Quercus macrolepis ‘Hemelrijch Silver’

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In autunno ho l’abitudine di raccogliere le ghiande di una delle più belle querce della mia collezione, quelle di Quercus macrolepis ‘Hemerlijch Silver’ (sinonimo Quercus vallonea ‘Argentea’), la quercia vallonea argentata, e tenerle in un cestino per regalarle agli amici, ai curiosi ed anche ai clienti che poi quasi sempre negli anni scorsi, al regalo di alcune ghiande, facevano seguire un ordine di piante di questa varietà, tanto piacevano e incuriosivano… I semi della quercia vallonea sono infatti veramente magnifici: grandi 4 cm e anche più e coperti da una cupola fitta di squame che sembra disegnata da un artista.

 

Quercus macrolepis Kotschy

Quercus macrolepis Kotschy, la quercia vallonea, è originaria dei monti dell’Albania (l’antica Vallonia), Grecia, Turchia e Palestina, ma è presente anche in Puglia con alcuni esemplari magnifici nella cittadina di Tricase, dove esiste un piccolo bosco di queste querce. E gli abitanti ne sono cosi orgogliosi che hanno inserito un ramo di queste piante a chiosare lo stemma del comune. Sembra che anticamente le querce siano state importate dall’Albania e piantate a Tricase per utilizzarne i grossi semi ricchi di tannino per conciare le pelli. L’albero, di aspetto solido e largo come ci si aspetta da una quercia, ha le foglie tomentose e questa nuova varietà le ha di un colore grigio blu, che nei momenti di massima vegetazione eguaglia quello dei cedri.

Quercus macrolepis ‘Hemerlijch Silver’

Quercus macrolepis ‘Hemerlijch Silver’, la bella varietà dalle foglie argentate di Quercus macrolepis Kotschy, per una stranezza botanica, è stata trovata in Olanda dove vive un po’ stentatamente a causa del clima freddo e umido. Ma se la pianta viene posta nel sole del mediterraneo esplode in tutta la sua bellezza e nel suo areale è una pianta rustica, immune da malattie, resistente ai venti e alle siccità prolungate. Non cresce molto, i più grandi esemplari conosciuti sono alti una quindicina di metri e presumibilmente anche questa sua varietà argentata avrà le stesse dimensioni. In zone calde è un semisempreverde e comunque è uno degli ultimi alberi a perdere le foglie in autunno.

Può essere educata sia ad albero che a piramide, ma se lasciata nella sua forma libera si esprime al meglio, occorre però avere uno spazio sufficiente perché si allarga abbastanza, anche di 8 o 10 metri. Se tuttavia c’è la necessità di ridurne le dimensioni con forti potature, la pianta reagisce benissimo cacciando immediatamente nuovi rami di un colore blu ancora più accentuato.

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