
Si tratta di un racconto pubblicato nel 1900 negli Stati Uniti e riscoperto solo di recente. L’autrice, Mary Annette Beauchamp (pseudonimo Elizabeth von Armin), nata in Australia nel 1866 si trasferì, tre anni più tardi, con la famiglia, in Inghilterra. A 25 anni andò in sposa al conte tedesco Henning August von Arnim-Schlagenthin, figlio adottivo di Cosima Wagner, trasferendosi dapprima a Berlino e poi in una tenuta del marito in Pomerania. Il racconto, nel quale traspaiono tracce autobiografiche, narra del ritorno, dopo tanti anni, della protagonista, Elizabeth, una donna di mezza età, nel giardino paterno nel quale aveva trascorso l’infanzia. Il giardino diventa il luogo della memoria, i ricordi del nonno, del padre e delle governanti e dei giochi in giardino, riaffiorano nel viaggio di riavvicinamento e nell’ingresso furtivo nel luogo di delizia dell’infanzia, passato per motivi ereditari, ai cugini. Ma alla fine del racconto, nel giardino Elizabeth incontra una bambina, anch’essa di nome Elizabeth, che gioca a nascondino tra i cespugli e gli alberi, lo stesso gioco che faceva lei da bambina, inseguita da una governante di nome Miss Robinson, lo stesso nome della sua antica governante. Così, nel giardino, Elizabeth ritrova nostalgicamente l’infanzia e se stessa (la piccola Elizabeth), un’infanzia e un giardino perduti nel tempo ma ritrovati nella memoria.
Autore: Elizabeth von Armin
Titolo: Il giardino perduto
Pagine: 77
Anno di edizione: 2016
Editore: Skira
Prezzo: 12,00 euro