Aiuola bianco d’inverno

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Progetto di una bordura senza colori

È possibile realizzare anche un intero giardino con fioriture bianche, come fece la celebre paesaggista Vita Sackville – West a Sissinghurst nel Kent, ma qui ci limiteremo a progettare una bordura di 3 x 7 metri.

 

Legenda disegno
(1) Physocarpus opulifolius ‘Diabolo’
(2)Viburnum plicatum ‘Watanabe’
(3) Philadelphus ‘Manteau d’Hermine’
(4) Rosa ‘Glamis Castle’
(5) Gaura lindheimeri
(6) Penstemon digitalis ‘Husker Red’
(7) Anemone ‘Honorine Jobert’
(8) Cerastium biebersteinii

Aiuola o bordure bianche sono sicuramente molto raffinate, occorre però nel progettarle, tener presente alcune regole:
a) il colore bianco si accorda bene con il grigio
b) alcuni fiori per risaltare devono essere accostati a colori contrastanti come il porpora
c) le fioriture bianche sono mortificate nella loro bellezza se in pieno sole e devono essere posizionate in zone semi ombreggiate

Una quinta di Physocarpus opulifolius ‘Diabolo’
La bordura bianca di arbusti ed erbacee perenni dovrebbe essere posta davanti a una quinta di arbusti scuri come il tasso o il Physocarpus opulifolius ‘Diabolo’, arbusto ideale per formare siepi eleganti e dense di foglie simili al ribes che nella tarda primavera produce grappoli di fiori bianchi.

Viburnum plicatum ‘Watanabe’
La pianta protagonista della sceneggiatura immacolata è però il Viburnum plicatum ‘Watanabe’ (oppure la cultivar ‘Lanarth’), che in maggio è un trionfo di piccoli fiori bianco-crema riuniti in ombrelle appiattite (sterili quelli al centro), ma che meravigliosamente si esibisce in una seconda fioritura in settembre, proprio quando si adorna di piccole bacche rosse, e non finisce di stupire quando subito dopo vira il colore del fogliame in un rosso infuocato.

Philadelphus ‘Manteau d’Hermine’
Ora, per rendere la primavera esaltante, posizioniamo due o tre Philadelphus ‘Manteau d’Hermine’. Questi sono i primi arbusti dal profumo soave e dai fiori precoci bianco puro che aprono le loro corolle e sono anche i Philadelphus più compatti e bassi, adatti ad una bordura non troppo larga. Posizioniamoli non troppo vicino al Viburnum, le prime donne amano essere esaltate non accostate.

Una bordura candita è la più elegante che il giardiniere possa creare

Rosa ‘Glamis Castle’
Ancora un arbusto per la nostra bordura, una pianta irrinunciabile, come una rosa inglese, pensata per rafforzare la presenza dei fiori: ‘Glamis Castle’, profumata, un po’ informale per i petali disordinati ma assolutamente abbondanti e candidi seppur con un velo di crema all’interno, una delle poche rose bianche di David Austin. Se invece desideriamo la rosa bianca tra le più celebrate al mondo direi di puntare alle ‘Iceberg’ di Kordes: fiori bianco puro, con meno petali delle ‘Glamis Castle’, a coppa, lievemente profumate di limone, anch’esse a fioritura continua. Ne serviranno almeno 3-5 piante così da ottenere una macchia efficace.

Gaura lindheimeri
Ora inframmezziamo delle erbacee perenni a lunga fioritura sapendo che a ben cercare la scelta sembra infinita ma non lo è. Sicuramente efficaci sono le Gaura lindheimeri, dai piccoli fiori bianchi con calice rossastro quasi impercettibile, soprattutto perché si muovono ad ogni alito di vento facendoli assomigliare a farfalline irrequiete. Le Gaura sono anche reperibili in colorazioni rosate e dorate ma in questo caso preferiamo queste bianche perché il nostro obiettivo è il giardino della purezza. Sono di pochissime esigenze ma dopo due o tre anni devono essere sostituite.

Penstemon digitalis ‘Husker Red’
Una seconda erbacea robusta e di sicuro effetto è il Penstemon digitalis ‘Husker Red’ dove “Red” non sta per il rosso dei fiori ma per quello porporino delle foglie, infatti i fiori abbondanti e su steli eretti sono candidi e contrastano perfettamente con la vegetazione. I Penstemon meritano un utilizzo più diffuso perché sono tanti e tutti molto belli e fioriferi, ‘Husker Red’ è uno dei più eleganti e vista l’altezza di 100-120 cm va tenuto in posizione arretrata.

Anemone ‘Honorine Jobert’
Con le piante consigliate fino a questo punto riusciamo a coprire efficacemente tutto il periodo stagionale che va dalla primavera al termine dell’estate, manca una fioritura autunnale vigorosa e senza tempo e provvediamo subito con Anemone ‘Honorine Jobert’, di cui in passato abbiamo steso lodi di cui non siamo pentiti, anzi proseguiamo a fare nuovi proseliti invitando a piantare questa incredibile e rusticissima erbacea dai fiori grandi, alti e ovviamente bianchissimi.

Cerastium biebersteinii
Veniamo infine al primo piano, un tappeto di piccoli fiori che devono rifinire come tappezzante tutta la composizione. L’ideale è ancora una erbacea rustica e ben conosciuta come Cerastium biebersteinii. Tra i Cerastium è senz’altro la più vigorosa e coprente, riuscendo in poco tempo ad impossessarsi di tutto lo spazio a sua disposizione con il fogliame minuto e compattissimo di un bel grigio verde. Naturalmente i fiori sono bianchissimi e si aprono tutti insieme in maggio-giugno. Il risultato estetico di questa pianta è però notevole anche per il resto della stagione proprio per la tonalità argentata della vegetazione.

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I disegni sono di Daniela Baldoni

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