Orchidee: cure di dicembre

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Uno dei problemi più frequenti in questo periodo è la caduta dei boccioli, su piante di Cymbidium e Phalaenopsis: se sulla stessa pianta ci sono fiori e boccioli, i fiori non hanno problemi mentre i boccioli diventano spugnosi, avvizziscono e infine cadono, questo problema è dovuto a temperature notturne non corrette, nel caso delle Phalaenopsis è dovuto a temperature notturne basse (da 15 gradi in giù), per i Cymbidium, soprattutto quelli a fiore grande, al contrario succede con temperature alte (da 15 gradi in su).

Questo perché le Phalaenopsis vivono in zone tropicali a livello del mare, sono piante da caldo, al contrario i Cymbidium, soprattutto quelli a fiore grande sono piante che vivono in montagna e in autunno-inverno vogliono notti fresche. Può succedere che su due piante vicine su una cadano i boccioli e sull’altra no, questo perché non tutte sono sensibili allo stesso modo, con 15° le varietà di Phalaenopsis più sensibili perdono i boccioli, con temperature più basse le perdono tutte. I boccioli possono cadere anche per danni da etilene, l’etilene è un gas che è prodotto da materiale organico in decomposizione, in casa un notevole produttore di etilene è la frutta, se mettete delle mele o banane o altra frutta vicino alle orchidee i boccioli cadranno velocemente, in inverno questo fenomeno è più frequente per il minor ricambio d’aria degli ambienti.

Qualità dell’acqua d’irrigazione: l’altro giorno un appassionato mi ha detto di aver acquistato un piccolo apparecchio per purificare l’acqua con il sistema dell’osmosi inversa, questo sistema è un ottimo metodo per avere acqua demineralizzata di eccellente qualità, è paragonabile all’acqua distillata, ma in questo caso non si deve utilizzare l’acqua da osmosi inversa da sola, perché è quasi completamente priva di salinità, questo fa sì che se la usate pura, ha una pressione salina quasi zero, inferiore a quella delle piante, quindi proprio per osmosi, toglie sali alle piante, per cui se usate questo tipo di acqua dovrete sempre aggiungere un pizzico di concime o 10-15% di acqua dell’acquedotto in modo da avere un minimo di salinità. Non si deve invece usare l’acqua degli addolcitori a sali, questo sistema sostituisce i sali di calcio con quelli di sodio, va bene solo per il ferro da stiro, ma non per le piante, il mio tecnico dice che che ammazza la gente oltre le orchidee. Generalmente l’acqua del sindaco, (così un amico usa chiamare l’acqua dell’acquedotto), ha una qualità accettabile, sembra che nella maggior parte dei casi sia migliore dell’acqua minerale in bottiglia.  Il mio tecnico dice che la mia acqua del sindaco non è male, ha un po di calcare ma è più che accettabile, sulle mie piante c’è un pochino di calcare, ma io dico ai clienti “le piante sono abituate al calcare, se tu usi un’acqua migliore le piante ne saranno felici, ma se l’acqua ha del calcare non importa, le piante sono già abituate e non ne risentiranno”. Quello che fa veramente male è il cloro che viene aggiunto per potabilizzare l’acqua, il cloro è la negazione della vita, ha di buono che è volatile, per cui, se usate l’acqua del sindaco, è opportuno  lasciarla  decantare in modo che il cloro evapori.

Giancarlo Pozzi ORCHIDERIA DI MOROSOLO Via La Preja, 4 fraz. di Morosolo – 21020 Casciago (Va), Tel. 0332 820661, info@orchideria.it, www.orchideria.it

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