

La bolla dell’azalea è una malattia di questa pianta provocata dal fungo Exobasidium japonicum o da altre specie dello stesso genere.
La sintomatologia si manifesta con delle caratteristiche bollosità fogliari ipertrofiche di consistenza carnosa che presentano rivestimenti cerosi, di colore biancastro e sfumature più o meno colorate. Si tratta di vere e proprie galle fogliari ad eziologia fungina. Le foglie colpite, oltre al danno estetico, vanno incontro a marcescenza e a necrosi con indubbie ripercussioni fisiologico-funzionali.
Il danno
Il danno consiste in una perdita di vegetazione, con effetti negativi sia alla fioritura dell’anno che degli anni successivi, oltre che ad un contenimento atrofico dei nuovi germogli.
Le condizioni di eccessiva umidità, di bagnatura della vegetazione e di temperature mediamente non alte, favoriscono questa malattia.
Lotta
La lotta contro questa malattia si avvale di pratiche agronomico-preventive, quali
l’asportazione e l’eliminazione delle foglie con galle o dei germogli colpiti, e di pratiche di lotta chimica diretta.
La lotta chimica diretta prevede l’esecuzione di interventi alla vegetazione, al manifestarsi dei primi sintomi, con fungicidi ad azione mirata sul fungo, come Ziram, Dodina o prodotti a base di Rame, da effettuarsi in modo ripetuto, e a cadenze settimanali, nei casi di pregressa presenza della malattia soprattutto con condizioni climatico-ambientali caratterizzate da elevata umidità.