Cocomero

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Il cocomero, “Citrullus lanatus”, appartiene alla famiglia delle cucurbitacee, come cetriolo, zucca, melone e zucchino.

E’ una pianta a ciclo annuale, costituita da un fusto strisciante con ramificazioni primarie e secondarie molto lunghe (fino a 5m), ricoperto di lunghi peli e munito di cirri.

L’apparato radicale è molto sviluppato, sia in superficie che in profondità: è fittonante, con radici secondarie molto sviluppate e ramificate e può raggiungere anche 1,5-1,8 m di profondità.

Le foglie sono palmate, con margine profondamente lobato, lunghe 10-15 cm, di color verde-glauco, con macchie bianche sulla pagina superiore.

I fiori sono gialli e unisessuati; la fioritura è estiva e scalare. I fiori maschili compaiono prima di quelli femminili e sono più numerosi (rapporto di 7:1, circa). L’antesi dei fiori femminili inizia al mattino presto e dura circa 2-3 giorni. La specie è tipicamente allogama, a fecondazione incrociata, tuttavia l’autofecondazione è frequente. L’impollinazione è entomofila e i pronubi più importanti sono le api, che non dovrebbero mai mancare.

Il frutto è un peponide, del peso variabile dai 3 ai 20 kg, la sua forma è sferica o allungata, il colore dell’epidermide è verde, più o meno scuro, uniforme o con striature più chiare; la polpa è generalmente rossa, nella parte centrale, bianca vicino alla corteccia; ma esistono anche tipi a polpa gialla o bianca.

I semi sono piatti, di forma ovale, di colore (giallo, grigio chiaro, bruno, nero, screziato) e peso variabili secondo la cultivar.

 

Varietà coltivate

Le varietà coltivate, sono ascrivibili ai seguenti raggruppamenti, che prendono il nome da alcune varietà di successo:

  • Sugar Baby. Presenta frutti sferici, con corteccia verde scuro uniforme, di 20-25 cm di diametro, con un peso medio che varia da 4 a 7 kg. La polpa è rosso vivo, soda, croccante, molto dolce. Le cultivar appartenenti a questa tipologia sono generalmente precoci (maturano in circa 75 giorni), molto vigorose, producono in media 4-7 peponidi per pianta.
  • Crimson Sweet. Con frutti sferici-ovali, con corteccia di colore verde chiaro e striature verde scuro, molto consistente, peso medio da 10 a 12 kg, polpa rosso chiaro, buon sapore, resistenti alla sovramaturazione e ai trasporti, conservabilità di 15-20 giorni.
  • Charleston Gray. Con frutti allungati, con corteccia spessa, dura, striata, peso medio 9-15 kg, resistenti alla sovramaturazione e ai trasporti, ha media vigoria e ciclo tardivo.
  • Jubilee. E’ una cultivar che ha dato origine ad una tipologia di cocomeri mediamente allungati, con corteccia di colore verde chiaro striata di verde scuro, di grande pezzatura (15-20 kg), con polpa soda, di buona qualità, colore rosso intenso, resistente ai trasporti, a ciclo tardivo o medio-tardivo(matura circa 7 giorni dopo la cv. Crimson Sweet).

Esistono oggi in commercio delle varietà apirene, cioè senza semi, generalmente indicate con la terminologia anglosassone di “seedless”. Queste sono degli ibridi sterili che ritroviamo in ognuna delle tipologie sopradescritte.

 

Esigenze

Il cocomero, originario delle zone tropicali e subtropicali dell’Africa e dell’India, ha elevate esigenze termiche, luminose ed idriche. Teme i venti forti che possono danneggiare la vegetazione e ridurne la produttività. Si adatta a diversi tipi di terreno, ma predilige quelli profondi, di medio impasto, con pH subacido.

 

Avvicendamento e consociazione

E’ sconsigliabile ripetere la coltura sullo stesso terreno prima di 3-4 anni o di coltivarla dopo

solanacee (pomodoro, peperone, melanzana, patata, tabacco), fagiolo, aglio, cipolla o altre specie

della famiglia delle cucurbitacee (melone, zucca, zucchina) perché le piante andrebbero facilmente

soggette ad attacchi di parassiti fungini (Fusarium, Verticillium), nematodi e insetti.

 

Lavorazioni del terreno e concimazioni.

