





























Tra i più spettacolari e insoliti nell’infinito numero di alberi che abitano la terra
Con il tronco possente e contorto, le grandi radici fascicolate e l’innata esuberanza del loro sviluppo, i Ficus incarnano il prototipo stesso del gigante delle foreste primigenie. Alcune specie possiedono una chioma di dimensioni impressionanti, con grossi rami orizzontali dai quali spuntano imponenti radici aeree, che danno vita a colonnati spettacolari. Altre, invece, sono in grado di germinare a grandi altezze, sulla corteccia umida dei rami degli alberi, comportandosi in un primo tempo come rampicanti. Poi però, quando raggiungono il terreno e acquistano la forza necessaria a sorreggersi da soli, iniziano ad avvolgere e soffocare il loro ospite. Usano le radici aeree come fossero le spire di un serpente che s’intrecciano e si fondono in una morsa letale e tanta è la loro invadenza che, inesorabilmente, il padrone di casa finisce per soccombere. Anche l’apparato riproduttivo ha un aspetto inusuale. I fiori sono piccoli, insignificanti, privi di petali e sono raccolti all’interno di una curiosa infiorescenza di forma globosa, avvolta da un involucro, nel quale è possibile entrare solo attraverso un piccolo foro. In seguito alla fecondazione le pareti che circondano l’infiorescenza si ispessiscono e danno origine ad una sorta di frutto, in alcuni casi anche commestibile, che prende il nome di siconio. Un esempio che tutti conoscono sono quei frutti, carnosi e dolci, che produce il fico nostrano (F. carica). Gli insetti pronubi sono piccole vespe che trascorrono tutta la vita all’interno del siconio, i maschi addirittura sono privi d’ali e le femmine abbandonano questa cavità solo per andare a deporre le uova dentro le infiorescenze degli alberi vicini.
Al genere Ficus appartengono circa ottocento specie differenti, per lo più si tratta d’alberi, arbusti e rampicanti diffusi nelle regioni tropicali e sub tropicali del mondo. Molti vivono nelle foreste umide del Sud Est Asiatico, in Australia, in Africa e nell’America equatoriale, ma si trovano anche nel resto dell’Asia, nell’America settentrionale e persino in Europa. Generalmente hanno tronco dritto e slanciato, corteccia liscia, foglie sempreverdi e particolari canali resiniferi contenenti un latice bianco, denso e appiccicoso, che risulta irritante se viene a contatto con le parti più delicate del corpo.
I Ficus sono alberi a rapida crescita, dal portamento elegante e facili da coltivare, anche in interno, e per questo motivo sono impiegati spesso come piante ornamentali. Forse potrà sembrare strano ma questi giganti, che in natura raggiungono dimensioni da record, sono tra le più comuni piante da appartamento. Chi, ad esempio, non ha mai avuto in casa un Ficus benjamina? Eppure quest’albero dall’aspetto esile e aggraziato, molto apprezzato per i suoi delicati rami penduli e le belle foglie ovate e lucide, che coltivato in vaso raramente supera i tre metri d’altezza, nelle foreste del Sud Est Asiatico è un grande, spietato fico strangolatore. Lo stesso si può dire di Ficus elastica¸ anch’essa una pianta da interno molto richiesta, soprattutto nella varietà decora dove le grandi foglie, lucide e coriacee, sono racchiuse da una caratteristica guaina di colore rosso nelle prime fasi di crescita. In commercio, questa specie, è offerta generalmente nella classica forma “a touffe”, vale a dire con tre semplici fusti per vaso, ma nei luoghi d’origine è un grande albero dalla chioma espansa ed i lunghi rami orizzontali, sorretti da forti radici colonnari.
I Ficus non hanno necessità particolari, trattandosi di specie che vivono in clima caldo e umido hanno bisogno soprattutto di essere riparate dal freddo e, più che altro in estate, amano ricevere qualche spruzzata d’acqua sulle foglie. Sono molto esigenti in fatto di luce, in appartamento devono essere collocati in una posizione luminosa e, appena la temperatura lo permette, è meglio trasferirli all’aperto, in un luogo riparato dalla luce diretta del sole e le correnti d’aria. Una cosa assolutamente da evitare sono i ristagni d’acqua e le annaffiature troppo frequenti che causano l’ingiallimento e la conseguente caduta delle foglie.
