10 cm da terra.
La raccolta delle radici nella rapa si effettua, invece, poco prima della maturazione completa, quando la polpa è più saporita, e le radici si presentano pesanti e con la buccia liscia e lucida. E’ importante non aspettare troppo, per non provocare spaccature o indurimenti interni.
Avversità
Le avversità sono quelle tipiche delle altre crucifere.
Le altiche, o pulci di terra, (Phyllotreta spp.) possono danneggiare notevolmente l’apparato fogliare, specie nelle semine primaverili, mentre la mosca del cavolo (Delia radicum) nei suoi stadi larvali, scava delle gallerie nelle radici, compromettendo, nei caso più gravi, lo sviluppo di tutta la pianta.
Controllo delle malattie
Azioni indirette
→ Irrigare con regolarità nelle prime ore del mattino, in modo che il sole possa asciugare in fretta le piante;
→ limitare le concimazioni azotate;
→ asportare i resti delle piante diradate;
→ utilizzare rotazioni ampie tra le colture;
→ non concimare direttamente con sostanza organica e, in ogni caso, utilizzare solo sostanza organica ben compostata;
→ consociare con porro o cipolla o aglio,.
Trattamenti specifici
La lotta contro l’altica e la mosca può essere condotta in via preventiva con prodotti a base di olio di neem o con una miscela di oli essenziali e propoli; contro l’altica è possibile utilizzare del piretro, trattando nelle ore serali, o nelle prime ora del mattino, quando gli insetti utili non sono in volo e le altiche sono tutte sulle piante. Data la loro mobilità è spesso difficile colpirle e spesso i trattamenti vanno ripetuti.
La coltivazione della rapa ed il calendario biodinamico
Effettuare le semine in luna calante (luna vecchia), scegliendo sempre i giorni di terra, anche per i diradamenti e la raccolta. Distribuire il preparato 500 alla sera, prima della lavorazione principale e delle eventuali sarchiature, in giorni di terra o acqua ed il preparato 501 dopo circa 20 giorni dall’emergenza, effettuando un trattamento al mattino presto, con giornate soleggiate, in giorni di aria o fuoco, per migliorarne le caratteristiche organolettiche e la resistenza alle malattie.