




Un corridoio lungo e stretto rivolto a sud nel clima caldo della pianura padana
Il terrazzo non è altro che un piccolo giardino che necessita degli stessi criteri progettuali e costruttivi, rispettando gli opportuni accostamenti di colori e forme e scegliendo quelle piante che si adattano bene alla vita in vaso.
Il progetto
Ipotizziamo un terrazzo-balcone stretto e lungo, sul quale si aprono diverse stanze: la camera da letto, il bagno, il soggiorno e la cucina. Quasi un corridoio posto sul fronte caldo, il lato sud dell’abitazione. Il luogo potrebbe essere una città del Nord, come Torino, Milano, Bologna o Padova, il clima quello della pianura padana.
Il primo obiettivo del progetto sarà quello di rompere la linearità dello spazio, per togliere l’effetto corridoio agli occhi sia di chi guarda il terrazzo dall’esterno, che dall’interno dell’abitazione. Potremo farlo accostando diversi stili, in una sequenza di angoli ognuno con un diverso carattere.
Davanti alla camera da letto
Per ottenere un buon grado di riservatezza, non c’è niente di meglio di una folta siepe di bambù. Scegliamo quindi Sinarundinaria fastuosa uno dei migliori bambù per la coltura in contenitore. La vegetazione di queste piante forma una cortina impenetrabile alla vista, ideale se si ha proprio dirimpetto le finestre di un altro condominio.
A sinistra, nella fioriera laterale, per avere una discreta fioritura per quasi tutta la stagione sarà sufficiente piantare un paio di Abelia floribunda ‘Edward Goucher’, mentre a destra dei bambù si può completare l’angolo con un bell’esemplare di Acer palmatum ‘Atropurpureum’, ovvero il più classico degli aceri giapponesi.
Per concludere la prima parte del balcone, posizioniamo alla base dell’acero un gruppo di 4-5 eriche, per esempio Erica darleyensis.
Davanti al bagno
Nella zona frontale al bagno preferiamo una vegetazione più raccolta, dato che la porta finestra sarà sicuramente già protetta da una veneziana o un tendaggio. Un bel gruppo di Lavanda ‘Hidcote’ con la compagnia di un lillà allevato ad alberello, potrebbero formare un angolo profumato dalla primavera all’autunno. Meglio scegliere una varietà a fiore doppio, come Syringa vulgaris ‘M.me Lemoine’ a fiore bianco.
Fronte soggiorno
A questo spazio del terrazzo affidiamo una funzione ornamentale, senza finalità di protezione dagli sguardi indiscreti. Un’alternanza di Ceratostigma willmottianum, Nandina ‘Fire Power’ e Spiraea ‘Gold Flame’, offre colore e forme morbide che ben contrastano con un bell’esemplare di Buxus sempervirens foggiato a sfera, posto a chiudere la composizione.
Davanti alla cucina
Un richiamo al giardino mediterraneo, con raccolta di piante aromatiche davanti alla porta della cucina, così da avere essenze pronte all’uso. All’angolo, nella fioriera quadrata poniamo una bella pianta di Laurus nobilis, magari foggiato a cono. Nelle altre due fioriere: rosmarino prostrato, salvia maxima e officinale, erba cipollina, timo volgare e serpillo, santoreggia, e ovviamente l’immancabile basilico.
Contenitori
Per la scelta dei contenitori, ipotizzando che l’alloggio abbia un arredo moderno, potremmo avvalerci dell’opera di un bravo artigiano del ferro, magari scegliendo un materiale esclusivo, il “cor-ten”, un acciaio speciale dal colore caldo, che rimane abbastanza lucido; il peso finale dei vasi sarà simile a quello dei buoni vasi in cotto, ma la resistenza infinitamente maggiore. Sceglieremo poi per i contenitori solo due misure: 100×40 e 60×60 cm.
L’unica fioriera che richiede l’impiego di terra acida è quella destinata ad ospitare l’acero con l’erica. Per tutte le altre è sufficiente del normale terriccio abbinato ad una buona dose di compost. Un paio di concimazioni all’anno con fertilizzante biologico e organico garantiranno lunga vita a tutte le piante del terrazzo. Non dimentichiamo un piccolo impianto d’irrigazione con i relativi gocciolatori per ogni pianta. Sarà la chiave del successo in questo terrazzo così esposto al sole e al caldo della città.
VIVAIO ALPINIA
Maurizio Zarpellon
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(Disegni di Daniela Baldoni)