Acer x freemanii

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Acer x freemanii una pianta tutta “americana”, con caratteristiche interessanti per i nostri giardini. E’ il risultato di un incrocio ottenuto nel lontano 1933 da Olivier Freemann tra Acer saccharum e Acer rubrum. Per quei casi bizzarri della storia, anche botanica, questo ibrido restò allora del tutto sconosciuto e si dovette aspettare quasi 40 anni perché venisse riconosciuto e nominato. Negli ultimi decenni c’è stata al contrario una corsa quasi frenetica alla ricerca e all’ottenimento di nuove cultivar di questo ibrido e negli Stati Uniti sono stati richiesti, recentemente, almeno quindici brevetti di nuove cultivar di Acer x freemanii.

Acer saccharum

Uno dei genitori, è un grande albero molto rustico che si adatta ad una grande varietà di terreni e di clima. E’ molto diffuso nelle foreste del Canada e del nord degli Stati Uniti. Le caratteristiche non sono molto ornamentali in verità, ma è molto conosciuto perché, come s’intuisce dal suo nome, è l’acero dello zucchero dalla cui linfa si ricava una melassa dolcificante. Questo uso era già noto agli indiani nordamericani che lo insegnarono ai coloni e tutt’oggi, in quelle zone, si trovano in vendita nei supermercati piccoli contenitori di terracotta contenenti lo “Zucchero d’Acero”. A titolo di curiosità, diciamo che sono solo i discendenti delle antiche tribù indiane che hanno il diritto di andare nella foresta ad incidere gli alberi per estrarre la linfa, che poi condensata sarà lo sciroppo d’acero. Acer saccharum ha inoltre l’onore di essere effigiato nella bandiera canadese la cui foglia rossa campeggia al centro, su una banda bianca.

Acer rubrum

L’altro genitore, è un albero ugualmente molto diffuso in America del nord ed è una pianta dal portamento compatto, contenuto, molto bella soprattutto per i suoi splendidi colori autunnali che vanno dal rosso, all’arancio, al giallo con un’infinità di tonalità. E’ quindi una pianta molto ornamentale adattissima per giardini; il difetto è che vive ed esprime al meglio i suoi colori solo in terreni freschi, alluvionali ma acidi. Non tollera il calcare e quando l’acidità supera pH 6 non si colora più e a pH 7 rischia di morire.

E’ un forte limite in molti terreni italiani, come ad esempio in Emilia, dove queste piante si inserirebbero molto bene nel paesaggio, ma non si adattano alla maggior parte dei suoli che sono prevalentemente neutri o alcalini.

Acer x fremanii

Acer x fremanii possiede le caratteristiche migliori dei due genitori, cioè la rusticità e l’adattabilità ai terreni tipica dell’Acer saccharum e la bellezza e l’eleganza dell’Acer rubrum.

In questi ultimissimi anni negli Stati Uniti c’è stato un notevole impulso alla selezione di nuove cultivar di Acer x fremansi, ma purtroppo in Italia potremo reperirne per ora solo due o tre che sono le più classiche; a breve arriveranno anche le nuove delle quali conosciamo già le caratteristiche e i loro nomi come, ad esempio, ‘Armstrong’ ‘Sienna’, ‘Red Sunset’  e ‘Celebration’.

La varietà più conosciuta e forse attualmente la più bella reperibile anche da noi è  Acer x fremanii Autumn Blaze’ (Acer fremanii ‘Jeffersred’) dal portamento pieno, cresce 10/12 metri per 8/10 di larghezza ed è in grado di adattarsi a terreni che arrivano ad un Ph 7,5.  Tutte le varietà, comunque, hanno come peculiarità un portamento elegante e compatto, una crescita contenuta e soprattutto colori autunnali splendidi. Alcune varietà hanno anche una fioritura primaverile fatta di fiori gialli visitatissimi dalle api, anche se l’acero non va considerato ovviamente una pianta da fiore. E’ però bello avere in giardino una pianta che segue con una veste diversa tutte le stagioni dell’anno.

In giardino

In giardino si impiega come albero di medie dimensioni in posizioni soleggiate, senza problemi di terreno, di siccità o di malattie. Le potature non sono necessarie, solo eventualmente una rimonda dei rami secchi o malati. Normalmente, si trova già formato ad albero in zolla e quindi va tutorato per i primi due anni. Il suo impiego è ottimo anche per macchie, boschetti e soprattutto per viali.

Uno degli spettacoli più belli che la natura ci offre è l’autunno nelle immense foreste degli Stati Uniti nord orientali e del Canada. La vegetazione, costituita prevalentemente da Acer saccharum, Acer rubrum e Liquidambar styraciflua, in autunno si accende con colori spettacolari.

È “Indian Summer”, “Estate Indiana”, come viene chiamata dal tempo dei pionieri. Per ammirare questo spettacolo, diverse agenzie turistiche offrono pacchetti di viaggio e soggiorno in quelle zone. I giornali locali emettono settimanalmente dei bollettini per seguire questa onda di colore, che inizia ai primi di settembre nelle regioni più a nord e scende verso sud per finire ai primi di dicembre al limite delle praterie.

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