
Sono in fiore: Magnolia grandiflora e Clerodendrum trichotomum. Annaffiare regolarmente e con abbondanza, intervenendo al mattino presto o alla sera per evitare ustioni sulle foglie più delicate. Attenzione agli alberi messi a dimora in primavera, occorre fare in modo che l’acqua raggiunga anche le radici più profonde.
L’ingiallimento delle foglie può essere un sintomo d’insufficienza idrica: intervenire con abbondanti irrigazioni, e, se necessario, nebulizzazioni quotidiane su rami e foglie fino alla ripresa della pianta.
Può essere utile proteggere i tronchi delle specie più sensibili ai raggi solari diretti con juta o tela di sacco; in alternativa disporre una rete ombreggiante tesa con pali infissi nel terreno. Controllare periodicamente l’efficacia dei tutori che dovranno essere lasciati per almeno un anno.
RAMPICANTI
Per ottenere la forma desiderata, legare i rami di nuova formazione ai tutori, aggiungendone di nuovi, nel caso in cui quelli presenti non siano sufficienti. I rami più piccoli possono essere legati utilizzando delle foglie secche di Iris.
Moltiplicazione
Moltiplicare Trachelospermum jasminoides (falso gelsomino) prelevando talee lunghe 8-10 cm provviste di una porzione del ramo portante, e piantandole in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali. E’ sempre bene utilizzare un ormone radicante sulla superficie di taglio.
Potature
Effettuare una potatura di contenimento alle piante che si sono accresciute troppo (Hedera, Parthenocissus tricuspidata, ecc.).
In agosto, si può provvedere all’eliminazione del legno vecchio e alla cimatura dei rami principali, favorendo così l’emissione dei rametti laterali. E’ importante provvedere tempestivamente ad eliminare i residui della potatura, che potrebbero ospitare dei parassiti, e rappresentare dunque un focolaio d’infezione.
ARBUSTI
Tra luglio e agosto si possono ammirare le fioriture di: Abelia chinensis, Abelia grandiflora, Abelia rupestris, Buddleia alternifolia e B. davidii, Calycanthus floridus, Caryopteris mastacanthus, Ceanothus, Clematis, Cotinus coggygria, alcune varietà di Erica, Hypericum, Hebe, Hibiscus syriacus, Hydrangea macrophylla e H. paniculata, Lagerstroemia indica, Lavandula angustifolia, Rhus typhina ‘Laciniata’ e Spiraea bumalda. Eliminare i fiori man mano che appassiscono e distribuire un concime specifico.
Irrigazioni e pacciamature
Annaffiare regolarmente e con abbondanza, intervenendo al mattino presto o alla sera.
Predisporre una buona pacciamatura per migliorare la penetrazione dell’acqua e ridurre l’evaporazione, utilizzando materiale organico di vario tipo, come terriccio torboso, corteccia e aghi di pino, trucioli di legno, foglie secche, ecc. La pacciamatura svolge anche una funzione diserbante, ostacolando lo sviluppo delle erbe infestanti. Per rompere la capillarità del suolo e limitare la traspirazione, serve anche zappettare l’area intorno alla base del tronco, evitando le zone vicino alle essenze con radici superficiali, che potrebbero danneggiarsi.
Potature
E’ il periodo più adatto per accorciare la vegetazione delle siepi di Buxus sempervirens, Carpinus betulus, Cotoneaster franchetii, Fagus sylvatica, Laurus nobilis, Prunus laurocerasus, e Thuja plicata; ma non quelle di Cotoneaster e Pyracantha che stanno emettendo le bacche decorative. Tagliare i getti non lignificati che si sono formati tra la primavera e l’estate, ed eliminare subito i residui di potatura, spesso rifugio di parassiti.
Messa a dimora
Verso la fine di agosto mettere a dimora conifere e arbusti sempreverdi, in modo che si affranchino bene prima dell’arrivo del grande freddo. Rizollare i sempreverdi e le latifoglie, poi irrigare ogni 4 o 5 giorni.
Moltiplicazioni
Moltiplicare Ceanothus e Pyracantha, tagliando talee lunghe 8-10 cm e piantandole in cassone vetrato o in serra in un miscuglio composto da parti uguali di torba e sabbia. Utilizzare un ormone radicante sulla superficie di taglio.
Agosto è il mese più indicato per riprodurre per talea semilegnosa alcuni arbusti come Berberis, Buddleia, Cotoneaster, Erica, Deutzia, Prunus laurocerasus, Hibiscus.
