Miscanthus

di

  • Condividi

Batti e ribatti, anche da noi le graminacee hanno iniziato a perdere il tradizionale cliché di piante d’interesse esclusivamente alimentare o, viceversa, quello d’infestanti nocive, per entrare a pieno titolo nel settore nobile delle perenni decorative. Non solo, ma a poco a poco ci si è resi conto che il loro impiego in giardino, se studiato con attenzione, è utilissimo per tutte e quattro le stagioni: questo almeno è il caso dei Miscanthus, un genere diventato oramai quasi popolare. I giardinieri avveduti lo usano per migliorare l’impatto visivo dei loro piccoli regni, sfruttando la proprietà posseduta dalle erbe ornamentali nel formare contrasti d’effetto nelle forme e nella struttura stessa del giardino. Con i loro vigorosi e abbondanti ciuffi di foglie, solitamente strette, allungate e mollemente ricadenti, ma anche con i fusti eretti e culminanti in ricche e piumose infiorescenze, i M. costituiscono una risorsa preziosa per mettere in risalto gli arbusti e le erbacee da fiore che stanno alla base del disegno generale. Con il loro aiuto, le bordure miste hanno tutto da guadagnare, in termini di linee, consistenza e perfino movimento. Ovviamente, ancora una volta è questione anche di gusto e d’interpretazione personale del giardino, perché in ogni caso i M. vanno sapientemente mescolati o abbinati con altre piante: bulbose, perenni, sempreverdi nane, arbusti da fiore e anche rose.

Pianta invernale, ma non solo

L’impegno posto dai M., nell’affrontare e superare brillantemente il ciclo intero dell’anno, è davvero straordinario. La partenza – se di partenza si può davvero parlare – ha luogo verso aprile, quando dal terreno tornano a spuntare nuove foglie, in sostituzione delle vecchie da poco tagliate. Sono lamine di colore verde brillante, oppure variegate, graziosamente arcuate e lunghe fino a 120 cm, cui s’accompagnano, d’estate, gli eretti scapi fiorali. Si tratta di pannocchie terminali con l’aspetto di spighe, di forma vagamente piramidale o a ventaglio, formate da “rametti” cosparsi di minuti fiori che ricordano quelli del frumento: il loro colore varia dal grigio-argento al rosato, fino al rosso vinoso. In seguito i fiorellini si trasformano in minute infruttescenze, che non si staccano nemmeno sotto la neve. Uno spettacolo che dura non meno di una decina di mesi, talvolta sino a febbraio.

Asiatiche cosmopolite

I M. sono originari delle fasce tropicali del Vecchio Mondo, ma è in Giappone ed in Cina che si diffondono in misura sovrabbondante, specialmente nelle aree antropizzate e degradate. Quasi delle erbacce infestanti, dunque, che però anche quelle popolazioni hanno sempre apprezzato per la loro eleganza, tanto da raffigurarne spesso le pannocchie in pitture e tessuti. Introdotto in Occidente a metà Ottocento sotto il nome di Eulalia, il genere M. annovera meno di 20 specie, alcune delle quali si fanno preferire per bellezza e versatilità, anche se la primadonna è sicuramente M. sinensis, che fin dagli esordi in Europa dimostrò di possedere una spiccata tendenza a fornire ottimo materiale per la costituzione di numerosi ibridi. Grazie ad un vivaista tedesco, Ernst Pagels, e ad altri coltivatori, il numero delle varietà ha superato le 200 unità, molte delle quali abbastanza facilmente reperibili sul mercato.

Le specie

Specie

Dimensioni (altezza x larghezza) 

Foglie

Infiorescenze

Uso

Note

M. x giganteus

4 x 1.80 m

Verdi, larghe 3 cm, lunghe 90 cm

Piramidali, violaceo-marrone, 45 cm

Per grandi parchi, in masse.

Ibrido fra M. sinensis e M. sacchariflorus. Resiste a freddo, neve e un po’ di siccità

M. nepalensis

2 x 1.40 m

Verdi, eleganti, 50 cm

Pendule, bronzo-giallo, 25 cm

Anche in ambienti piccoli, nelle bordure miste.

