




Malus fiorentina: facile da coltivare e in giardino da grande soddisfazione
Malus fiorentina (Zuccagni) C.K. Schnaider, conosciuto con il nomi volgari di melo ibrido o di melo fiorentino, è tra le specie di maggior pregio prodotte nel nostro vivaio.
Si tratta di una pianta endemica dell’area trans adriatica, che riguarda cioè l’Italia e la ex Jugoslavia. Appartiene al genere Malus e a dispetto dell’epiteto presente nel suo nome volgare “ibrido”, è senza alcun dubbio una specie ”buona”. D’altro canto è così particolare come melo da destare qualche dubbio.
Foglie. A differenza della maggioranza delle piante appartenenti allo stesso genere, che hanno foglie ovato-lanceolate a margine seghettato, Malus fiorentina ha invece foglie lobate, irregolarmente seghettate, con base troncata o cordata, di 2-4×3-6 cm. Sono foglie caduche, con picciolo semi breve, di color verde nella pagina superiore, verde-bianco tomentoso (con peli) in quella inferiore. Sono anche più piccole delle foglie degli altri meli e le profonde lobature le rendono molto più simili a quelle del ciavardello (Sorbus torminalis) o del biancospino (Crataegus monogina). In primavera i nuovi germogli hanno sfumature dal rosso cupo al verde scuro che poi virano al verde intenso nell’estate. In autunno assumono tinte comprese tra il giallo ed il viola vinaccia, passando per il rosa e il rosso.
Fiori. I fiori sono ermafroditi, dialipetali, hanno un diametro di 1,5-2 cm e sono riuniti in infiorescenze a corimbo, inserite all’ascella delle foglie. La corolla ha splendidi petali bianchi di 7-8 mm resa ancor più bella dal giallo dorato dei numerosi stami.
Frutto. Il frutto è un classico pomo, di forma ovato-rotonda di 1 o 2 cm di diametro, verde , poi giallo con aree rosse a maturità, verso ottobre. La buccia presenta le tipiche punteggiature bianche (sclereidi). Il seme è piccolo, ovato-ricurvo su un lato e acuminato, appiattito, di color rosso-nerastro e rappresenta uno dei tanti elementi botanici che contribuiscono a definire l’appartenenza al genere Malus della specie. E’ un frutto edule, dal buon sapore profumato, ma solo dopo ammezzimento, cioè quando il suo colore vira al bruno e la sua consistenza, da croccante, passa a molle.
M. florentina è specie rara. Solo localmente e in occasioni uniche, si possono osservare popolamenti cospicui. Diffusa in area trans Adriatica, Italia ed ex Jugoslavia, in ambito appenninico, ad altitudini comprese tra 100 e 800 metri s.l.m. Occupa l’ambiente dell’ostryo-cerreta, prediligendo terreni argillosi sub acidi, possibilmente ben dotati di acqua.
Coltivazione
In giardino da grande soddisfazione, perché è pianta frugale, rusticissima che non ha preferenze di suolo, si adatta ai terreni acidi come a quelli calcarei. Resiste bene alla siccità e all’umidità, temendo solo forti ristagni idrici. Nei parchi e giardini può essere facilmente coltivata, per la realizzazione di siepi o di esemplari singoli.
Per favorire un migliore accestimento dei cespugli si possono effettuare delle cimature durante la fase vegetativa, favorendo così l’emissione di getti laterali avventizi. Se gradisce il terreno e viene annaffiata e concimata regolarmente cresce velocemente, mentre lasciata a se stessa o su terreni poco fertili, può passare alcuni anni in “attesa” di tempi migliori!
Non ha parassiti specifici, resiste a tutte le più comuni malattie fungine e di conseguenza non necessita di trattamenti anticrittogamici. Tuttavia per garantire un fogliame perfetto ed integro, bisognerà assicurarsi che la zona non sia infestata da emitteri come la Tingide o altri succhiatori così aggressivi e da lepidotteri ricamatori, minatori o defogliatori. E’ anche appetito dal rodilegno (Cossus cossus), come tutti i meli. Alcune stagioni particolarmente avverse potrebbero necessitare di trattamenti normalmente non necessari, verso oidio, ticchiolatura e peronospora.
Per chi ama moltiplicare le proprie piante consigliamo la riproduzione da seme o l’innesto.
VIVAIO FORESTALE VITAVERDE
Via 1° Maggio, 28 – 40015 Galliera (Bo)
Tel. 348 9100985 – Fax 051 813027
vitaverde@vivaiovitaverde.it, www.vivaiovitaverde.it