PIANTE ERBACEE PERENNI
Tra le numerose erbacee in fiore si possono ammirare: Acanthus, Coreopsis, Eremurus, Kniphofia, Saponaria, ecc. Ricordiamo di eliminare i fiori appassiti in modo da stimolare una nuova fioritura in autunno.
Semine e raccolta semi
Il mese di luglio è il momento giusto per seminare Aquilegia, Arabis, Aster, Epimedium, Helleborus, Primula e Viola. Ad agosto s’inizia la semina di alcune piante a fioritura primaverile, come Ageratum, Alyssum e Calendula. Sempre ad agosto si raccolgono i semi maturi delle perenni che hanno fiorito nei mesi precedenti, si lasciano asciugare all’aria e si immagazzinano, dopo averli divisi per specie e colore.
Tutori
È importante sostenere con appositi tutori le piante che si accrescono molto in altezza, come Delphinum e Aconitum, prima che possano essere danneggiate dai forti venti e dai temporali tipici della stagione estiva.
Talee
In questi mesi, si possono moltiplicare tramite talea tutte le specie di Viola, prelevando dalla base dei cespi più rigogliosi porzioni di germogli lunghi 2-5 cm e mettendoli a radicare in cassone freddo in un miscuglio composto da parti uguali di torba e sabbia. Le nuove piantine si potranno poi mettere a dimora da ottobre a marzo.
Anche Coleus blumei e Dianthus barbatus possono essere propagati per talea: in questo caso si prelevano talee lunghe 7-8 centimetri, si eliminano le foglie inferiori e si mettono a radicare in vasetti colmi di sabbia e torba in parti uguali, infine si sistemano in un luogo ombreggiato. Per una sicura radicazione occorre poi mantenere il terriccio sempre umido, evitando però il ristagno idrico, poiché è una possibile causa di malattie fungine.
Divisione cespi
Per divisione dei cespi si possono moltiplicare le piante che si sono accresciute troppo di Arabis, Aubrietia e Primula. Dopo aver estratto le piante dal terreno, si eliminano le parti rovinate, si dividono in sezioni provviste di radici e di alcuni getti nuovi, infine s’interrano le nuove piantine alla stessa profondità di prima.
Propaggine
I garofanini da bordura si moltiplicano invece per propaggine degli steli laterali. Si scelgono dei germogli sani e vigorosi e si ripiegano sul terreno, si ricopre la parte piegata con del terriccio e la si fissa al suolo con un filo di ferro. Dopo circa due mesi si possono separare le nuove piantine dalla pianta madre.
Trapianti
In questo periodo devono essere messe a dimora le piantine seminate in giugno.
Irrigazione
Annaffiare tutte le perenni secondo le necessità, facendo però attenzione a non bagnare foglie e fiori perché potrebbero andare incontro a marciumi.
Dalie
In agosto le dalie sono in piena fioritura: eliminare i boccioli laterali ed effettuate delle fertirrigazioni settimanali a base di potassio. Queste operazioni hanno lo scopo di ottenere dei fiori di maggiori dimensioni e vivacemente colorati.
Gerani
In agosto si possono ancora propagare i gerani (Pelargonium): si prelevano dalla parte mediana del fusto delle talee lunghe circa 10 cm, si fanno asciugare per qualche ora e si tolgono le foglie, lasciando circa 2 cm di picciolo. Si interrano preferibilmente in vasetti singoli riempiti con un terriccio molto sabbioso, e si posizionano in un luogo ombreggiato e fresco. Alla comparsa delle nuove foglie, si trasferiscono le piantine in un contenitore più grande.
PIANTE ERBACEE ANNUALI E PERENNI
Numerose annuali e biennali sono in piena fioritura (Ageratum, Bellis perennis, Celosia, Convolvulus tricolor, Delphinium, Dianthus, Digitalis, Petunia, Phlox, ecc.) e necessitano di particolare attenzione: annaffiare regolarmente, intervenendo anche tutte le sere in caso di forte siccità. E’ consigliabile asportare le infiorescenze appassite delle specie che producono semi (come Petunia e Tagetes), praticando una leggera cimatura per evitare la disseminazione e favorire una fioritura abbondante e prolungata.
Su Chrysanthemum ‘Williams’, occorre effettuare la sbocciolatura, eliminando il primo bocciolo (detto “falso bottone”) perché darebbe origine ad un fiore irregolare.
