


Il rosmarino e altre piante aromatiche, soprattutto la salvia, coltivate nei nostri giardini o negli orti domestici, durante la primavera e in particolare agli inizi dell’estate, vengono sovente infestati da piccoli insetti che, pur nella varietà delle diverse specie in funzione dell’areale, appartengono al gruppo delle cicaline. In particolare si ricorda la specie Eupteryx salviae, che infesta la salvia, soprattutto negli areali più caldi del centro-sud Italia.
Come si riconoscono
Si tratta di piccoli insetti di circa 3-5 mm di lunghezza, il cui corpo è di colore biancastro o bianco giallastro, allo stadio adulto, e che presentano tipicamente le ali spioventi a tetto sul corpo. Gli stadi giovanili sono bianco-giallastri e colonizzano, come gli adulti, la pagina inferiore delle foglie delle diverse piante infestate.
Il danno
Il danno prodotto da tutti gli stadi di questo insetto si manifesta soprattutto sulle foglie ed è determinato dalle punture di nutrizione di tutti gli stadi; queste punture provocano una tipica decolorazione, marmorizzata e sfumata, della pagina fogliare superiore, sparsa sul lembo. Sulle laminette fogliari pertanto si formano delle aree punteggiate di colore giallastro o biancastro che portano a un deperimento fisiologico ed estetico a carico della vegetazione colpita. Le foglie possono poi subire un marcato ingiallimento, seguito da distacco anticipato (rosmarino), oppure degli appassimenti con necrosi localizzate e vistosi schiarimenti della lamina che rendono inutilizzabili le foglie colpite (anche per impieghi in cucina) e deprimono esteticamente i cespugli infestati.
Queste cicaline generalmente compiono un paio di generazioni all’anno e la loro massima dannosità è concentrata nei mesi di maggio, giugno e luglio.
Difesa
Il controllo delle cicaline viene in genere effettuato al manifestarsi dei primi sintomi e delle prime colonizzazioni con trattamenti di insetticidi, ovviamente ammessi per l’utilizzo sulle piante e nel luogo in cui si opera. Ricordo in ogni caso che trattandosi di piante aromatiche di possibile impiego alimentare è bene ricorrere a insetticidi a bassa tossicità e a basso periodo di carenza, come ad esempio l’estratto di piretro, o eventualmente un piretroide di sintesi come la deltametrina.