



Per l’aiuola fiorita sulla terrazza di marzo-aprile scegliamo un insieme di piante che portino con se il carattere rustico e un po’ rude dell’inverno, ma anche la gentilezza dei colori e profumi della primavera. Il progetto è studiato per una terrazza rivolta a sud, ed ha come motivo conduttore il Giappone. Prevede la costruzione di una piccola pergola in legno che servirà anche per attenuare il caldo dell’estate.
Sulla pergola si allungheranno i getti di un glicine non troppo vigoroso come Wisteria brachybotrys ‘Schiro Kapitan Fuji’, una varietà straordinariamente fiorifera dai fiori molto grandi bianco puro, profumatissimi, grappoli tozzi lunghi 15/20 cm. Cresce 4/6 metri al massimo, fiorisce già il primo anno.
In alternativa, Wisteria brachybotrys ‘Showa Beni’, varietà di nuova introduzione, con fiori molto grandi, rosa pastello, profumati. Grappoli tozzi lunghi 15/20 cm. La pianta cresce 4/6 m al massimo. Fiorisce dal secondo anno. Questi glicini si adattano perfettamente alla vita in vaso e non raggiungono le dimensioni tipiche della specie (anche 20 m). Comunque un vaso di buone dimensioni, per esempio 40×40 cm, garantisce un bel po’ di anni di vita alla pianta se supportata da regolari concimazioni.
Sotto la copertura del glicine un bell’esemplare di Acer palmatum ‘Dissectum’ contribuisce all’ambientazione orientaleggiante della composizione.
I lati della terrazza sono chiusi da due graticci in bambù su cui far rampicare Trachelospermum jasminoides, bianco e profumato per quasi tutta la bella stagione.
Le piante da disporre lungo la balaustra sono riunite in gruppi per lasciare più spazio all’arredo e più apertura sul panorama della città.
A destra una sola grande fioriera (80×80) in cui trovano posto un bell’esemplare di Prunus pendula ‘Pendula Rubra’, un vero trionfo di piccoli boccioli rosa carminio già ai primi tepori del mese, che scendono a cascata lungo il tronco, creando un grazioso ombrello.
In alternativa, si può optare per Prunus ‘Okame’ dall’abbondante fioritura rosa intenso in aprile. I mazzi di fiori sono penduli e nessuno meglio dei pruni da fiore sanno annunciare l’inizio della primavera.
Queste piante si adattano bene alla vita in vaso magari in compagnia di viole inconsuete, come Viola sororia ‘Albiflora’ (bianche) o ‘Freckles’ (bianche punteggiate di violetto). Le viole occuperanno in breve tempo tutto lo spazio a disposizione creando un tappeto compatto e molto appariscente in piena fioritura.
A sinistra una fioriera delle medesime dimensioni della precedente che ospita un Cornus florida ‘Rubra’, un alberello adatto alla vita in vaso che crescendo assumerà una forma a palchi orizzontali, molto adatta ad un giardino giapponese. Alla fioritura primaverile (aprile) formata da innumerevoli fiori di quattro brattee con bordi incurvati colorati di rosa acceso, succede una profusione di fogliame verde brillante che d’autunno si tinge di viola e poi porpora.
Ai lati del Cornus ancora due fioriere di buone dimensioni ma più piccole, circa 50×50. Il materiale scelto per tutte le fioriere è il legno impregnato, assemblato in forme semplici e lineari. Nulla vieta però di utilizzare anche materiali meno consueti come il metallo o fioriere in resina già pronte nelle varie misure.
Nel vaso più interno, quindi parzialmente ombreggiato dal Cornus facciamo crescere un gruppo di Epimedium x versicolor ‘Sulphureum’ una perenne erbacea semipersistente purtroppo poco conosciuta. Tutti gli Epimedium, detti anche “fiori degli Elfi”, amano la mezz’ombra e sono decorativi per la bellezza del fogliame ma anche per i minuti fiori prodotti a inizio stagione. Amano i terreni ricchi di humus e fertili, anche asciutti. Ottimi coprisuolo si allargano moderatamente e senza diventare invadenti. Sono reperibili in diverse varietà nei vivai specializzati nelle colorazioni bianche, gialle, porpora e rosa. La varietà in questione ha la particolarità di tingersi il fogliame di rosso proprio alla ripresa vegetativa.
Nel vaso accanto alla balaustra poniamo dei ciottoli di fiume a ricoprire completamente la superficie del terreno. Quindi inseriamo qualche piccola pianta di Draba sibirica o D. aizoides, delle famiglia della Brassicaceae adatte soprattutto al giardino roccioso, che qui facciamo crescere tra i sassi. L’effetto che otteniamo in marzo e aprile è un’esuberante fioritura gialla così fitta da ricoprire tutte le piante. Cresceranno al massimo 15-20 cm di altezza e saranno sempre le prime a iniziare la stagione. Terminata la fioritura basterà eliminare i piccoli steli per ottenere l’effetto di un muschio vigoroso, dato che le piante avranno proprio questo aspetto. Un muschio compatto e amante del sole.
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