Tra le più comuni specie d’appartamento, insieme con quelle già ricordate, è necessario rammentare anche Ficus lyrata, un albero dell’Africa tropicale che possiede grandi foglie a forma di violino (o, meglio, di lyra), lunghe fino a sessanta centimetri, lucide, coriacee e con i margini ondulati. Meno conosciuti sono poi Ficus sagittata e Ficus aspera var. parcelli. Quest’ultimo, in particolare, è un arbusto non più alto di un metro e mezzo ma d’aspetto molto attraente, originario dell’arcipelago di Vanuatu, nel Pacifico meridionale, che possiede lunghe foglie ristrette verso l’apice, con la base asimmetrica e gradevolmente variegate a mosaico in diverse tonalità di verde e crema.
Negli ultimi anni, sempre più spesso, è possibile trovare in commercio anche Ficus binnendijkii, un arbusto molto elegante, con foglie strette e pendule, originario del Borneo, Java e Malesia, soprattutto la varietà ‘Alii’, la più resistente e facile da allevare in appartamento. Talvolta è reperibile pure l’insolito Ficus triangularis, che possiede foglie dalla forma molto attraente e l’affine, forse più noto, Ficus deltoidea, assai interessante sia per le foglie sia per i fichi, talora rossi, talora gialli, che appaiono frequentemente già sulle piante giovani. Adatto alla coltura in interni, ma praticamente sconosciuto nel nostro paese, è infine Ficus cyathistipula.
Le specie ornamentali in grado di tollerare il nostro clima sono decisamente poche, forse l’unica veramente rustica, in grado di vivere all’aperto anche nel nord Italia ma in zone riparate o con un microclima caldo, è Ficus pumila, una vigorosa rampicante dai rami sottili ed allungati che aderisce ai sostegni con radici avventizie. Altre specie possono sì vivere all’esterno, ma solo nelle regioni meridionali.
Fra le specie adatte ad essere coltivate nei parchi e nei giardini la più conosciuta è forse Ficus macrophylla, originario delle foreste pluviali dell’Australia orientale, oggi coltivato e naturalizzato in Nuova Zelanda, Hawaii, California e Florida. Si tratta di un albero imponente, con tronco massiccio ed irregolare, in grado di raggiungere i sessanta metri d’altezza con una chioma grandiosa. Questa può assumere dimensioni sconcertanti, con lunghi rami orizzontali e grosse radici aree che la sostengono. Il merito di averlo introdotto in Italia e, più in generale, nel mediterraneo spetta all’Orto Botanico di Palermo che possiede un esemplare ultracentenario, dalle dimensioni monumentali che, con i sui colonnati spettacolari, occupa una superficie di circa mille metri quadrati. Altre specie simili sono Ficus altissima, uno strangolatore del Sud Est Asiatico ed il più conosciuto Ficus benghalensis, detto comunemente banyan, albero considerato sacro dagli Indù. Altrettanto bello e possente è quindi Ficus religiosa, diffuso dall’India all’Indocina, che possiede graziose foglie a forma di cuore, lungamente picciolate che, come avviene nel nostro pioppo tremolo, frusciano al minimo alito di vento. Anche Ficus religiosa è una pianta sacra per gli Indù ed è venerata anche nella tradizione Buddista, perché la consuetudine vuole che Siddhartha Gautama, poi divenuto Buddha, abbia raggiunto l’illuminazione seduto in meditazione sotto uno di questi alberi.
Molti sono i Ficus che, per motivi diversi, hanno un interesse ornamentale. Ficus superba, ad esempio, è un albero caducifoglio della Cina e del Giappone che produce fichi assai decorativi. Ficus rubiginosa, invece, è un arbusto ramificato e tortuoso, d’origine australiana, che genera numerose radici aeree fittonanti che in seguito serpeggiano al suolo e germogliano, formando fitte boscaglie. Altri, come Ficus microcarpa ben si prestano alla realizzazione di bonsai e tanti, quali Ficus hispida, Ficus scassellatii e Ficus erecta, hanno semplicemente un aspetto piacevole.