Aiuola rosa

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Legenda disegno
1 _ Malus ‘Coccinella’ o M. ‘Perpetu’
2 _ Viola labradorica
3 _Pennisetum alopecuroides o Pennisetum orientale
4 _ Deutzia elegantissima ‘Rosealind’
5 _ Syringa vulgaris ‘Belle de Nancy’ o ‘Jan Van Tol’ o ‘Marechal Foch’
6 _ Penstemon ‘Apple Blossom’ o ‘Hidcote Pink’
6 _ Phlox ‘Eizabeth Arden’ o ‘Dodo Hanbury’
7 _ Buxus sempervirens
8 – panca o chaisse longue

Nella mia esperienza in giardini sensoriali e dedicati al benessere ho selezionato nel tempo diverse tipologie di luoghi dove ritrovare calma e forza, uno di questi è senz’altro l’angolo che vado ora a descrivere. Si tratta di una forma chiusa, ovvero una sorta di abbraccio dove potersi riposare su una panca o chaise longue immersa tra le erbe e i fiori. La presenza di un albero dalla forte personalità aiuta la realizzazione così come la colorazione dei fiori che in questo caso proponiamo nelle innumerevoli sfumature di rosa. Il rosa è colore che dona la forza discreta, non quella dirompente e immediata, ma piuttosto l’energia utile per affrontare la vita con il sorriso, la fiducia e l’ottimismo.

Malus
L’albero dovrebbe essere un melo da fiore ovvero un Malus ‘Coccinella’ o M. ‘Perpetu’ o un M. ‘Evereste’, che alla bellezza della fioritura primaverile rosa intenso abbinano una forte resistenza al fuoco batterico e all’oidio. In vivaio scegliamo esemplari giovani che possano attecchire con più facilità, una giovane pianta cresce rapidamente arrivando presto alla forma desiderata. La fioritura in ambedue le varietà è spettacolare, un momento di grazia che lascia senza fiato. Chi sa abbandonarsi alla sua nuvola rosata non può che trarne giovamento, una carica di gioia! Il melo poi offrirà anche belle meline rosse nell’autunno-inverno e la varietà ‘Coccinella’ anche il fogliame porpora per tutta la stagione.

Viola labradorica
Intorno al melo si può formare un tappeto di bassa Viola labradorica dai fiori violetti e numerosissime foglie porpora che andranno a coprire interamente il terreno assegnatole. In alternativa si utilizzi Viola sororia, altrettanto vigorosa ma con fiori bianchi macchiati di violetto (da vicino si noterà che nessuno è identico all’altro). La prima formerà un tutt’uno con il melo ‘Coccinella’ perché la tonalità del fogliame è molto simile.

Pennisetum
Intorno alle viole e anche tra le viole si provi a piantare qualche graminacea come Pennisetum alopecuroides e Pennisetum orientale che producono belle infiorescenze cilindriche brune e poi crema il primo e decisamente rosate e piumose il secondo. Doneranno all’area un effetto di leggerezza e dinamismo. I folti ciuffi di sottili foglie ricurve diventeranno interessantissimi in autunno inverno, ricoperti di brina. Qualche esemplare facciamolo spuntare quà e là anche tra le altre piante del giardino, in fondo non chiedono nulla (anche solo pochissima acqua) e danno tanto.

Deutzia elegantissima e Syringa vulgaris
Riuniamo poi alcuni arbusti di Deutzia elegantissima ‘Rosealind’ che non sbaglierà una primavera nel regalarci una cascata di piccoli e semplici fiori rosa. L’aspetto ricadente va accompagnato a un arbusto più assurgente come il lillà, ovvero una varietà rosa di Syringa vulgaris come la ‘Belle de Nancy’ (rosa malva chiaro), ‘Jan Van Tol’ (rosa carminio) o ‘Marechal Foch’ (rosa malva). Il lillà, al pari della Deutzia, è pianta rustica che anzi andrà seguita negli anni eliminando i polloni che limiterebbero la fioritura e dopo qualche anno potando alla fine dell’inverno tutte le branche vecchie (potatura di ringiovanimento) ad almeno 80-120 cm di altezza così da stimolare nuove e più intense fioriture.

Penstemon e Phlox
Infine una larga macchia di Penstemon ‘Apple Blossom’ o ‘Hidcote Pink’ (o altri Penstemon rosa, ne troveremo molti nei vivai specializzati) mescolati a Phlox ‘Eizabeth Arden’ (rosa chiaro) o Phlox ‘Dodo Hanbury’ (rosa salmone) diverrà per molta parte della bella stagione (fine maggio-settembre) la sezione più appariscente e con tali sfumature di rosa da non lasciare nessuno indifferente.

Buxus sempervirens
Non dimentichiamo di sottolineare l’entrata del giardino con una pianta formale, perché ogni giardino è l’equilibrio tra forme lievi (gli arbusti da fiore) e altre pesanti, per esempio un Buxus sempervirens a sfera, a cono o una piramide.

VIVAIO ALPINIA
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I disegni sono di Daniela Baldoni

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