











Il piano degli sfalci
Tipo di prato |
Altezza di taglio |
N° ideale di tagli/settimana |
Periodo di taglio |
Lolium perenne, Poa pratensis, Festuche a foglie fini |
2-3 cm |
1-2 |
marzo-ottobre |
Festuca arundinacea |
3-5 cm |
1-2 |
marzo-ottobre |
Agrostis palustris |
1 cm |
3 |
marzo-ottobre |
Cynodon dactylon, Pasplaum vaginatum, Zoysia japonica |
2 cm |
1-3 |
aprile-ottobre |
Dichondra spp. |
2-3 cm |
1 ogni 2 settimane |
aprile-ottobre |
Trifolium spp. |
3 cm |
1 ogni 2 settimane |
aprile-ottobre |
Le macchine
La scelta della macchina da taglio deve essere mirata sulla tipologia del prato. Esistono due precise categorie di rasaerba.
Rasaerba rotativo
Innanzi tutto i cosiddetti rasaerba a taglio rotativo. Sono le classiche macchine da giardino con lama che taglia secondo un movimento rotativo orizzontale. Le possiamo trovare sia manuali (con o senza raccolta dell’erba tagliata), sia semoventi (da condurre a piedi o come trattorini). Tra le semoventi, per superfici medio grandi, ci sono anche vere e proprie macchine professionali (usate per tagliare le zone di erba più alta nei campi da golf), pensate per dare un buon risultato con tempi di lavoro ridotti. Le macchine rotative sono adatte a prati di medio valore, comunque tagliati ad altezze non inferiori a 2 centimetri. Da ricordare, per alcuni modelli di queste macchine, il cosiddetto “effetto mulching” ovvero la possibilità di sminuzzare la risulta vegetale all’atto del taglio. Questo comporta sicuramente un ulteriore risparmio di tempo (per grosse superfici sarebbe controproducente continuare a svuotare i cestelli di raccolta), e un risultato superiore al taglio puro e semplice.
Ci sono infine macchine rotative ad effetto aspirante, in grado cioè di aspirare la risulta in un grande contenitore posteriore, spesso svuotabile idraulicamente.
Rasaerba elicoidale
Altra categoria è quella dei rasaerba a taglio elicoidale. In questo caso, le lame ruotano verticalmente intercettando i tessuti dell’erba contro la cosiddetta controlama. Il risultato è un taglio perfetto soprattutto ad altezze contenute. Le elicoidali sono le macchine dei campi da golf, ma anche degli stadi, dei parchi e dei giardini di pregio. Se abbiamo un prato di agrostide in purezza, conviene rasare con una macchina a taglio elicoidale. Anche in questo caso vi sono diversi modelli e possibilità. Dalle singole semoventi da condurre a mano alle gigantesche settuple (macchine con sette elementi falcianti) del golf.
Primo taglio
Spesso per il giardiniere neofita è un dilemma capire quando è il momento di fare il primo taglio. In realtà, è molto semplice: basta chinarsi e provare a strappare con una certa forza le piantine neo emerse: se opporranno una certa resistenza allo strappo, si potrà tagliare tranquillamente, diversamente, si dovrà aspettare con pazienza e ripetere l’operazione di lì a qualche giorno.
Per il taglio si utilizza una macchina rotativa, il classico rasaerba da giardino, opportunamente dotato di cesto di raccolta e si asportano semplicemente gli apici delle foglie senza affondare troppo il colpo. Come regola generale non si asporta oltre un terzo della foglia presente al momento del taglio. Il taglio si ripete poi con cadenza settimanale ad eccezione dei tappeti in Agrostis palustris nei quali la cadenza di taglio deve essere di almeno 2 volte per settimana (ideale sarebbe 4 volte) , utilizzando, a partire dal secondo taglio, un rasaerba elicoidale.
Regole del taglio
- tagliare frequentemente (da 1 a 3 volte/settimana)
- asportare fino ad 1/3 della foglia
- se l’altezza di taglio è inferiore a 3 cm utilizzare rasaerba a taglio elicoidale
Il taglio del tappeto erboso può dunque essere effettuato con macchine “rotative”, il classico rasaerba da giardino, oppure con le più professionali “elicoidali” (con cilindri fatti “ad elica”). La differenza sta sia nella qualità del taglio (le elicoidali sono migliori soprattutto ad altezze di taglio inferiori a 3 cm), sia nel modo di impiego (l’elicoidale, che è una macchina per tagli bassi, non può essere impiegata su erba alta, pena il coricamento dell’erba). La rotativa è di più facile impiego a scapito della resa estetica.
Poco e spesso
Riguardo ai tempi, la regola è del poco e spesso: tagliare frequentemente asportando non più di un terzo della foglia presente al momento del taglio. In pratica sarebbe consigliabile tagliare i tappeti erbosi di pregio, come quelli realizzati in agrostide in purezza, almeno una volta alla settimana, ideale 3 volte a settimana (i green golfistici vengono tagliati sino a due volte al giorno in corrispondenza di particolari competizioni).
In tutti i casi bisogna evitare di asportare molto materiale in una sola volta, si otterrebbe l’effetto “scalping”, ovvero abrasioni e successivo sbiancamento-ingiallimento del tappeto erboso. Casi a parte i tappeti erbosi in dicondra o trifoglio. Il taglio dovrà interessare solo gli apici fogliari senza asportare le foglie intere.
Regolatori di crescita
Per ridurre la frequenza di taglio, regolarmente registrato per l’impiego su tappeto erboso, esiste sul mercato nazionale il principio attivo Trinexapac ethile (nome commerciale Primo) in grado di limitare efficacemente lo sviluppo verticale del tappeto erboso stimolando al contrario l’emissione di nuovi germogli. Si può impiegare nei periodi di massimo e naturale sviluppo dell’erba, a primavera e in autunno. La sua persistenza efficace media è di circa un mese e permette di ridurre i tagli di un buon 40%. I dosaggi sono riportati in etichetta (si va da 3-5 a 10 -15 grammi di prodotto/100 mq, in base al tipo di erba, al suo stato nutrizionale, alle temperature, ecc.).
Per tagliare il prato bisogna agire in modo razionale:
dividere le superfici complesse in porzioni geometriche semplici (quadrato o rettangolo) e muoversi sempre lungo il lato maggiore
sulle superfici semplici scegliere un tracciato di avanzamento che consenta di tagliare anche i bordi senza dover tornare su se stessi
questo vale anche quando nell’area del prato si incontrano arbusti, aiuole, laghetti e altre interruzioni
se l’area ove sorge il prato è irregolare per prima cosa è opportuno tagliare la zona perimetrale in modo da ridurre o eliminare i punti morti e mettere in luce eventuali interferenze nascoste
Prima del taglio assicurarsi che le lame della macchinqsiano affilate, onde ottenere tagli netti e regolari.
(Disegni di Daniela Baldoni)