Taxodium distichum

di

  • Condividi

 

 

Nei numeri scorsi abbiano letto sulle pagine di questa rivista i consigli e le riflessioni della deliziosa signora Joan Tesei (collaboratrice di Giardini, mancata quest’anno) quando era alle prese col suo arido giardino maremmano. Molti lettori hanno però il problema inverso: un giardino tutto o in parte troppo umido.

La differenza fra le due situazioni è che nei terreni aridi, come quello della signora Tesei, è più facile far crescere grandi alberi, ma più difficile far crescere gli arbusti, per non parlare del prato e delle erbacee perenni. Al contrario, nei terreni umidi, è più facile far crescere arbusti, prato ed erbacee perenni, ma non grandi alberi, i quali restano sempre sofferenti. La ragione è che le piante di grandi dimensioni hanno bisogno di ancorarsi a radici profonde per garantirsi stabilità; ma nei terreni troppo umidi le radici profonde muoiono per asfissia e quelle superficiali non riescono, nei periodi asciutti, a provvedere al necessario sostentamento, con conseguente stato di crisi permanente dell’albero.

Una soluzione naturale

Taxodium distichum è una bella pianta, perfetta per questi terreni. Originaria della Luisiana, è una conifera spogliante che può arrivare a 20/30 metri di altezza. Ha un tronco robusto che cresce leggermente a spirale, molto largo alla base; le piccole foglie aghiformi sono di un verde tenero che cangia in marrone ad autunno prima della caduta. La pianta può vivere in terreni estremamente umidi, addirittura con radici sommerse dall’acqua per lunghi periodi, grazie a protuberanze (pneumatofori) che si originano dalle radici e fuoriescono sopra il livello del terreno, permettendo così gli scambi gassosi. Nel prato circostante la pianta queste protuberanze disturbano le operazioni di taglio dell’erba, ma costituiscono un ulteriore ornamento e non vanno comunque tagliati.

Un albero frugale e rusticissimo

Taxodium e le sue cultivar sono piante rustiche, anzi rusticissime, resistenti allo smog, non si conoscono malattie importanti, non necessitano di potature e possono vivere indifferentemente in terreni che presentano le peggiori condizioni, sabbiosi, torbosi, umidi o alternativamente sommersi e poi asciutti per lunghi periodi. Amano il sole e si adattano bene alle zone ventose e con forti escursioni termiche.

Due varietà dimenticate

Le varietà più adatte ai giardini sono due, quasi dimenticate, oggi invece considerate una riscoperta:

Taxodium distichum ‘Pendens’ ha portamento stretto, cresce meno della specie tipica, il tronco si alza un po’ ondulante e i rami laterali pendono morbidi e compatti con aspetto piangente.

Taxodium distichum var. nutans ha un fogliame molto bello, da adulto l’intera pianta acquista un’eleganza difficilmente eguagliabile, con rami che diventano radi, disposti orizzontalmente, alternati sul suo tronco massiccio; curiosa e appariscente anche la sua fioritura primaverile. Una pianta per veri intenditori.

Cultivar per giardini piccolissimi

Taxodium distichum ‘Cascade Falls’ presentata a “Plantarium” a Boskoop in Olanda nell’estate 2003, è una nuova cultivar dal portamento elegante e contenuto, ha rami pendenti e fogliame arancione in autunno.

T. distichum ‘Secrest’ disponibile solo da pochi anni, è una cultivar nana, a rami orizzontali, che solitamente i vivai offrono innestata ad alberello secondo la moda imperante nel nord Europa. Grazie alla sua rusticità si presta ad essere piantata in fioriere poste anche in condizioni estreme.

Entrambe queste cultivar sono state proposte dagli ottenitori come piante da coltivare anche in vaso o fioriere. In questo caso occorre però mantenere il terriccio molto umido, magari con l’uso di un sottovaso pieno di acqua.

Logos Publishing Srl - P.IVA e C.F. 02313240364 - REA Modena No. 281025 - C.S. 42.200 Euro
strada Curtatona n.5/2, 41126 Modena (MO), Italia