Non del tutto rustica, va un po’ protetta d’inverno

M. oligostachyus

1.80 x 1.20

Dapprima verdi, poi rosso- arancione in autunno, 90 cm

A piccolo ventaglio, nocciola chiaro, 18 cm

Bordure, siepi, schermi, in bel contrasto con i verdi e i blu

Esige suolo  molto umido

M. sacchariflorus

4 x 2 m

Rigide, piatte, verde-glauco, 90 cm

A ventaglio, sericee, argentee, 40 cm

Ottima per consolidare rive franose e pendii

Non eccede nello sviluppo, tollera la mezz’ombra

M. sinensis (e M. s. var. condensatus)

3 x 1.50 m

Lineari, arcuate o erette, verde-glauco, 120 cm

Piramidali, sericee, marrone chiaro, 40 cm

Impieghi differenti secondo le varietà

Molto rustica, preferisce il sole pieno

Varietà di M. sinensis

Cultivar

Altezza fogliame in cm

Altezza infiorescenze in cm

Taglia

Note

‘Flamingo’

100

160

Media

Foglie autunnali arancione. Infiorescenze pendule, morbide

‘Ghana’

100

180

Media

Bel colore autunnale delle foglie

‘Gracillimus’

150

170

Media

Portamento globoso con foglie molto strette

‘Hinjo’

100

120

Nana

Molto nana; fusti argentei; per giardini piccoli

‘Kleine Fontäne’

90

160

Media

Foglie strette, molte infiorescenze

‘Kleine Silberspinne’

70

120

Nana

Foglie strettissime che diventano rosso-arancione; per giardini piccoli

‘Little Kitten’

50

80

Nana

Portamento compatto, foglie molto strette; per giardini moderni

‘Malepartus’

110

200

Alta

Foglie autunnali arancione, fiori grandi ben eretti

‘Morning Light’

150

170

Media

Fogliame variegato, arcuato e leggiadro, elegante; anche per contenitori

‘Nippon’

80

150

Piccola

Eretto nel portamento e nelle infiorescenze

‘Silberfeder’

150

240

Alta

Portamento lasso, molto elegante, impegnativo negli spazi

‘Strictus’

150

200

Alta

Foglie erette con bande orizzontali

‘Variegatus’

160

200

Alta

Variegature ben marcate; molto elegante e rustica

‘Zebrinus’

150

220

Alta

Foglie lungamente arcuate

‘Zwergelefant’

110

170

Media

Infiorescenze rosate che si aprono in mezzo al fogliame

In giardino

Il pregio principale dei M. consiste nella prerogativa di riuscire, con le loro infiorescenze anche mature, a catturare luminosità dal cielo e trasmetterla alla zona del giardino in cui sono stati inseriti. E’ su queste basi che essi vanno sfruttati. Oltre che nell’ultimo piano delle bordure miste di grandi dimensioni e fra gli arbusti, i M. stanno bene come esemplari singoli in mezzo all’erba dei prati oppure lungo le rive di corsi d’acqua, anche se in questo caso occorre prevedere uno spazio sufficiente per il loro notevole sviluppo. Alcune cultivar, come M. sinensis ‘Zebrinus’, non tollerano bene la vicinanza soffocante di altre perenni da zone umide. Un altro compito che viene spesso affidato loro è di formare schermi contro il vento, con un impareggiabile effetto decorativo, grazie alla flessuosità delle loro foglie. In ogni caso, prima di acquistare una specie o una varietà di M. è bene informarsi circa le sue dimensioni a maturità, perché esistono taglie di ogni genere: piccole, medie e molto grandi. Essi si associano bene con piante dal fogliame scuro (agrifogli, bossi, pini, tassi), ma anche con piante decidue di uguale tonalità, come Sambucus nigra ‘Black Beauty’ e faggi rossi. Le varietà a foglia variegata si combinano bene con le Rudbeckia e i bambù dai fusti gialli.

Coltivazione

I M. gradiscono un terreno fertile e torboso, che non s’inaridisca nella stagione estiva e resti costantemente un po’ umido, ma, fatta salva quest’ultima condizione, tollerano qualunque tipo di suolo. L’esposizione preferita è al sole, ma crescono bene anche a mezz’ombra. Sopportano senza problemi le temperature invernali, fino a –20°C, anche se i giovani getti primaverili possono esser danneggiati dalle gelate tardive: in questo caso, nelle aree più fredde, occorre pacciamare accuratamente le piante più giovani. Se le piante tendono a diventare invadenti, bisogna intervenire con appropriate operazioni di sfalcio. Nel maneggiare le foglie occorre però fare attenzione ai loro margini dentati, che possono facilmente tagliare la pelle. Essi vanno tagliati a livello del terreno solo alla fine dell’inverno. Si moltiplicano in serra seminando in superficie, verso marzo-aprile. La germinazione avviene dopo un paio di settimane e, quando le piantine sono abbastanza grandi per essere maneggiate, si ripicchettano individualmente in vasi, facendo passare in serra il primo inverno. L’anno successivo, in tarda primavera, le giovani piante vengono poste a dimora definitiva. I M. si possono anche facilmente dividere, in aprile o in autunno, ripiantando subito le divisioni più grandi in giardino, mentre per le più piccole è più opportuno un contenitore, posto poi a mezz’ombra in serra fredda, dove si irrobustiranno fino alla primavera seguente.

Logos Publishing Srl - P.IVA e C.F. 02313240364 - REA Modena No. 281025 - C.S. 42.200 Euro
strada Curtatona n.5/2, 41126 Modena (MO), Italia