



Nel giardino di pianuta del Nord Italia
Realizzare un’aiuola su terreno argilloso in pieno sole può essere problematico per l’appassionato giardiniere in particolare se in estate c’è carenza idrica o se l’impianto di irrigazione non funziona a dovere. L’argilla si screpola e si fessura, e non basterà più un temporale passeggero per mettere le cose a posto. Infatti l’argilla lasciata inaridire diventa riluttante all’acqua che scivola via fin tanto che non ne cadrà abbastanza dal cielo.
Le antiche pratiche colturali insegnano che simili condizioni sono migliorabili solo aumentando la percentuale di massa organica (letame o compost); l’inverno poi farà il resto spaccando e sminuzzando, così da preparare un buon letto di semina per la primavera successiva. Anche in giardino, dove le piante sono “stanziali” (e non si semina ripetutamente come in agricoltura) si deve praticare un’abbondante letamazione autunnale inglobandola al terreno con la vangatura. In marzo-aprile l’area sarà così pronta e migliorata per accogliere nel migliore dei modi alberi e arbusti oltre alle erbacee perenni.
Le piante possibili per un’aiuola in queste condizioni sono tantissime e la loro scelta dipende anche dalla latitudine e dall’altezza del sito. Noi ipotizziamo un giardino di pianura o bassa collina del Nord Italia. L’impostazione stilistica di questo giardino strizza l’occhio alla simmetria, ma questo non limita i nostri consigli a forme più naturali o informali.
Syringa vulgaris
Ecco una bella siepe folta e robusta che in maggio-giugno offre abbondanza di fiori profumatissimi, color lilla semplici la cultivar ‘Belle de Nancy’, e bianchi doppi ‘M.me Lemoine’. Il lillà, contrariamente a quanto si pensa, dà fioriture più abbonadanti solo se posto al sole. È pianta rusticissima che ben si adatta al terreno argilloso, in cambio di una buona fertilizzazione organica. Potature e tagli primaverili sono mal sopportati ed è sufficiente sfoltire i rami più vecchi per avere sempre una siepe ordinata e sana.
Cornus stolonifera ‘Flaviramea’
Detto anche “corniolo a legno giallo” per il giallo brillante dei suoi rami nel periodo invernale. Forma rapidamente macchie compatte e voluminose, e bisogna quindi in primavera provvedere ad una vigorosa sfoltitura dei rami più vecchi. La fioritura è poco appariscente, ma i cornus sono soprattutto piante dell’inverno, ideali per creare masse verdi a schermatura.
Carpinus betulus ‘Fastigiata’
Ai lati dell’area e per sottolineare l’entrata un po’ austera poniamo due bellissimi carpini fastigiati, ovvero a forma di punto esclamativo. Una forma che attira gli sguardi ed è quindi bene non abusarne. Questo carpino è particolarmente bello, con chioma molto compatta, quasi da non lascir filtrare lo sguardo, dove sicuramente gli uccelli faranno il nido. Attenzione all’altezza: la pianta raggiunge i 7-8 m, e forse è bene, in base alle dimensioni del nostro giardino, limitarne lo sviluppo con opportune potature.
Caryopteris x clandonensis
Si tratta di un bell’arbusto folto e vigoroso, aromatico e generosissimo di piccoli fiori blu-azzurri, che ben si adatta a tutti i terreni, con l’unica esigenza di tanto sole e un po’ d’acqua nei momenti critici dell’estate. Una manna per le api che lo frequentano regolarmente allo scopo di bottinare quanto più nettare è possibile. Al riguardo molti giardinieri temono nel posizionare le piante mellifere accanto ai luoghi di convivio, io invece ritengo che sia la scelta più appropriata, perché se c’è una pianta carica di nettare o polline le api operaie preferiranno senz’altro questa al nostro cibo.
Fraxinus excelsior ‘Pendula’
Un albero non può mancare nel nostro giardino: questo frassino maggiore innestato forma nel tempo una foltissima chioma pendula ad ombrello, quasi una pergola naturale che garantirà frescura nei pomeriggi estivi. Due panche ai suoi lati completano l’area rendendola sicuramente invitante. Allo scopo è meglio formare intorno al frassino (magari chiudendo le aiuole in cordonature di mattone, pietra o legno) un’inghiaiata che renderà pulito e ancora più accogliente il giardino.
Anemone japonica
Concludiamo il giardino piantando dei folti gruppi di anemoni, così da avere una lunga fioritura tardiva, nel periodo meno appariscente dell’anno: la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Verranno alti un metro o poco più e i grandi fiori rosa, bianchi o rossi a seconda delle varietà, non smetteranno mai di stupirci per quell’aspetto ceroso e molto decorativo. Anche se posizionati in pieno sole si gioveranno sicuramente della presenza dei fratelli maggiori e della loro ombra parziale: lillà e cornus, oltre a dimostrare la proverbiale forza di cui sono dotati.
VIVAIO ALPINIA
Maurizio Zarpellon
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(Disegni di Daniela Baldoni)