Photinia

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Il genere Photinia appartiene alla famiglia delle Rosaceae e annovera, tra sinonimie e riclassificazioni, un numero oscillante tra le 40 e le 60 specie mentre, secondo recenti verifiche, il numero più accreditato è di 50 specie. Sono piante arbustive e arboree originarie dell’estremo Oriente e dell’America centrosettentrionale. Vengono utilizzate in giardino sia per creare siepi che come esemplari isolati o in gruppo. La più nota e più diffusa in Europa, attualmente, è Photinia x fraseri ‘Red Robin’, una cultivar ottenuta in Nuova Zelanda, caratterizzata da foglie giovani di colore rosso. E’ caratterizzata da un discreta rusticità, non ha specifiche esigenze in fatto di terreno e pH ma non tollera i ristagni idrici. La specie Photinia x fraseri, da cui deriva la ‘Red Robin’ fu ottenuta, dal vivaio Fraser di Birmingham, nello Stato di Alabama, intorno al 1940, incrociando Photinia glabra con P. serrulata e fu messa in commercio, nel 1955, col nome di Photina x fraseri ‘Birmingham’, dal luogo di origine. Tra le varietà coltivate si ricorda Photina x fraseri ‘Pink Marble’ (o ‘Cassini’) caratterizzata da foglie variegate.

Photinia beauverdiana
L’epiteto specifico (beauverdiana) è stato assegnato in onore del botanico svizzero Gustave Beauverd (1867-1942). Si tratta di un piccolo albero o di un arbusto (raggiunge un’altezza compresa tra i 3 e i 10 m) a foglia caduca originario della Cina occidentale, del Vietnam del Nord e del Bhutan. I fiori, di colore bianco, compaiono tra aprile e maggio mentre i piccoli frutti, di colore rosso e di forma ovoidale o subglobosa, si formano tra luglio e agosto e permangono sulla pianta in inverno, sin dopo Natale, tanto che il nome comune della pianta, in inglese, è Bacca di Natale (Christmas berry). In autunno le foglie assumono una vistosa colorazione rosso-arancio. Mediamente esigente d’acqua, prospera nei terreni acidi,  richiede un’esposizione in pieno sole o mezz’ombra anche se tollera la piena ombra ma, in quest’ultimo caso, la fioritura è scarsa. Da segnalare, inoltre, la varietà notabilis (P. beauverdiana var. notabilis, sinonimo P. beauverdiana var. beauverdiana) caratterizzata da foglie giovani, che compaiono in primavera, aventi un colore leggermente rosato, raggiunge un’altezza intorno ai 2-3 m.

Photinia davidiana (sinonimo Stranvaesia davidiana )
L’epiteto specifico (davidiana) è stato assegnato in onore di padre lazzarista Armand David (1826-1900), missionario in Cina, che la scoprì nel 1869. Si tratta di un arbusto originario della Cina, Vietnam e Malesia, caratterizzato da foglie ellittiche, persistenti, alcune delle quali diventano rosse in autunno per poi cadere in inverno. Fiorisce tra fine maggio e giugno e forma piccoli frutti di colore rosso in autunno che permangono sulla pianta in inverno. Prospera nei suoli acidi ma sembra tolleri anche quelli leggermente alcalini (sub alcalini). Raggiunge un’altezza di 7-9 m. Qualche botanico considera, oltre alla specie, anche le varietà . davidiana e undulata ma su ciò non vi è concordanza d’opinione.

Photinia glabra (sinonimo Crataegus glabra)
Arbusto sempreverde originario del Giappone centrale e meridionale e della Cina orientale che raggiunge un’altezza massima di 6 m. I nuovi germogli e foglie si presentano, inizialmente, di colore rosso; la fioritura, bianca, avviene intorno a maggio, i fiori, ermafroditi, riuniti in piccole infiorescenze, odorano lievemente ricordando il profumo di quelli del biancospino; l’impollinazione è entomofila. I piccoli frutti compaiono tra settembre e ottobre e sono eduli. Non ha particolari necessità in fatto di terreno e può crescere anche in suoli molto alcalini. Richiede un’esposizione al sole o mezz’ombra ma può crescere anche in ombra, riducendo, però, la fioritura. La cultivar ‘Rubens’ raggiunge un’altezza di circa 4 m, è caratterizzata da foglie larghe di colore verde scuro e nuovi germogli di colore rosso.

Photinia niitakayamensis
Piccolo arbusto originario dell’isola di Taiwan, fu classificato per la prima volta nel 1911. Raggiunge i 2,5 – 3 m di altezza in circa 10 anni. Le foglie, semipersistenti, assumono una colorazione tra l’arancione e il rosso brillante in autunno; i fiori, bianchi, sbocciano intorno al mese di maggio, ad essi seguono piccoli frutti di colore rosso-arancione.

Photinia nussia
Originaria dell’Hymalaia e dell’Asia sudorientale, raggiunge un’altezza compresa tra i 4 e i 6 m. Arbusto sempreverde, ha fiori bianchi che sbocciano intorno al mese di luglio a cui fa seguito la formazione di piccoli frutti di colore arancione. Cresce in pieno sole o mezz’ombra.

Photinia villosa
Piccolo albero o arbusto a foglia caduca, originario del Giappone, Corea e Cina. I germogli, in primavera, hanno una tinta color bronzo per poi assumere una colorazione verde; in autunno le foglie, prima di cadere, assumono tonalità gialle, arancioni e rosse. I fiori, bianchi, sbocciano tra aprile e maggio, ad essi seguono i piccoli frutti che si formano in autunno e persistono sulla pianta in inverno, assumendo un colore rosso. Richiede un terreno acido o sub acido, cresce al sole o in mezz’ombra e raggiunge un’altezza di circa 5 m.

Photinia parvifolia
Arbusto a foglia caduca originario della Cina orientale e Asia orientale. Raggiunge un’altezza massima di 3 m; per quanto riguarda il terreno richiede pH acido o neutro, e suoli freschi, non ama i terreni calcarei e, per quanto riguarda l’esposizione, preferisce la mezz’ombra e tollera l’ombra. La fioritura avviene in aprile-maggio e la fruttificazione avviene tra agosto e settembre, i frutti sono eduli.

Photinia serratifolia
Si tratta di un piccolo albero o un arbusto che raggiunge un’altezza di 4-6 m ma può arrivare, in alcuni casi, anche a 12 m. E’ originario del Giappone, Cina, Indonesia, Filippine e Taiwan. Il fogliame è persistente e i germogli giovani hanno un colore inizialmente rosato-bronzeo per poi diventare verdi. I fiori sono bianchi, non hanno un odore gradevole e la fioritura avviene intorno al mese di aprile. A seguire si formano i piccoli frutti che assumono dapprima una colorazione verde poi rossa e infine porpora scuro e rimangono sulla pianta nel corso dell’inverno. Le foglie sono considerate tossiche per gli animali e per l’uomo. Cresce al sole o in mezz’ombra.

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