Gerbera a …”batuffoli”

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Tutti sappiamo che la gerbera (Gerbera jamesonii) regala i suoi splendidi, solitari e coloratissimi fiori da maggio in poi. Purtroppo, però, la malattia fungina nota come “mal bianco” può colpire molte specie ornamentali erbacee, fra cui la gerbera, compromettendone soprattutto in estate e se persistono elevati livelli di umidità dell’aria, lo sviluppo e la fioritura.

Chi conosce questa ornamentale sa anche che, se in maggio si sospendono del tutto le annaffiature, si costringe la gerbera ad entrare nel riposo estivo, ottenendo così una bella fioritura invernale. L’importante è che fin da settembre si inizi nuovamente a somministrare acqua e concimi in abbondanza in modo da stimolare la ripresa vegetativa. Non sempre, però, la gerbera esaudisce i nostri desideri rallegrando le grigie giornate invernali con colorate fioriture, anzi, può sorprenderci producendo, al posto delle sue grandi “margherite”, curiosi batuffoli verdastri, o meglio, “virescenti”.

La virescenza

Del fenomeno noto come “virescenza”, dovuto alla presenza nella pianta di microrganismi chiamati fitoplasmi, ci siamo soffermati in passato a proposito dei fiori verdi di ortensie, gladioli, ranuncoli, ecc. (Giardini, n.202, 2004). Nel caso della gerbera infetta, il fiore subisce non solo cambiamenti di colore, dal rosa, rosso, giallo, ecc. al verde più o meno intenso, ma anche di forma e dimensioni tanto da assomigliare ad un grosso batuffolo. Osservandolo attentamente, ci si accorge della presenza di tante piccole ligule, addossate l’una all’altra, a volte inframmezzate da altre quasi “normali” (ad esempio rosa pallido) che le sovrastano.

Stranamente, questa curiosa pianta di gerbera non manifesta altri sintomi: le foglie sono normali ed anche la taglia o la crescita non di discostano dagli individui sani. E’ solo al momento della fioritura che al posto delle belle “margheritone”, lo stelo si incurva all’apice quasi non sopportando il peso di queste strane formazioni rotondeggianti.

 

Cosa è accaduto ?

Quasi sicuramente delle cicaline, gli insetti noti vettori naturali di fitoplasmi,  hanno visitato le piante nel periodo estivo trasmettendo i microrganismi durante le fasi di alimentazione, con la saliva.

Anche se possono sembrarci stravaganti e persino originali, le gerbere infette devono essere eliminate. Non lasciamoci tentare dall’idea di moltiplicarle, per divisione del cespo, il prossimo anno, a primavera: i fitoplasmi sono patogeni pericolosi da tenere a debita distanza dal nostro giardino.

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