Se in questo periodo di vacanzeci si deve assentare, asportare i boccioli dalle piantine, così al rientro ci saranno nuovi germogli pronti a sbocciare.
Messa a dimora
In luglio si trapiantano Petunia, Salvia, Tagetes e Zinnia, scegliendo una posizione soleggiata e utilizzando terreno leggero, ben drenato.
Tutori
Sistemare gli appositi sostegni vicino alle piante che si accrescono molto in altezza, onde evitare che si pieghino a causa del vento o del loro stesso peso.
Concimazioni: Somministrare ogni due settimane un concime complesso in forma liquida, da distribuire nelle ore più fresche.
Semine
Nel mese di luglio è ancora possibile seminare: Bellis, Myosotis, Viola e i cavoli ornamentali che, con il loro fogliame variegato in rosa, bianco e verde, orneranno le aiuole da novembre a gennaio.
A fine agosto, si seminano invece: Campanula, Digitalis, Myosotis, Aquilegia e Viola.
Fiori recisi
Volendo abbellire la casa con fiori recisi raccolti in giardino, conviene intervenire al mattino presto praticando un taglio netto ed obliquo; si eliminano poi le foglie basali e s’immergono i gambi in vasi riempiti con acqua, lasciandoli in un luogo fresco per alcune ore prima di trasferirli nell’abitazione.
Malattie
Con l’arrivo dei primi temporali e l’aumento dell’umidità relativa dell’aria, si possono verificare attacchi di ruggine e di mal bianco.
La ruggine si manifesta con la comparsa sulla pagina inferiore delle foglie di pustole concentriche, dalle quali a maturità fuoriescono numerosissime spore che, veicolate dall’acqua e dal vento, diffondono l’infezione.
Le foglie attaccate da mal bianco sono invece ricoperte da una muffa farinosa che provoca l’ingiallimento e il disseccamento della vegetazione.
Contro queste avversità si può intervenire con trattamenti settimanali a base di bitertanolo-25 (Proclaim) alternato a zolfo bagnabile, secondo dosi e modalità riportati in etichetta
BULBOSE
Le specie a fioritura estivo-autunnale sono nel pieno del loro splendore e per mantenersi tali il più a lungo possibile, devono essere annaffiate regolarmente, e ripulite dai fiori appassiti e dalle foglie secche e ingiallite. Occorre poi sostenere le varietà più alte con appositi tutori. E‘ consigliabile estirpare le erbe infestanti eventualmente presenti e zappettare il terreno per limitare la traspirazione.
Se si vuole che le dalie producano dei fiori più grandi e robusti, bisogna ricordarsi di asportare regolarmente i boccioli laterali.
Messa a dimora
In luglio si possono ancora piantare alcune bulbose: Anemone, Colchicum, Crocus a fioritura autunnale, Fritillaria imperialis, le varietà di Gladiolus a fioritura tardiva, Sternbergia lutea, ecc.
In agosto si piantano in piena terra Narcissus, Crocus, Helleborus, Ranunculus, Anemone, Iris rizomatosi, ecc. È importante studiare bene la disposizione di specie e cultivar che fioriscono in tempi diversi, in modo da prolungare l’effetto decorativo dalla primavera fino all’inverno.
Bulbi da immagazzinare
Completare la pulizia dei bulbi che sono stati tolti dal terreno il mese passato, dividerli per qualità e colore e immagazzinarli in un locale ben aerato.
Bulbi inselvatichiti
In agosto sarà arrivato il momento di diradare i bulbi lasciati a inselvatichire nei prati: si tolgono dal terreno con l’aiuto di una vanga-forca, facendo attenzione a non danneggiarli. Si scartano quelli vecchi o quelli che presentano delle imperfezioni e si trapiantano subito gli altri, disponendoli a distanze variabili tra 50 cm e 1 m a seconda della specie. Ricordarsi di mettere i bulbi soggetti a marciumi in uno strato di sabbia, in modo da migliorare il drenaggio.
Fioriture in casa a dicembre
Per avere in casa delle piante fiorite già a partire da dicembre, a fine agosto disporre i bulbi in ciotole di fibra o altro materiale, e riporle in un ambiente buio per tre o quattro mesi, bagnando ad intervalli regolari, in modo da mantenere i recipienti sempre leggermente umidi.
In questa stagione conviene completare le ordinazioni dei bulbi da mettere a dimora in autunno e che fioriranno l’anno prossimo.
