





Pianta a crescita veloce e imponente
Pinus sabiniana Douglas ex D.Don in Lambert 1832 è un pino originario degli stati occidentali degli Stati Uniti, fu descritto per la prima volta dal botanico scozzese David Douglas nel corso delle sue memorabili ed avventurose escursioni in quel continente.
Pinus sabiniana è un vero piacere per un arboricoltore poiché a pochi anni dalla semina già raggiunge un aspetto magnifico di grandi dimensioni. Il semenzale raddoppia in altezza ad ogni stagione vegetativa fino ad arrivare ad accrescimenti di uno/due metri ogni anno e raggiungere spesso i 18/20 metri in quindici anni.
Il tronco è possente, con un diametro fino a 140 cm ed assai spesso si biforca in due o più parti che ascendono e danno origine a fitte ramificazioni (r. simpodiale) formando una chioma conico-globosa che svetta con più punte.
La corteccia fibrosa, bruno-rossastra e poco profonda, è percorsa da fitte fenditure longitudinali. Gli aghi sono lunghi fino a 30 cm, morbidi e ricadenti, di colore grigio azzurro, raggruppati in numero di tre per fascicolo contornato alla base da una lunga e persistente guaina di 2/3mm. La loro estrema finezza rende la chioma caratteristicamente trasparente e leggera, in apparente contrasto con il grande sviluppo delle ramificazioni. Questa chioma rarefatta quindi fa si che il sottobosco della pineta di P. sabiniana, anche di una piantagione fitta, rimanga sempre luminoso.
Una chioma trasparente e rarefatta crea un’ombra leggera e luminosa
I coni di questa specie del peso di 1/2 kg.sono enormi, paragonabile a quelli di Pinus coulteri, che già abbiamo descritto, ma dal quale si differenziano facilmente per avere una forma più rotondeggiante e simmetrica; maturano nel secondo anno e nell’autunno lasciano cadere pinoli di sapore assai gradevole e di grandi dimensioni, pari a quelle del P. coulteri o del P. maximartinezii, tutte specie che contribuivano alla dieta degli indiani delle coste occidentali d’America. Queste grosse pigne, spesso a gruppi di due, crescono sui rami più alti della pianta, dove spesso rimangono attaccate con robusti peduncoli che però disseccano con gli anni rendendo pericolosa la sosta sotto di loro nelle giornate ventose. Il dorso delle scaglie di queste pigne, o umbone è sormontato da un robusto uncino di legno duro, ricoperto da resina che mantiene intatte le pigne anche per diversi anni e ne forma un tappeto sotto la pianta.
VIVAIO CONIFERE ESOTICHE
Pierlorenzo Marchiafava
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