Ginkgo biloba ‘Tubifolia’

di

  • Condividi

 

Una degli alberi più generosi che conosciamo è sicuramente il Ginkgo biloba, generoso perché ricco di sostanze medicinali estratte dal legno, dalle radici, dalle foglie e dai frutti che sono anche commestibili; ma per noi appassionati di giardinaggio la sua generosità si esprime in un incredibile polimorfismo che ci regala continuamente nuove varietà.

 

Il Ginkgo è una pianta che ha vinto il tempo, nel Giurassico, 230 milioni di anni fa ricopriva estese foreste e forniva ombra e cibo ai dinosauri e agli altri animali poi scomparsi, ma il Ginkgo sopravvisse per tutto questo tempo in pochi esemplari, nascosto in una vallata della Cina dove fu scoperto agli inizi del Settecento e portato in Europa.

Da allora, in soli 300 anni, che per la vita di una specie sono un inezia, spargendosi nei giardini di tutto il mondo ha ritrovato una seconda giovinezza che si esprime appunto nel darci a profusione nuove varietà, cosa poco usuale nelle specie legnose.

 

La varietà ‘Tubifolia’

Una delle più interessanti per i piccoli giardini è una varietà chiamata Ginkgo biloba ’Tubifolia’.

La sua curiosità più evidente è che le foglie sono piccole, verde smeraldo e si avvolgono su se stesse a formare dei tubicini o meglio delle campanelle e successivamente si aprono in piccoli ventagli a più lobi. Due forme che coesistono contemporaneamente sulla pianta, mescolate fra loro. Le foglie poi in autunno prima di cadere virano al giallo oro.

I rami sono fitti e sottili, la pianta più che un albero è un arbusto che può crescere presumibilmente tre o quattro metri. Infatti, la pianta più grande conosciuta in Europa si trova nell’arboreto Tromperburg a Rotterdam ed è appunto di queste dimensioni.

 

Ginkgo biloba ‘Tubifolia è una pianta maschile, cosa importante perché il Ginkgo è una specie dioica, cioè ha i fiori maschili e femminili su piante distinte e le piante femminili producono una grande quantità di semi simili a susine il cui mallo esterno quando il frutto cade e marcisce emette un odore sgradevolissimo. Nei giardini è quindi bene piantare sempre piante maschili, ottenute da innesto, assolutamente mai piante ottenute da seme, perché oltre a crescere enormemente anche sino a trenta metri, sono per natura quasi tutte femminili. Chi ha avuto la ventura di calpestarne i semi caduti a terra sa quanto la cosa sia sgradevole.

 

Questa varietà, come tutti i Ginkgo, non ha malattie importanti conosciute, è rustica anche se non ama i terreni umidi, vive praticamente in ogni clima e non ha bisogno di potature ma se vogliamo divertirci a potare potremo farne delle forme a palla, a piramide o come si vede da queste foto addirittura una siepe certamente fuori dall’usuale.

 

 

VIVAI FRANCESCO VIGNOLI

Via Chiesina, 40 – 51030 Santomato (PT)

g ly2000@supereva.it

Sito del vivaio:  www.vignolivivai.it

Sito dei glicini:  www.wisteria.it

Logos Publishing Srl - P.IVA e C.F. 02313240364 - REA Modena No. 281025 - C.S. 42.200 Euro
strada Curtatona n.5/2, 41126 Modena (MO), Italia