







Belle d’inverno, raffinate, eccezionalmente rustiche, coloratissime, sono erbacee perenni a foglia persistente. Nelle bordure offrono un prezioso contributo cromatico anche in pieno inverno. Grazie al portamento ordinato del cespo e al fogliame splendido tutto l’anno, sono piante eccellenti anche per la coltivazione in vaso.
Appartenente alla famiglia delle Saxifragaceae, il genere Heuchera include circa 50 specie, tutte originarie di colline e montagne del Nord-America. Hanno caratteristiche foglie lobate, spesso con margini dentati. I piccoli fiori, portati in racemi su steli che si alzano eretti al di sopra del fogliame, hanno forma tubulare. Heuchera sanguinea, con foglie verdi screziate e vistosi fiori rossi o più raramente rosa, è una presenza tradizionale nei giardini del nostro paese, dove, spesso, è conosciuta con la denominazione popolare (del tutto fuorviante dal punto di vista botanico) di “geranio selvatico”.
Negli ultimi anni, sfruttando la facilità di ibridazione interspecifica e le naturali screziature e variazioni di colore delle foglie presenti in alcune specie spontanee, attraverso selezioni e incroci complessi, sono state ottenute una grande quantità di cultivar e forme ibride. Per la gioia di giardinieri appassionati e collezionisti, le centinaia di varietà attualmente disponibili presentano una diversità di colorazione delle foglie assolutamente sorprendente, spaziando dal verde al giallo acido, dall’arancio al marrone, dal rosso al porpora, al viola-nero, al grigio argenteo, spesso con spettacolari venature o con toni in contrasto sulle due pagine della foglia. I fiori sono bianchi, rosa, rossi e talvolta gialli. Le varietà caratterizzate da fioriture particolarmente abbondanti, spesso non hanno foglie altrettanto spettacolari.
Tutte le cultivar sopportano temperature invernali estremamente rigide, quasi nessuna ama il sole diretto delle ore centrali della giornata durante l’estate. Sia in giardino sia in vaso, l’esposizione ideale è la mezz’ombra o l’ombra luminosa.
5 varieta’ spettacolari
- ‘Caramel’: ibrido di grande taglia, particolarmente robusta e vigorosa, tollera meglio di ogni altra anche l’esposizione al sole. Ha portamento compatto e foglie grandi, lisce, di colore giallo-arancio, più scuro in inverno. Fiori bianco-rosati.
- ‘Obsidian’: varietà vigorosa, con grandi foglie lisce, spesse, lucide, porpora-nero molto scuro. Fiori bianchi.
- ‘Frosted Violet’: varietà di media taglia con foglie a margini dentati, porpora-viola screziate di grigio argento. Non tollera il sole estivo. Fiori rosa su steli purpurei leggermente arcuati.
- ‘Rave on’: varietà di taglia contenuta, con foglie piccole grigio argento venate di porpora. Produce incessantemente da inizio maggio a centro estate una profusione di fiori rosa brillante. E’ una delle migliori varietà da fiore.
- ‘Lime and Rickey’: varietà a crescita piuttosto lenta, con foglie arricciate a margini dentati, di colore giallo-verde, che mal sopportano il sole estivo. Fiori bianchi.
Nelle bordure di erbacee perenni
Le Heuchera si adattano bene a differenti tipi di suolo, anche se l’ideale è un terreno sciolto, di media fertilità, fresco ma assolutamente privo di ristagni. Nelle stagioni fresche necessitano di umidità costante e se non piove occorre irrigarle con regolarità. Viceversa, in piena estate gli apporti idrici vanno ridotti al minimo indispensabile: queste piante amanti dei climi freddi con temperature elevate entrano in stasi vegetativa e tollerano meglio un terreno moderatamente asciutto rispetto agli eccessi di umidità, che possono favorire l’insorgere di marciumi radicali.
Si coltivano nelle bordure ombrose e nei giardini a bosco, accostate tra loro e ad Hosta, felci, Alchemilla, graminacee e altre erbe ornamentali di piccola taglia che condividano le stesse esigenze colturali (per esempio, Hakonechloa macra ‘Aureola’, Milium effusum ‘Aureum’, numerose varietà di Carex e di Ophiopogon). Le Heuchera garantiscono effetti spettacolari sia coltivate come esemplari isolati o in piccoli gruppi sia in grandi masse, utilizzo che valorizza al massimo il fascino delle fioriture.
Gli accostamenti proponibili con perenni da fiore sono praticamente infiniti, sia che si prediligano gli schemi di colore “ton su ton” sia che si preferiscano i contrasti. La prima opzione, la più elegante, permette di creare gruppi che declinano un unico colore in differenti sfumature: per esempio l’arancio (accostando varietà come ‘Amber Waves’, ‘Caramel’ o ‘Kassandra’ a fioriture come quelle di Geum coccineum e Primula bulleyana e magari a un’erba ornamentale come Carex buchananii), o il giallo-verde acido (‘Lime and Richey’ o ‘Tiramisu’ con Milium effusum ‘Aureum’, Alchemilla mollis e Coreopsis verticillata ‘Moon Beam’ ). Gli amanti dei toni scuri potranno ottenere efficacissimi effetti “dark” accostando qualcuna tra le innumerevoli varietà di Heuchera a fogliame porpora o viola-nero (per esempio ‘Obsidian’, ‘Chocolate Ruffles’, ‘Frosted Violet’) ad Aquilegia dai fiori purpurei (A. vulgaris plena ‘’Ruby Port’) o quasi neri (A. vulgaris ‘William Guiness’ , A. vulgaris plena ‘Black Barlow’), integrando con altre perenni a foglia scura che prediligano la mezz’ombra, per esempio Cimicifuga simplex ‘Brunette’ e Ophiopogon planiscapus ‘Nigrescens’.
In vaso
Le Heuchera si prestano molto bene alla coltivazione in vaso su terrazzi e balconi al riparo dal sole diretto in estate, dove è possibile creare una piccola collezione. A seconda delle specifiche dimensioni varietali, richiedono un vaso definitivo di 22-28 cm di diametro. Un buon substrato di coltivazione si ottiene mescolando in parti uguali buona terra da giardino e torba neutra e aggiungendo una generosa percentuale di materiale inerte a piccola pezzatura (ghiaino, lapillo, pomicino, argilla espansa) per favorire il drenaggio. E’meglio che i vasi siano mantenuti al riparo dalla pioggia, in modo da poter dosare autonomamente le irrigazioni. In estate è meglio sospendere ogni concimazione e attendere che il terriccio asciughi quasi completamente tra un’irrigazione e l’altra. In inverno le piante prosperano senza difficoltà anche al pieno sole.
L’ERBAIO DELLA GORRA
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