







Tubero commestibile simile alla patata da coltivare in giardino per le sue belle foglie larghe
Malanga è il nome cubano di Xanthosoma sagittifolium, il tubero chiamato da molti “patata cubana”. In realtà l’importanza di questo ortaggio supera gli stretti confini dell’isola del centro America, interessando tutti i paesi dell’area oceanica, isole e stati del continente americano, e oggi, grazie alla multietnicità, si trova anche sui banchi degli ortolani delle grandi città.
La malanga si consuma soltanto dopo una prolungata cottura perché il tubero crudo è irritante, così come ogni altra parte della pianta, anche per gli animali domestici come il cane.
La cucina cubana la utilizza come ingrediente di piatti unici che uniscono vegetali e carne in forma di zuppe, specie con i fagioli.
La forma dei tuberi è irregolare, ma sempre allungata con una superficie callosa orizzontale che si è formata in corrispondenza delle foglie, e che nel momento della messa a dimora andrà posta verso l’alto. La parte finale del tubero è più affusolata e, per somiglianza con quanto succede con i bulbi di tulipani o narcisi, si è portati, sbagliando, a porla verso l’alto e non già affondata nel terreno.
I tuberi, di colore fra il nocciola ed il grigio, sono ruvidi, ma non scabri, piacevoli da tenere in mano. Le gemme di colore rosso crescendo daranno vita ad una struttura a turione che sbucherà dal terreno prima di dispiegare la lamina fogliare.
Xanthosoma sagittifolium può essere impiegata anche come pianta ornamentale perché le foglie sono grandi, simile a quelle delle alocasie, dal margine lavorato, alterne e sagittate, con nervature evidenti, di colore verde chiaro, sorrette da lunghi gambi carnosi elastici. La vegetazione è destinata a durare a lungo tanto che la malanga può essere considerata una pianta erbacea perenne che secca solo in inverno se le temperature sono basse. A dispetto delle origini tropicali il tubero è dotato di una buona resistenza al freddo e opportunamente protetto con una pacciamatura può resistere fino a temperature di circa dieci gradi sotto lo zero.
In condizioni ideali, elevata umidità ed alte temperature, le foglie possono raggiungere un’altezza di due metri. In condizioni diverse si arresta ad altezze assai più modeste, anche solo 50 cm per le piante coltivate in vaso.
In giardino
Si pianta in posizione calda, ma al riparo dal sole nelle ore più calde della giornata, solo dopo che le temperature si saranno stabilizzate intorno ai 15°C. Può essere posizionata in pieno sole soltanto in zone dove gli apporti idrici sono costanti ed abbondanti. Per produrre tuberi grossi e ben formati è indispensabile una lunga stagione calda, e non è quindi adatta ad essere coltivata al nord Italia o in montagna.
Richiede un’elevata umidità e suoli ben drenati e fertili, le irrigazioni devono sempre essere moderate e ripetute ogni qualvolta il terreno asciughi.
Per moltiplicare la pianta si tagliano i tuberi, se grossi anche in dieci parti, se sono grossi, lasciando poi asciugare la superficie di taglio prima di porli nel terreno.