


È una pianta molto facile da coltivare e che vive bene anche in ambienti freschi e poco illuminati.
Appartenente alla famiglia delle Liliaceae, il genere Aspidistra comprende 8 specie provenienti da Cina, Giappone e dalle regioni orientali dell’Himalaja.
Nelle nostre abitazioni viene coltivata A. elatior, caratterizzata da una radice rizomatosa da cui si dipartono delle foglie picciolate, ovali-lanceolate, lunghe fino a 50-70 cm e larghe 10 cm, di colore verde scuro.
E’ una specie molto resistente che si adatta anche agli ambienti dove in genere altre piante non sopravvivono, come tavernette, pianerottoli o zone esposte a correnti d’aria. Occorre soltanto evitare i raggi solari diretti e i ristagni idrici, che possono causare marciumi radicali e la comparsa di macchie scure sulle foglie.
Coltivazione
Deve essere bagnata moderatamente, facendo in modo che il substrato si mantenga sempre umido; è consigliabile concimarla una volta al mese in primavera e in estate. La presenza di fessurazioni lungo le foglie può essere il sintomo di una dose eccessiva di fertilizzante.
Il rinvaso dovrebbe essere eseguito ogni 3-4 anni in primavera utilizzando vasi poco più grandi e terriccio universale o miscela composta da parti uguali di terra da giardino e torba.
A marzo-aprile si possono dividere i cespi troppo fitti: estraiamo la pianta dal vaso, eliminiamo la terra in eccesso e dividiamo il rizoma in porzioni provviste di almeno 2 foglie. Ripiantiamo subito le nuove piantine ed annaffiamo abbondantemente.
La cultivar ‘Variegata’ presenta delle strisce bianco-crema disposte su tutta la lunghezza delle foglie e necessita di maggiore luminosità.
(Disegni di Daniela Baldoni)