Basella alba

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Lo spinacio venuto da lontano

Basella alba, coltivata oggi anche in vaso come pianta ornamentale nella cultivar ‘Rubra’, è, a tutti gli effetti, un ortaggio, una sorta di spinacio ornamentale diffusissimo nell’emisfero boreale del globo. Non è possibile indi

viduare con certezza l’area di origine, anche se la regione indiana resta la più accreditata. Conosciuta come spinacio indiano, spinacio cinese, o spinacio del Malabar, è diffusissimo in America del sud, nell’Asia tropicale ed in molte isole oceaniche. E’ presente come pianta spontanea al bordo dei campi coltivati e delle boscaglie, nei prati umidi e lungo i corsi d’acqua. Ha portamento rampicante o si allunga sul terreno in cerca di un sostegno.

Come ortaggio nei paesi sopra citati è maggiormente coltivata la forma tipica di colore verde. Offre, in relazione al terreno occupato, un’abbondante produzione di foglie e giovani getti da consumare crudi in insalata, mentre i fusti carnosi, ricchi di sostanze gelatinose dalle proprietà addensanti, sono utilizzati per la preparazione di zuppe e minestre. Dal punto di vista nutrizionale è ricco di Vit. A, Vit. C, ferro, calcio e clorofilla, povero di calorie.

I fusti carnosi sono lucidi ed elastici, di consistenza erbacea, e molto ramificati. Le foglie, cuoriformi, o cuoriformi alla base, sono portate, da un picciolo carnoso, aperte verso l’esterno. Le nervature principali sono evidenti in entrambe le pagine, il rachide è forte, la lamina al tatto è carnosa e cerosa.

I fiori, bianchi, rosa, violetti, sono riuniti in piccoli gruppi. I frutti sono piccole bacche di colore nero impiegate come colorante viola in pasticceria.

Nei nostri climi raggiunge i due metri di altezza, nelle aree vocate dove si trova allo stato spontaneo i nove metri.

Coltivazione

All’esterno si pianta dopo il gelo utilizzando sementi fresche. La germinazione avviene in pochi giorni quando la temperatura è di circa 21°C.

Deve essere posto sempre in pieno sole, in posizione riparata perché resiste senza problemi al caldo estivo purché il suolo resti sempre leggermente umido.

E’ consigliabile coltivarla all’aperto nella zona tipica dell’olivo. Le basse temperature, occasionali in questa fascia, possono causare il disseccamento della parte aerea, carnosa e sensibile al gelo, ma con buona probabilità la pianta riprenderà a vegetare dal basso verso la fine di aprile. Per proteggere le piante durante l’inverno è consigliato accumulare al piede terricciato di letame non troppo maturo.

Come tutti gli ortaggi preferisce terreni ben drenati e senza ristagni, di buona fertilità e a pH acido.

Il taglio dell’asse principale (cimatura) favorisce l’emissione di ramificazioni secondarie, con il risultato di infoltire la pianta e aumentare il materiale fresco da raccogliere.

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