Aiuola per un caldo settembre

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Settembre, mese di mezzo, l’estate continua cedendo poco o nulla all’autunno, soprattutto in pianura padana e meno ancora sulle sponde del mediterraneo, solo all’interno delle valli alpine qualche refolo serale fresco annuncia che qualcosa sta per cambiare…

 

Godiamoci questo meraviglioso mese! Magari ammirando alcune erbacee perenni, che proprio in questi giorni danno il meglio di sé, colorando il giardino nelle tonalità del bianco e del rosso. Se non abbiamo provveduto per tempo, questo è il momento più indicato per formare nuove aiuole.

Settembre e in parte ottobre, offrono le ultime occasioni per ammirare una gran quantità di fiori, scegliamo quindi colori energici e ben contrastati, una vigorosa sferzata di gioia prima di affrontare il lungo inverno!

Ecco alcune piante da cercare in qualche vivaio specializzato e trapiantare nella terra appena zappata e mondata dalle infestanti. Non dimentichiamo però di miscelare un buon concime organico, che formerà una preziosa riserva d’energia per l’inverno e la ripresa vegetativa della primavera. Le piante che seguono sono abbastanza robuste, in grado di sopportare diverse condizioni climatiche e di terreno, adattarsi perfettamente al pieno sole o alla mezzombra, così come ad una lieve acidità. Unica accortezza: evitate il ristagno d’acqua, quindi se il terreno è molto argilloso, occorre aggiungere una buona quantità di sabbia o ghiaia.

L’aiuola

Il progetto di quest’aiuola è simmetrico, così che si può ammirare da ogni lato. Un’aiuola ampia almeno due metri per due, circolare o quadrata, sufficiente per formare una sfolgorante composizione.

Al centro si dispone un folto raggruppamento di Foeniculum vulgare ‘Purpureum’, pianta poco utilizzata, ma utilissima per la particolare colorazione bronzea e l’aspetto vaporoso e soffice (h 140-150 cm). Una corte di Anemone x hybrida ‘Honorine Jobert’ bianchi, oppure di Anemone hupehensis (anemone giapponese) bianchi o rosa disposti intorno alla macchia bronzo-porpora risalteranno in ogni loro particolare (h 70-90 cm). Non è importante che gli anemoni siano piantati troppo fitti, anzi se lievemente distanziati lasceranno che qualche fronda di Foeniculum vulgare ‘Purpureum’ possa filtrare tra loro, equilibrando l’aspetto rigoroso dell’insieme. Se quest’ultima pianta risultasse impossibile da reperire (si trova solo nei vivai specializzati in erbacee), un ottimo risultato si ottiene anche con una macchia centrale di Verbena bonariensis, un’erbacea perenne che forma una miriade di fiori minuti e porpora raggruppati in ombrelle larghe e appiattite, portate da steli robusti, alti anche 150 cm. Il risultato sarà comunque affascinante. Completa l’opera una corona esterna e bassa di Physostegia virginiana ‘Rosea’, una labiata dai fiori tubulari rosa-lilla intenso portati su spighe erette e vigorose che si sostengono con facilità (h 40-60 cm). La Physostegia è un’ottima pianta da fiori recisi, quindi qualche stelo fiorito può rallegrare a lungo anche l’abitazione. Chi è alla ricerca di piante inusuali può soddisfare la propria curiosità con Belamcanda chinensis, un’iridacea che disposta intorno agli anemoni attirerà tutti gli sguardi, perché, oltre ad essere quasi sconosciuta, ha una fioritura originalissima, con fiori arancione maculati come un leopardo di bruno e rosso. Il fogliame è anch’esso decorativo, come quello delle iris, e le bacche, simili a perle nere e lucide, persistono da autunno inoltrato per tutto l’inverno. Non sarà facile trovarla in commercio, ma i veri appassionati di giardinaggio che sanno cogliere il messaggio si metteranno in caccia, stimolando così un mercato attento alle novità e all’ampliamento dei cataloghi.

Le quantità

Acquistando piante coltivate in vasi piccoli, del diametro di 10-12 cm, il numero di queste da utilizzare nell’aiuola simmetrica (2×2 m) è il seguente:

  • 12 piante di Foeniculum vulgare ‘Purpureum’ (Bronze)
  • 18-20 piante di Anemone hupehensis (o di Anemone x hybrida)
  • 25-30 piante di Physostegia virginiana

Se le piante sono in vasi più grandi (per esempio 17-18 cm di diametro), ne serviranno circa la metà.

VIVAIO ALPINIA
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(Disegno di Daniela Baldoni)

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