





Solanum melongena (sinonimi: Solanum ovigerum Dunal Solanum trongum Poir.) è descritta come un’antica specie di melanzana. Detta “pianta delle uova” è venduta spesso come pianta ornamentale nelle mostre autunnali quando è carica di frutti, bianchi e gialli, e può essere utilizzata a scopo decorativo più che alimentare.
Originaria dell’India è ridotta a una vera e propria curiosità botanica o all’utilizzo ornamentale perché la produzione che è in grado di fornire non può competere in termini quantitativi con quello delle melanzane classiche che per unità di superficie occupata possono produrre anche otto-dieci volte di più.
Descrizione
Pianta a portamento eretto sviluppa un fusto resistente, legnoso alla base e verde nella parte alta. Le foglie non sono mai così numerose da creare un’importante massa di vegetazione e possono in buona parte essere perse a causa di stress idrici o di colpi di freddo anche se la pianta mostra, ripristinate le condizioni ideali, una buona capacità di ripresa.
Sono tomentose su entrambe le facce, vellutate al tatto, di colore verde chiaro con venature giallognole, in netto rilievo nella pagina inferiore. La forma, allungata, è irregolare e cambia da foglia a foglia e durante la crescita. Il margine, ad esempio, si modifica formando larghe sinuosità, e, in non pochi casi, asimmetrie rispetto al rachide centrale.
I fiori, molto simili a quelli delle melanzane, ma più piccoli, sono viola scuro con stami centrali gialli. I frutti, bacche di colore bianco destinate a colorarsi di giallo oro intenso, sono portate da un robusto peduncolo che ne inguaina la parte superiore. Quel che rimane del calice del fiore seccandosi da verde e avvolgente diventa duro e spinoso.
In cucina
I frutti, proprio come per la melanzana, si consumano immaturi, cioè quando completamente bianchi. L’utilizzo gastronomico è lo stesso delle melanzane con due solo avvertenze, divenuti gialli, assumono un sapore amarissimo che nemmeno il trattamento con sale riesce a togliere, e differiscono nel sapore perché, ma non sempre, possono maggiormente ricordare consistenza e sapore del fungo.
Coltivazione
Chi intende coltivare la pianta delle uova come ortaggio, e non come curiosità botanica, deve ricorrere alla semina per avere piante in numero abbondante e piuttosto precocemente perché il ciclo produttivo è lungo.
La semina si effettua in piena terra ad aprile. Se le condizioni climatiche non sono ottimali, ma anche al nord e in collina, la semina è sconsigliata, perché la pianta potrebbe non avere tempo a sufficienza per produrre un raccolto significativo. Meglio ricorrere alla semina in semenzaio riscaldato già a febbraio, per ripichettare le piantine in contenitori alveolati, e poi in vasetti così da essere pronti per il trapianto in piena terra alla fine di aprile.
La fioritura, scalare e ininterrotta, avverrà da giugno ad agosto, i primi frutti compariranno alla fine di agosto, mentre la raccolta si concentrerà nel mese di ottobre prima del viraggio del colore.
Il terreno ideale sarà fertile, ben drenato, lavorato in profondità, ed esposto al sole.
Durante il periodo estivo è importante assicurare apporti idrici regolari e abbondanti, sempre senza inzuppare il terreno.