




Il Crescione del Brasile appartiene alla Famiglia delle Asteraceae e il suo nome scientifico attuale è Spilanthes oleracea, alcuni sinonimi sono: Acmella oleracea e Spilanthes acmella. La pianta è originaria dell’America meridionale e in particolare del Brasile e del Perù, da cui si è diffusa in tutta la fascia subtropicale del globo, è facile trovarla in India, dove è arrivata mediante i conquistatori portoghesi e in Africa dove è stata portata dai lavoratori indiani che erano ingaggiati per la costruzione delle ferrovie.
L’effetto di questa continua coltivazione ha reso spontanea la pianta nelle zone a clima subtropicale, dove si è facilmente naturalizzata.
Il Crescione del Brasile è da considerarsi una pianta annuale nelle nostre zone a causa delle basse temperature invernali, ma se conservata a 15°C e in posizione luminosa può vivere anche l’anno successivo. La pianta si presenta con fusti diffusi e sdraiati, con foglie semplici intere, opposte, picciolate largamente ovali di colore verde porpora con margini sinuato-dentati, altezza massima 30-40 centimetri. Spilanthes oleracea presenta capolini fiorali dalla fine della primavera a tutta l’estate. I fiori sono spessi e conici con caratteristico colore giallo all’esterno e bruno rosso nella parte centrale del capolino, che danno alla pianta un aspetto allegro e molto decorativo.
La coltivazione del Crescione del Brasile s’inizia da seme. La semina in coltura protetta a temperatura di almeno 20° C si esegue a fine Febbraio primi di Marzo, mentre all’aperto si consiglia la semina a fine Aprile. Dopo circa una settimana dalla semina spuntano le prime piantine, che quando hanno 4-5 foglie vere possono essere trapiantate o in un altro contenitore o in piena terra (preparata secondo le buone pratiche agricole). L’esposizione è pieno sole trattandosi di una pianta da clima subtropicale, ma ultimamente la forte insolazione delle nostre giornate estive può danneggiare le foglie provocando scottature, quindi si consiglia una posizione di pieno sole per sola mezza giornata.
La pianta gradisce terreno sciolto con scheletro, ben concimato e privo di ristagno, l’irrigazione è molto importante, deve essere regolare e abbondante per favorire un corretto sviluppo. Il Crescione del Brasile a fine stagione produce una grande quantità di seme che se conservato può essere utilizzato in primavera per propagare la pianta e ricominciare il ciclo.
Dal punto di vista organolettico il Crescione del Brasile non ha un particolare odore, ma quando mangiato ha un interessante sapore che si sviluppa lentamente dal dolce al salato, poi più velocemente si trasforma in una sensazione di piccante pungente fino a creare un leggero intorpidimento della bocca. Mangiare poi un fiore è un’avventura che ricorderete per molto tempo. Il Crescione del Brasile è simile nel gusto ad altre spezie, principalmente al Pepe di Sichuan, poi al Pepe d’acqua e al Pepe della Tasmania, ma è differente rispetto al crescione d’acqua come noi lo conosciamo pur condividendo lo stesso nome, perché il livello di piccantezza è differente poiché è più simile a un effetto anestetico sulla bocca e tende a durare più a lungo.
Dopo queste considerazioni è evidente che Spilanthes oleracea è una pianta commestibile le cui foglie dal sapore pungente si usano crude per aromatizzare insalate, carni e zuppe, cotte al vapore come contorno di svariate pietanze. Numerose sono le preparazioni della cucina Brasiliana a base di S. oleracea come “Anatra in tucupi”, piatto a base di anatra arrosto cotta con foglie di crescione e succo di manioca; oppure la zuppa “Tacacà” piatto tipico dell’Amazzonia fatto con le foglie di “Jambu” (nome indigeno del Crescione del Brasile).
Come tutte le erbe di origine popolare S. oleracea è molto usato anche come pianta medicinale per curare il mal di denti, il mal di gola e le infezioni delle gengive. La pianta ha forti capacità disinfettanti ed è molto utile per salvaguardare il sistema immunitario. In tutto il mondo, i fiori si utilizzano sia freschi sia essiccati, ma l’uso delle radici e delle foglie è più consigliato.
Per finire vi consiglio di provare a coltivare questa pianta insolita, ma molto interessante dai seguiti accattivanti non fosse per la sua insolita fioritura simile a molti occhi.
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