


Difficile scrivere di questa pianta appartenente alle Solanaceae, senza rischiare di sconfinare nel campo erboristico, ma l’entusiasmo prende davanti alle tante proprietà di Withania somnifera, conosciuta dai cultori della medicina Ayurvedica con il nome di Ashwaganda.
Whitania somnifera è un’erbacea perenne che lignifica alla base, molto variabile per dimensioni e per altezza, che può raggiungere i due metri, ma più facilmente si stabilizza intorno ai 120 cm. Ha foglie opposte, oblunghe, e tutta la pianta, ricoperta di corti peli, assume un aspetto grigio-tomentoso. I fiori sono piccoli, giallo-verdognoli, che diventano piccole bacche verdi quando acerbe, fino ad un rosso acceso a maturazione, racchiuse da un calice cartaceo e poroso, come piccolissimi alchechengi.
Diffusissima in India, si trova spontanea anche in Sud Africa e pure in area mediterranea, in Egitto, Israele, Libia; da noi cresce in Sardegna ed in Sicilia. Ne ho da poco incontrata una colonia intera a Tenerife, scendendo dal Teide verso la parte Sud dell’isola. Da tale areale di distribuzione, si coglie subito che ama climi caldi e secchi.
Abbiamo messo in coltivazione Withania principalmente per provarne di persona le virtù, che sono molteplici, e di cui si può trovare larghissima documentazione digitando il suo nome botanico su un qualsiasi motore di ricerca di internet. Siamo sopratutto affascinati dalla sua appartenenza alle piante cosiddette “adattogene”, cioè a quelle specie in grado di aumentare la resistenza dell’organismo a qualsiasi tipo di stress, sia che derivi da stimoli di natura fisica, chimica o biologica. In pratica, Whitania, con una decisa azione immunostimolante, sostiene la risposta fisiologica che l’organismo mette in atto per ristabilire un equilibrio compromesso.
L’altro aspetto assolutamente intrigante, è che Withania possiede anche azione “nootropa”, (dal sostantivo greco “noos”= mente, e dal verbo “tropein”= sorvegliare), ossia migliora le capacità cognitive, contrastando l’alterazione del richiamo mnemonico, migliorando le capacità di apprendimento, stimolando la performance mentale e l’umore e aumentando la resistenza del cervello agli insulti chimici e fisici.
Sono in corso studi approfonditi, dato che ancora non è noto quali neuroni o recettori siano bersaglio dei fitocomplessi contenuti nella pianta. Non nascondo che, da quando la coltiviamo, pur sapendo che se ne usano soprattutto le radici, non ci facciamo mancare un giornaliero infuso di sue foglie, ma invito tutti a chiedere l’opinione di un erborista di fiducia, dato che, come per ogni rimedio vegetale, questa pianta potrebbe avere controindicazioni…
Coltivazione
Withania ama il pieno sole e clima caldo e asciutto, terreni sabbiosi, leggermente alcalini, la crescita migliore si ha quando il pH del terreno è 7,5- 8,0. La coltivazione in pieno campo è possibile solo dove l’inverno è mite e non troppo piovoso, e in terreno adeguato; altrimenti dovrà essere coltivata in un contenitore da riparare nella brutta stagione, con una miscela di due parti di terriccio di compost ed una parte di sabbia fine di fiume.
La pianta deve essere lasciata asciugare molto bene tra un’innaffiatura e l’altra, se no il rischio di marciume radicale è altissimo, soprattutto in contenitore.
Propagazione
La semina è il miglior modo di propagare Withania, i semi germogliano in 15-20 giorni a 20°C su sabbia tenuta umida, in genere noi la seminiamo a primavera ben stabilizzata.
Flavia e Aldo Angotti
BIOVIVAIO GRA BURRONE
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