

Chrysolina americana: fitofago di lavanda, rosmarino e altre piante aromatiche
Si tratta di un insetto originario degli areali sud europei, classificato come Coleottero Crisomelide e attualmente segnalato in diverse regioni dell’Italia settentrionale, compresi molti paesi del centro nord Europa, fino all’Inghilterra.
Gli adulti misurano 5-8 millimetri, hanno le elitre color verde metallico con strisce longitudinali violacee o rossastre.
Le larve sono biancastre o bianco-grigiastre, lunghe 4-8 mm e presentano anch’esse bande longitudinali più scure lungo il corpo.
Gli adulti compaiono in primavera o durante i primi mesi estivi, secondo l’areale, e colonizzano la vegetazione nutrendosi, col loro robusto apparato boccale masticatore, della vegetazione e, nella lavanda soprattutto delle infiorescenze.
Il danno
Il danno è determinato da una precoce sfioritura e da una massiccia perdita delle infiorescenze, i cui fiori vengono attaccati producendone il distacco o la perdita diretta.
Nei periodi molto caldi può rimanere inattivo, ma riprende la sua azione dannosa a fine estate, quando peraltro si riproduce deponendo le uova, a piccoli gruppi, sulla vegetazione.
Le larve si sviluppano in autunno, con un periodo di inattività concentrato nei mesi invernali più freddi.
Chrysolina americana colpisce, oltre alla lavanda, il rosmarino, il timo, la Perovskia e altre essenze aromatiche dei nostri giardini.
Il controllo
La difesa da questo Crisomelide risulta problematico in quanto spesso ci si rende conto della sua infestazione quando le piante sono in fioritura e il rischio di danneggiare insetti utili (pronubi ed entomofagi) è altissimo.
Occorre quindi mirare gli interventi su piante non in fioritura (non è infatti possibile utilizzare Agrofarmaci insetticidi su piante in fiore), o anticipando la fioritura se le infestazioni sono precoci, o posticipandola a fine estate dopo la raccolta delle infiorescenze (nel caso della lavanda).
I prodotti più efficaci da utilizzare per questi interventi sono generalmente i Piretroidi (Deltametrina, Permetrina, Bifentrin, ecc) o l’Estratto di Piretro, ma potrebbero essere utilizzati anche altri insetticidi ad azione diretta come Etofenprox o Thiacloprid.
È infine importante sottolineare che quando si fanno trattamenti chimici a piante ornamentali, soprattutto in un contesto urbano con un approccio di tipo hobbistico, è necessario fare attenzione al tipo di registrazione del prodotto impiegato e che lo stesso sia ammesso nelle condizioni operative del caso.