Pomodoro ‘Orange Russian’

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Una varietà di colore aranciato originaria dalla Russia

Non è facile trovare in commercio i semi di questa varietà di pomodoro, un po’ perché originaria di un paese lontano e un po’ perché, a prima vista, non si scorgono ragioni per coltivare un pomodoro che ricorda il nostro ‘Cuore di Bue’, inoltre, solo non è nostrano, ma non ha neppure un colore intenso del tipico prodotto nazionale.

Il pomodoro “cuore di bue” russo arancione, classificato come pomodoro ‘Orange Russian’, è una varietà originaria della Russia, e quindi come tutti gli ortaggi tipici di climi freddi, con stagioni favorevoli alla coltivazione brevi, è pianta precoce.

Si presenta con frutti di media pezzatura, solitari nelle parti basse della pianta, in gruppi di tre in quelle apicali e meglio esposte. Le bacche hanno forma varia che và dalla classica a cuore, con costolature e incisioni presenti, e non sempre, solo nella zona prossimale, a sub sferica, presenti contemporaneamente anche sulla stessa pianta. In fase iniziale di sviluppo la forma a cuore è più pronunciata.

Il colore non è mai acceso e i frutti sono pronti per essere colti quando hanno un colore arancione vivo, la buccia sembra essere quasi traslucida così da far intuire la polpa sottostante. Al tatto potrebbe essere ritenuta a grana più grossa, ma al taglio si rivela meno spessa di quella di molti altri pomodori da mensa.

Lasciare i frutti sulla pianta fino a quando non assumono una colorazione rossa intensa può essere un errore, perché sur-maturando scadono le caratteristiche della polpa che tende a divenire “farinosa”, perdendo in compattezza non tanto al taglio quanto al palato.

La polpa è compatta, ma non dura, ideale per essere tagliata in fette grosse da condire e servire. Di colore arancione brillante con possibili striature più scure, è poverissima di semi, così che il tutto sarà poco acquoso.

Il gusto è dolce e fresco, ma senza evidenti note di acidità. Il profumo è intenso.

Si tratta di una varietà a sviluppo indeterminato. In altre parole se non cimata continua crescere producendo sempre nuovi palchi. Per ottenere bacche di qualità e di buone dimensioni si consiglia di allevare uno o due fusti principali eliminando i germogli ascellari con le dita (la così detta sfemminellatura).

 

Coltivazione

La pianta necessita di sostegni come canne graticci per crescere liberamente sempre accompagnandola con legature in materiale plastico estensibile perché per quanto meno alta degli altri pomodori cuore di bue e meno vigorosa produce una vegetazione particolarmente ricca.

La raccolta si effettua in modo scalare, anticipandola solo in caso di forti precipitazioni per evitare che l’improvvisa idratazione delle bacche ne provochi la rottura con scadimento o perdita del frutto.

La distanza di impianto consigliata non è mai inferiore al metro tra le piante e tra le fila perché seppur non troppo vigorosa l’abbondante vegetazione può favorire un ristagno d’umidità che è meglio evitare grazie ad una maggiore ventilazione e a un miglior irraggiamento.

La pianta, data la sua precocità, chiude il ciclo prima delle varietà a cuore di bue classiche e di solito non offre una fruttificazione tardiva. Questo aspetto non deve essere necessariamente visto come un limite ma, al contrario, per chi coltiva l’orto tutto l’anno e non lo abbandona nei mesi invernali, è l’opportunità di avere il terreno libero a fine estate così da utilizzarlo per gli ortaggi autunno-vernini.

Di facile coltivazione e capace di produrre in modo scalare senza grandi picchi che possono creare sprechi, particolare nell’aspetto ma apprezzato in cucina come utilizzo crudo, una volta provato tende a conquistarsi e a mantenere nel tempo una nicchia all’interno dell’orto. Le sementi si trovano nelle fiere di giardinaggio dove sono presenti espositori di ortaggi insoliti, ad esempio a Murabilia (Lucca).

 

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