Pinus yunnanensis

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Il genere Pinus

Il genere Pinus comprende un insieme di 120 specie, ciascuna con differenti caratteri di straordinario interesse, quali per esempio la forma, le dimensioni, il fogliame, il colore e spesso il profumo generato dalle sue essenze. Il fascino di queste piante deriva anche dalle storie delle loro scoperte, spesso ad opera di botanici attratti dalla conquista di nuove specie attraverso fatiche e difficoltà estreme.

In Italia le specie autoctone sono rappresentate, per la maggior parte, dal Pinus pinea (pino ad ombrello o pino italico), il Pinus pinaster (pino marittimo), il Pinus halepensis (pino d’Aleppo), il Pinus sylvestris (pino silvestre) ed il Pinus strobus (pino strobo), mentre gran parte delle specie esotiche che vegetano nell’emisfero boreale sono purtroppo poco conosciute per la quasi totale assenza della loro coltivazione. A queste ultime si aggiungono continuamente nuove specie introdotte negli ultimi due secoli nei continenti australi dove ormai hanno acquisito caratteri autoctoni. La curiosità di osservare dal vivo pini esotici si scontra con la difficoltà del loro reperimento, spesso dovuta alla necessità di assicurare una loro buona adattabilità alle nostre condizioni climatiche e del suolo.

 

Questi inconvenienti hanno suggerito di procedere ad una loro introduzione seguendone l’accrescimento ed il loro adattamento fin dalla germinazione del seme.

Il tempo necessario per verificare il successo di questa iniziativa non costituiva in effetti un deterrente, in quanto la maturazione di queste piante generalmente si compie in molti anni, cosi che la vita di un uomo è comunque insufficiente per poterne godere il risultato finale, che sarà invece privilegio delle generazioni successive. Ma, per nostra fortuna, abbiamo osservato che già dopo pochi anni alcune specie acquistavano le caratteristiche botaniche della pianta adulta, raggiungendo le proporzioni e la bellezza per le quali erano stati scelte. Infatti, la piantagione da seme di nuove piante, molte delle quali a noi note solo per la loro descrizione letteraria, ci gratificava enormemente già nei primi due o tre anni con autentiche sorprese, come per esempio il grande numero di cotiledoni nel Pinus maximartinezii, la spettacolare velocità di accrescimento dei semenzali del Pinus taeda o del Pinus patula, la grande germinabilità del Pinus aristata, che in natura, a temperature glaciali, svetta su altopiani granitici ad altitudini oltre i 3000 metri.

 

Ci proponiamo dunque di informare il lettore sui risultati di questa iniziativa che ha prodotto circa sessanta specie di pini ornamentali, sia del sottogenere (sg) pinus, con legno duro, scuro e generalmente con 2- 3 aghi, che strobus, con legno “dolce”, bianco e con 5 aghi per fascetto, che appaiono vegetare nel modo migliore, descrivendo le caratteristiche fondamentali di alcune di esse.

 

Pinus yunnanensis

Pinus yunnanensis Franch., sottogenere (sg)  pinus; descritto da A.R. Franchet, nella seconda metà dell’Ottocento, sulla base di reperti spediti a Parigi da Arnold David, missionario in Cina dove associava la sua passione di naturalista alla vocazione religiosa. A. David va ricordato anche per la prima descrizione del Panda gigante e di altre specie animali esotiche. Il P. yunanensis vegeta nelle regioni montuose della Cina sud-occidentale ad altezze fino a 2000 metri slm. dove assume aspetto cespuglioso, sotto i due metri di altezza e con aghi corti e spessi, a differenza della sottospecie che vive in pianura. Le sottospecie coltivate da noi in bassa collina infatti, resistono ugualmente bene a temperature fino a 10-12°C sotto lo zero, ma si sviluppano rapidamente in altezza, fino a 12-15 metri, assumendo una forma conica arrotondata, spesso con apice appiattito, con una chioma densa che spesso scende, allargandosi fino al piede. Tronco tortuoso, con corteccia rossastra nello stadio giovanile, spesso nascosta da fitto fogliame di colore verde chiaro con due o tre aghi per fascetto, assai lunghi, fino a 30 cm, cedevoli e penduli. In effetti la densità della chioma e la natura degli aghi costituiscono la caratteristica fondamentale del P. yunnanensis dandogli una apparenza di grande leggerezza e flessuosità, così evidente nelle sue fluttuazioni al minimo soffio di vento, in contrasto con la forte robustezza della pianta che la rende capace di resistere anche a forti venti. In terreno sciolto e ben drenato questo pino è assai rigoglioso, cresce rapidamente se irrigato per i primi 3-5 anni dalla messa a dimora, ed ovviamente sarebbe delittuosa qualsiasi potatura. Non è dunque una pianta di grandi dimensioni, ma è ugualmente meritevole di essere ammirato come esemplare isolato per la sua rarità e la sua bellezza.

 

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