












Il prezzemolo (Petroselinum crispum) è una pianta aromatica che non può mancare nell’orto famigliare. Indispensabile in cucina, rustica, produce a lungo e non richiede particolari cure.
Appartiene alla famiglia delle Ombrellifere, come la carota ed il sedano. E’ una pianta a ciclo biennale, che sviluppa nel primo anno un cespo di foglie e il fittone e nel secondo anno il fusto e lo scapo fiorale, caratterizzato da un’infiorescenza ad ombrella. La radice, allungata ed ingrossata, si sviluppa in profondità e conferisce al prezzemolo una buona resistenza alla siccità.
Le foglie, composte, hanno delle crenature più o meno approfondite, in funzione delle varietà e dell’andamento stagionale.
Il fusto, eretto e ramificato, può arrivare fino a 60-80 cm di altezza.
I fiori sono bianchi
I frutti sono degli acheni globosi, ovoidali, con 5 costolature ben distinte, di colore grigio-bruno o chiaro, con aroma accentuato e caratteristico.
Scelta varietale
Prezzemolo comune: di taglia ridotta, con foglie di piccole dimensioni, lisce, finemente suddivise, di colore verde scuro lucente, è caratterizzata da ottime caratteristiche organolettiche, un’ottima resistenza alle malattie ed al freddo.
Prezzemolo ‘Gigante d’Italia’: con steli lunghi ed eretti, foglie distese, larghe, di colore verde chiaro lucente, è meno aromatico, ma più produttivo del precedente.
Prezzemolo ‘Genovese’: dotato di fogliame molto frastagliato, dentellato, di colore verde intenso, con steli eretti, di taglia intermedia rispetto ai precedenti, è molto aromatico.
Prezzemolo ‘Riccio’: le foglie sono larghe, arricciate, di colore verde molto scuro, riunite in una rosetta compatta. Steli robusti lunghi 18-20 cm, molto produttivo e resistente al freddo.
Prezzemolo da radice: con foglie larghe, lisce, ben suddivise; steli di media lunghezza e radice conica fittonante, ingrossata, con polpa bianca molto aromatica. È adatto alle zone molto fredde, dove, per la mancanza delle foglie, si può utilizzare la radice per aromatizzare i cibi nel periodo invernale.
Esigenze agronomiche
Si adatta a qualsiasi substrato, ma predilige terreni fertili, di medio impasto, ben drenati. Nei confronti del clima non ha particolari esigenze e si adatta senza problemi a tutte le zone a clima temperato.
Tecniche colturali
Avvicendamento e consociazioni
Da evitare la rotazione stretta con altre Ombrellifere e la barbabietola.
Lavorazioni del terreno e concimazioni
Oltre alle normali lavorazioni di preparazione del terreno, quali la vangatura e/o la zappatura, è da predisporre un accurato letto di semina, se si prevede di eseguire la semina diretta in pieno campo.
La sostanza organica ben compostata va somministrata durante le lavorazioni del terreno, in ragione di 2 – 4 kg/mq.
Volendo ricorrere alla concimazione chimica, si consiglia di distribuire, ogni metro quadrato, 8-12 g di P2O5 e 12-15g di K2O durante le lavorazioni del terreno e 10 -15 g di N, in copertura.
Semina
È forse l’operazione più difficile e delicata. La germinazione del prezzemolo, infatti, è molto lenta e, in pieno campo, a seconda della temperatura, può richiedere fino a 20-30 giorni. Può comunque, con profitto, essere anticipata in cassetta, mantenendo il seme in germinazione in una zona calda e con un’umidità costante. A 20°C la germinazione avviene in 8 – 10 giorni.
Si può seminare anche direttamente in vasetto, inserendo 5-10 semi per ogni vaso e trapiantando a dimora ogni gruppo di piantine alla distanza di 10 – 15 cm l’uno dall’altro.
Volendo optare per la semina diretta è necessario predisporre un letto di semina soffice e privo di malerbe, costituito da terriccio molto fine, ma che non crei crosta superficiale. A tal fine si consiglia di miscelare la parte superficiale del terreno con torba o con compost molto maturo. Si può seminare a spaglio o a righe distanti 20-30 cm; sulla fila i semi vanno collocati alla distanza di circa 2 – 5 cm.
Per ridurre il periodo di germinazione i semi si possono tenere in un tessuto inumidito col preparato biodinamico 500, per 24-48 ore e procedere quindi alla semina senza far asciugare troppo il seme.
Per facilitare la semina a spaglio si può mescolare il seme con sabbia fine; i semi vanno quindi ricoperti con circa 1 cm di terreno leggero, che va mantenuto costantemente umido fino alla germinazione. Per facilitare questa operazione senza provocare ristagni, dilavamento dei semi o crosta superficiale, si può utilizzare un telo di iuta o di canapa da appoggiare sui seminati ed innaffiare con regolarità; in questo modo il terreno manterrà la giusta dose di acqua, garantendo una germinazione regolare. E’ importante però controllare periodicamente l’emergenza delle piantine in modo da togliere subito il telo non appena questa si avvia.
Nella semina del prezzemolo ‘Gigante d’Italia’ è necessario utilizzare distanze di semina sulla fila maggiori, per garantire uno sviluppo ottimale delle piantine.
Diradamento
Il diradamento, da eseguire sempre con terreno umido, facendo attenzione a non scalzare le piantine rimaste, è necessario quando si superano le 250-300 piante/mq.
Scerbature e sarchiature
Scerbature e sarchiature sono indispensabili per mantenere il terreno pulito dalle infestanti, arieggiare e rompere l’eventuale crosta superficiale. Si riescono ad attuare con più facilità nella semina a file.
Irrigazioni
L’acqua non deve mai mancare e deve essere somministrata con regolarità, dalla semina alla raccolta, senza eccedere.
Raccolta
Si effettua scalarmente, recidendo i gambi fogliari per tutto il primo anno di vita e va interrotta quando inizia la montata a seme.
Protezione invernale
La copertura dell’aiuola con un telo di tessuto-non-tessuto o con un piccolo tunnel consente la raccolta anche durante i mesi più freddi.
Conservazione
Il prezzemolo una volta lavato e asciugato può essere anche facilmente conservato in freezer. In questi casi conviene realizzare piccole confezioni monodose.
Avversità
Tra le avversità di origine crittogamica, ricordiamo la cercospora, l’alternaria e la septoriosi.
Se non si eccede nelle concimazioni azotate e si garantisce una buona rotazione tra le colture, il prezzemolo risulta essere una coltura robusta e di facile coltivazione, non sono pertanto necessari, di norma, interventi di controllo.
Coltivazione del prezzemolo e biodinamica
Effettuare le semine in luna crescente (luna nuova), scegliendo sempre i giorni di calore, anche per i diradamenti e la raccolta, per favorire la formazione dell’aroma e le qualità organolettiche. Distribuire il preparato 500 alla sera, prima della lavorazione principale e delle eventuali sarchiature, in giorni di terra o acqua ed il preparato 501 dopo almeno 60 giorni dall’emergenza, effettuando due o tre trattamenti al mattino presto, con giornate soleggiate, in giorni di aria o fuoco, per migliorarne le caratteristiche organolettiche e la resistenza alle malattie.
(Disegni di Claudio Cristiani)