Malattie
In questo periodo possono essere frequenti gli attacchi di ruggine e mal bianco. Se si notano i sintomi di queste malattie bisogna intervenire tempestivamente con prodotti specifici, secondo dosi e modalità riportate in etichetta.
ROSE
In estate è fondamentale che le rose ricevano la giusta quantità di acqua, in quanto scarse annaffiature potrebbero favorire la crescita di radici superficiali e la produzione di fiori di piccole dimensioni. Occorre quindi bagnare abbondantemente facendo in modo che l’acqua raggiunga le radici profonde, intervenendo anche tutti i giorni in caso di siccità. Se necessario, zappettare il terreno alla base delle piante e rinnovare la pacciamatura.
Concimazioni
Può essere utile in questo periodo distribuire un concime ternario (azoto, fosforo e potassio), interrandolo con una leggera zappettatura (4 Kg. ogni 100 m2).
Potature
Si può praticare una potatura verde sugli arbusti di rose che si sono infittiti troppo, per favorire la circolazione di aria e luce e permettere una crescita regolare. Asportare i fiori appassiti nelle cultivar rifiorenti, mentre si consiglia di lasciare che si formino i frutti decorativi nelle specie non rifiorenti come Rosa rugosa, R. complicata e R. pimpinellifolia. Eliminare i succhioni che nascono sotto il punto d’innesto e che toglierebbero sostanze nutritive alla pianta, indebolendola.
Moltiplicazione
Agosto è il periodo adatto per moltiplicare le rose tramite innesto a gemma, talea semi-legnosa e propaggine. Il metodo della propaggine è adatto per le rose rampicanti e le cultivar con fusti flessibili, come Rosa alba e R. damascena: si sceglie un getto vigoroso dalla parte basale della pianta e lo si interra in modo che la porzione terminale sia rivolta verso l’alto. Si pratica un’incisione nel punto di contatto con il suolo e si pennella con polvere di ormoni radicanti. Si eliminano le foglie e i germogli laterali posteriori a quel punto, si fissa il getto nel terreno con un filo di ferro ripiegato ad U, e si lega il fusticino emergente ad un tutore. La radicazione avverrà in un anno circa.
Sarmentose
‘Sister Elizabeth’ (David Austin 2006) Rosa Inglese bassa e arrotondata arcuandosi e diramendosi forma un arbusto simmetrico
Occorre dedicare un po’ di attenzione alle rose sarmentose, eliminando la vegetazione che ha fiorito nelle piante non rifiorenti, e tagliando tre gemme in quelle rifiorenti per favorire la fioritura di settembre-ottobre.
In luglio è consigliabile effettuare la potatura delle sarmentose che hanno terminato la fioritura: nel caso di piante giovani, si riducono i getti laterali per circa i due terzi della loro lunghezza. Dal terzo anno in poi occorre tagliare al livello del terreno i fusti fioriferi. Se il numero dei germogli appare scarso, mantenere i rami vecchi per un’altra stagione, potando i germogli laterali a due-tre gemme.
Rose rampicanti
Continuare a fissare i nuovi getti delle rose rampicanti ad appositi sostegni.
‘Teasing Georgia’ (David Austin 1998) Rosa rifiorente, ha vinto la medaglia Henry Edland nel 2002 per varietà con migliore profumazione
Prevenzione malattie
Effettuare un trattamento antiparassitario preventivo contro le principali patologie che si possono manifestare in questa stagione (mal bianco, ruggine e ticchiolatura).
Si possono iniziare a moltiplicare le rose mediante innesto ad occhio dormiente su selvatico (in genere a questo scopo si utilizzano Rosa canina e R. rugosa, dotate di un sistema radicale molto vigoroso ed elevata compatibilità con la gran parte delle rose coltivate).
Rose in miniatura
Le rose in miniatura possono essere moltiplicate per talea prelevando dei rametti lunghi 5-10 cm provvisti di una porzione del ramo portante (“tallone”) e piantandoli in un miscuglio composto da torba e sabbia in parti uguali, in cassone freddo. Le piantine s’invasano singolarmente alla comparsa delle radici, e potranno essere messe a dimora in autunno.
