






Pinus aristata e P. flexilis, tra le forme di vita più longeve al mondo
Le due specie di pini, Pinus aristata Engelm e Pinus flexilis E James, appartenenti al sottogenere strobus hanno in comune l’estrema resistenza a venti e temperature glaciali che, ostacolando la sopravvivenza di specie competitive sia vegetali sia animali meno tolleranti, li rende tra le piante più longeve, a volte ben oltre 4500 anni. Crescono anche su terreni granitici, con accrescimenti annuali non superiori a 1-5 cm. Entrambi caratterizzati da fascetti con cinque aghi, con guaina cedua, di colore verde scuro, raggruppati a mazzetti lungo i rami contorti, o più frequentemente alle loro estremità. Nell’aristata gli aghi di ogni fascetto sono strettamente accostati fra loro e ricoperti da numerosi depositi resinosi che, oltre alla loro minore lunghezza (3 cm), li rendono facilmente distinguibili dal flexilis (circa 5 cm). In natura vegetano dai 1000 ai 3500 metri slm, tuttavia rigogliose proliferazioni da seme si osservano in natura anche ad altitudini minori, come anche mostrato dagli esemplari coltivati da noi nel clima temperato della collina toscana.
Le piante naturalmente tendono alla forma piramidale – conica, di circa 5-10 metri d’altezza, con rami poco protesi all’esterno, con tronco raramente divaricato, sebbene gli elementi atmosferici possano modificarne totalmente la conformazione. Sia il vento sia i carichi di neve infatti, a volte spaccano parti dell’albero che tuttavia continua a vegetare anche grazie alla particolare separazione degli elementi vascolari del tronco destinati alle diverse porzioni della chioma.
Caratteristica la capacità del flexilis di riprodurre nuove gemme vegetative di sotto agli apici, qualora nell’autunno precedente si voglia incestire la pianta. Descritto nel 1862 da George Engelmann, addetto al Giardino Botanico di St Louis, Missouri, l’aristata si trova nel versante occidentale delle Montagne Rocciose lungo la dorsale che si estende dal Colorado, il New Mexico e l’Arizona, a differenza del flexilis che vegeta nel versante orientale delle stesse catene montuose, raggiungendo a nord lo stato dell’Alberta in Canada. L’aspetto e la forma di queste due specie di piante non condividono con gli altri pini esotici già descritti né la magnificenza della chioma, né il colore o la forma degli aghi: tuttavia la consapevolezza di essere alla presenza della forma di vita più longeva al mondo costituisce per l’appassionato coltivatore un motivo di costante sorpresa e di gratificazione.
Vivaio di Conifere esotiche
c/o Fattoria di Bibbiani
Capraia e Limite (FI) 50050
cell 339 7157005
www.pinirari.it