Aiuola per terreni umidi e paludosi

di

  • Condividi

Piante che amano avere i “piedi a mollo”

 

A ben guardare non sono pochi i terreni particolarmente umidi dove gli ontani e qualche salice sfidano il terreno asfittico e intriso di acqua (in certi periodi l’acqua affiora come in una palude), in cui sembra impossibile coltivare piante ornamentali.

In Piemonte questo tipo di terreno vengono chiamati “sagna”, un termine che dovrebbe indicare la spugna, un luogo appunto pregno d’acqua. Poiché conviene sempre scegliere coltivazioni adatte alle condizioni del luogo, piuttosto che ostinarsi a “correggere” il terreno (pH, carenze varie, ristagni, ecc.), se il nostro giardino è paludoso, basta trovare le piante giuste, piante anfibie che con l’acqua abbiano un rapporto privilegiato e che possano regalare soddisfazioni nonostante l’ambiente difficile.

Questo progetto si riferisce ad un giardino con misure minime di almeno 12 x 8 metri, circa 100 mq, altra accortezza sarà quella di ricavare un passaggio asciutto, altrimenti la soddisfazione di avere creato un simile giardino non sarà supportata dalla sua fruibilità. Il metodo migliore è dotare l’area di un tavolato (deck) sempre percorribile, una specie di basso pontile che nella forma giusta può trasformarsi in un vero e proprio luogo di sosta e relax.

Lobelia ‘Queen Victoria’

Il colpo d’occhio su una bella macchia di lobelia non si scorda mai. Sarà il color rosso brillante, particolarmente intenso, o sarà per l’abbondanza e durata della fioritura, rimane il fatto che questa erbacea perenne è una delle più belle e appariscenti da porre accanto all’acqua o in terreni fradici. Anche il fogliame non manca di attrattiva essendo di un bel porpora. Le sue spighe fiorite sono alte anche più di un metro e conviene quindi disporre al piede qualche altra erbacea tappezzante, magari di un colore ben contrastante, come il giallo o il bianco. Attenzione però, Lobelia ‘Queen Victoria’ non sopravvive nei luoghi dove l’inverno è molto rigido.

 

Iris pseudacorus

Questa erbacea, amante dell’umido e dell’acqua, è piuttosto alta e la bellezza dei fiori portati su steli robusti e ramificati compete con la forma stessa della pianta, fornita di foglie slanciate simili a spade. E’ la forma più caratteristica della palude, simile anche alle tipha. Il colore giallo brillante dei grandi fiori che si aprono da inizio a metà estate si fa notare immediatamente anche nella mezz’ombra, l’ambiente più congeniale alla specie. Appartiene alle iris rizomatose non barbate di cui fanno parte anche i gruppi delle “Pacific Coast”, delle “Siberiane” e delle “Giapponesi”.

 

Ligularia przewalskii

Ecco una bella asteracea che può raggiungere facilmente i due metri di altezza, prevalendo su tante altre erbacee; nel bordo misto è una perenne da posizionare in secondo piano. La pianta produce dei cespi radi ma con lunghe spighe a rachide color porpora e numerosissimi fiori piccoli e gialli, da fine giugno a settembre. Anch’essa tollera la mezz’ombra e ovviamente adora l’acqua. Intercalata ai fiori rossi della lobelia formerà un adeguato contrasto di colori caldi e brillanti.

 

Astilbe x arendsii ‘Venus’ 

Questo ibrido di astilbe si caratterizza per la prolungata fioritura rosa in folte infiorescenze piumose. È tra le tantissime astilbe disponibili nei vivai specializzati. I tedeschi e i danesi amanti delle astile le utilizzano nelle loro infinite tonalità del rosa, bianco e rosso, magari riunendole in lunghe pennellate nel sottobosco, loro ambiente ideale. Le astilbe amano il terreno umido e infatti se coltivate in aiuole asciutte offrono ben poco della loro abbondante e lunga fioritura estiva. 

 

Primula florindae

Scegliamo questa bella erbacea a rappresentanza di un vasto genere, così da stimolare la ricerca di altre primule altrettanto robuste e adatte al terreno umido o paludoso. La pianta ha un portamento cespitoso, e conviene piantarne una macchia abbondante per ottenere un buon risultato estetico. I fiori, giallo zolfo, sono piccoli, campanulati e profumati, riuniti in infiorescenze apicali peduncolate. Le foglie verde scuro, sono larghe e dentate.

 

Amelanchier canadensis

Ecco un grande arbusto caduco originario del Nord America che raggiunge facilmente i 4-5 m di altezza, ma soprattutto si ricopre di fiori piccoli e stellati, bianco rosati, in aprile e maggio. Produce poi dei frutti anch’essi ornamentali, simili a bacche, che a settembre diventano rossi (commestibili). Anche le foglie si tingono di rosso arancio in autunno. Viste le dimensioni è meglio non esagerare con il numero. Un paio sono più che sufficienti per formare una bella macchia. Di questo arbusto è proverbiale la resistenza al freddo.

 

Alnus glutinosa ‘Imperialis’

Gli ontani sono alberi che si adattano perfettamente ai terreni umidi e se lo spazio è adeguato si può scegliere la specie tipo, ovvero Alnus glutinosa, l’ontano nero, caratterizzato da buona resistenza e crescita veloce (raggiunge facilmente i 15-20 m). Ma se lo spazio non lo consente, scegliamo Alnus glutinosa ‘Imperialis’, un ontano (altezza massima 8 m) che si comporta egregiamente, dall’aspetto particolarmente interessante del fogliame, finemente diviso ai margini. Come l’ontano nero, ha un portamento colonnare che d’inverno ricorda un larice. Può anche essere tenuto a grande arbusto se potato tutti gli anni.

VIVAIO ALPINIA

Maurizio Zarpellon

via Gambarello, 9

12013 Chiusa di Pesio (Cn)

Tel. 333 7437985

info@vivaioalpinia.it

http://www.vivaioalpinia.it

http://www.piantevivai.com

(Disegni di Daniela Baldoni)

Logos Publishing Srl - P.IVA e C.F. 02313240364 - REA Modena No. 281025 - C.S. 42.200 Euro
strada Curtatona n.5/2, 41126 Modena (MO), Italia