Nel caso di terreni pesanti le lavorazioni devono essere molto accurate, fatte per tempo, meglio prima dell’inverno. Le concimazioni devono essere abbondanti. Indispensabile quella organica a base di letame maturo o compost (da 4 a 6 kg/mq), da distribuire durante la preparazione del terreno. Molto importante è la disponibilità di fosforo e potassio, per la serbevolezza ed il tenore zuccherino dei frutti. Con la concimazione chimica si somministrano sino a 6-10 g/m2 di P2O5, 10-15g/m2 di K2O e 12-18 g/m2 d’azoto.

Semina

La semina in pieno campo si esegue a postarelle, quando i rischi di gelate sono terminati e la temperatura ha raggiunto i 14-15 °C, seminando 3 o 4   piante per buchetta, che andranno poi diradate lasciandone una sola, allorché le piante presentano la terza foglia ben formata.

L’investimento ottimale necessita di almeno 2-3 m2 per ogni pianta, ottenibile con sesti di impianto di 200-300 cm tra le file e 70-100 cm sulla fila.

Irrigazioni

Le irrigazioni sono indispensabili specialmente durante la stagione calda, per garantire un regolare accrescimento dei frutti.

Pacciamatura

Molto utile la pacciamatura per il contenimento delle malerbe e  per ridurre la perdita di acqua per evaporazione. Può essere eseguita con film plastici, carta o cartoni (attenzione alle colle ed agli inchiostri presenti) o paglia.

Per evitare marciumi a contatto col suolo è utile sollevare i frutti da terra, inserendo della paglia o altro materiale e, per garantirne una maturazione uniforme e regolare, è consigliabile ruotarli 2 o 3 volte nel corso della maturazione stessa.

Raccolta

La raccolta si effettua scalarmene da luglio ad agosto quando il frutto è a maturazione piena, con polpa rossa, croccante e zuccherina, desumibile esternamente da alcune caratteristiche quali:

• cambiamento di colore dal bianco pallido al giallo-crema della porzione del cocomero che tocca il terreno;

• appassimento del viticcio precedente il frutto;

• appassimento del peduncolo del frutto e riduzione della peluria che lo riveste;

• rammollimento della zona distale del peponide;

• nelle cultivar striate le striature verde chiaro diventano giallastre.

La maturazione dei frutti si ha mediamente 35-50 giorni dopo l’allegagione.

Conservazione

Le condizioni ottimali di conservazione si hanno a 10-15°C e 90% di umidità relativa. In queste condizioni il cocomero si conserva fino a 15 giorni; essendo molto sensibile al freddo, non deve essere conservato a temperature inferiori a 7°C.

Avversità

Queste le avversità più temibili:

  • Mal bianco (Erisiphe cichoracearum): forma sulle foglie macchie biancastre farinose, con conseguente ingiallimento e necrosi
  • Peronospora (Pseudoperonospora cubensis) forma sulle foglie macchie, all’inizio traslucide (macchia d’olio), poi giallo-brunastre, con muffa grigio-violacea sulla pagina inferiore e conseguenti disseccamenti finali delle parti colpite
  • Afidi (Aphis gossypii, A. frangulae, Myzus persicae), di colore dal giallastro al verde scuro, provocano ingiallimento e deperimento di foglie, fiori e frutti

Per il controllo si possono effettuare azioni indirette e trattamenti specifici.

Azioni indirette:

  • utilizzare sesti di impianto corretti per permettere una circolazione ottimale dell’aria ed una migliore diffusione della luce;
  • evitare di bagnare le foglie durante le annaffiature;
  • limitare le concimazioni azotate ed utilizzare letame ben maturo;
  • utilizzare rotazioni ampie tra una coltura e l’altra (almeno quattro anni)

Trattamenti specifici

E’ possibile prevedere dei trattamenti per il controllo delle malattie fungine con prodotti a base di zolfo e rame, con decotto di equiseto, macerato di aglio e cipolla, propoli ed oli essenziali.

La coltivazione del cocomero ed il calendario biodinamico

Effettuare le semine in luna crescente (luna nuova), i trapianti in luna discendente (tempo di piantagione), scegliendo comunque sempre i giorni di calore, anche per la raccolta. Distribuire il preparato 500 prima della lavorazione principale e delle eventuali sarchiature ed il preparato 501 dalla formazione dei primi frutticini, effettuando due o tre trattamenti al mattino presto, con giornate soleggiate, in giorni di aria o calore, per migliorarne  le caratteristiche organolettiche e la resistenza alle malattie.

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