GIARDINI ROCCIOSI
A luglio sono in fiore: Achillea filipendulina e A. tomentosa, Armeria alpina, Asclepias tuberosa, Campanula carpatica, Chrysanthemum leucanthemum, Cineraria maritima, Coreopsis grandiflora, Cyclamen europaeum, Delphinium hybridum, Digitalis purpurea, Gaillardia, Geum coccineum, Gypsophila repens, Hemerocallis, Heuchera sanguinea, Hosta, Hypericum calycinum, Lavandula spica, Leontopodium alpinum, Lupinus polyphyllus, Lychnis chalcedonica, Papaver alpinum e nudicaule, Penstemon barbatus, Phlox decussata, Santolina chamaecyparissus, Sedum acre, Thymus serpyllum, Veronica spicata, Vinca major.
In agosto si possono ammirare le fioriture di: Achillea filipendulina, Anemone japonica, Asclepias tuberosa, Aster ibridi nani, Astilbe arendsii, Campanula carpatica, Ceratostigma plumbaginoides, Cyclamen europaeum, Delphinium ibridi, Gaillardia, Gypsophila repens, ecc.
Annaffiature e infestanti
In caso di forte siccità è necessario annaffiare regolarmente, facendo attenzione a non creare ruscellamenti con conseguente asportazione di terriccio. Estirpare le erbe infestanti e, in presenza di lumache o altri insetti, disinfestare con prodotti appositi.
Potature
Asportare le infiorescenze appassite. In agosto cimare Fuchsia, Lantana, Lavandula e altre specie suffruticose, per stimolare la fioritura autunnale.
Eseguire una potatura verde sui piccoli arbusti troppo infoltiti, eliminando rami e parte del fogliame nel centro della pianta, così da favorire la circolazione di aria e luce e limitare gli attacchi fungini.
Moltiplicazioni
In agosto, dividere i cespi delle specie alpine a fioritura primaverile: si tolgono dal terreno, si sezionano con coltello affilato, e si ripiantano alla stessa profondità, riparandole con una rete ombreggiante. Se le porzioni sono piccole, conviene invasarle e lasciarle crescere in cassone freddo fino a quando spunteranno nuove radici.
Per talea si moltiplicano Aethionema, Aubrietia, Daphne, Helianthemum, Iberis, Sedum, ecc.
Malattie
In presenza di attacchi fungini o parassitari, meglio estirpare e bruciare le piante per impedire la diffusione delle infezioni. Sostituire poi le piante morte o eliminate.
PIANTE ACQUATICHE VASCHE E LAGHETTI
Numerose specie acquatiche sono in fiore: Butomus umbellatus, Nymphaea spp., Pontederia cordata, Ranunculus lingua, Sagittaria sagittifolia, ecc.
Le piante galleggianti e ossigenanti sono in piena attività vegetativa: è necessario diradare quelle che tendono ad accrescersi troppo poiché potrebbero compromettere la qualità dell’acqua. Asportare le alghe sulla superficie del laghetto ed eliminare i fiori appassiti delle piante acquatiche, per stimolare una nuova fioritura ed impedire che si vadano ad accumulare sul fondo. Rabboccare l’acqua evaporata e rinnovarla parzialmente per mantenerla sempre fresca ed ossigenata.
Eliminare le infestanti eventualmente presenti sulla riva, e, se necessario, irrigare in modo che il terreno rimanga sempre umido. Colpire gli afidi con il getto d’acqua, così da favorirne la caduta e l’ingestione da parte dei pesci.
Propagazione
Piante sommerse (Lagarosiphon major e Myriophyllum): prelevare dall’apice delle talee lunghe 10-15 cm, inserirle in vasi con terreno fertile e sommergerle; alla comparsa delle radici, trapiantare a dimora.
Talee di fusto: Ceratophyllum, Elodea, Hottonia, Polygonum, Ranunculus, Veronica, ecc. Si prelevano talee lunghe 15-20 cm e si dispongono singolarmente o in mazzi di 3-6 in un vasetto riempito con terriccio, che poi s’immerge in un contenitore pieno di acqua, in modo che i fusti restino sotto la superficie, e lo si posiziona in un luogo fresco e ombreggiato. Dopo la radicazione, si trapiantano le nuove piantine in recipienti più grandi e si inseriscono nel laghetto.
Ninfee: possono essere moltiplicate facendo delle sezioni di radice provviste di una sola gemma, da collocare in contenitori sommersi. Nelle specie vivipare è sufficiente staccare le plantule figlie che si formano lungo la nervatura centrale delle foglie e si rinseriscono nell’acqua, dove radicheranno rapidamente.