





Non servono colori accesi o forme particolari! Quando l’equilibrio dei colori e delle forme è rispettato l’insieme è armonico e l’aiuola fa spettacolo. In questo numero proponiamo un’aiuola di rose che ricrei quella bellezza discreta spesso dimenticata nell’intento sbrigativo di stupire o provocare. Scegliamo quindi rose dall’aspetto delicato e non colori sgargianti, o piante troppo alte o con fiori esageratamente grandi. Preferiamo il colore rosa: le rose di colore rosa sono tante e sono infiniti i possibili abbinamenti.
Rosa ‘Sharifa Asma’
Personalmente amo il rosa, non quello dei confetti, ma quello con sfumature candide o con accenni d’oro, amo i colori ad acquarello piuttosto che quelli a olio. Tra le mie rose color rosa preferite c’è ‘Sharifa Asma’ una rosa inglese di David Austin del 1989. E’ ricca di petali, circa 85, che al centro si fanno piccoli e ancor più fitti. Il colore è un rosa tenue, appena sfumato di giallo-oro alla base dei petali che emanano una deliziosa fragranza di mirra. Si tratta di una rosa rifiorente con un portamento morbido, con rami lunghi, circa 90-100 cm, ricurvi sotto il peso dei fiori.
Rosa ‘Comte de Chambord’
A lei avvicinerei una rosa ben più anziana come una Portland dell’800, la ‘Comte de Chambord’ (Moreau-Robert 1860). I suoi 100 e più petali la rendono ancora oggi una delle più affascinanti e apprezzate rose per il colore, la forma e senz’altro il profumo: inebriante, di rosa damascena. Il colore è rosa, ma tende a sfumare nel bianco all’esterno, mentre al centro il fiore si scompiglia e intensifica la tonalità. Anche lei non supera il metro di altezza e forma un arbusto compatto che va a fiore a fine primavera o all’inizio di giugno. Segue durante l’estate un momento di stasi ma poi si ripete appena torna il fresco.
Rosa ‘Jardins de Bagatelle’
La terza rosa è recente ma fin dalla nascita nel 1984 (Meilland) si capì che sarebbe stata destinata ad un successo senza tempo, ecco Miss ‘Jardins de Bagatelle’, ovvero il rosa che si fa crema e viceversa, non si sa dove finisca uno per iniziare l’altro. Indefinibile nel colore ma piuttosto ordinato nella forma, i fiori sono abbastanza grandi, 12 cm circa, e con un buon numero di petali, circa 65; il profumo è indiscutibilmente intrigante, un miscuglio di te e miele. Questo ibrido di tea non supera il metro e insieme a ‘Comte de Chambord’ e ‘Sharifa Asma’ forma l’armonico trio che stiamo cercando.
Micromeria thymifolia
Il tocco finale: un parterre basso ai loro piedi che ne esalti tutta la bellezza. Le erbacee che si possono utilizzare ai piedi delle rose sono tante, ma per essere davvero efficaci devono avere tre requisiti: rusticità, altezza mai superiore a 10-15 cm e una copertura veloce e fitta. Preferiamo una tappezzante sempreverde, come Micromeria thymifolia, detta anche Issopo del Carso, una piccola labiata molto simile al timo serpillo, ma che a differenza di questo si espande molto velocemente, risultando anche più rustica e capace di mantenere il fogliame sempreverde e di un bel verde scuro lucido. Questa bassa tappezzante si infila tra le rose impedendo praticamente la crescita di qualsiasi malerba, ma ovviamente almeno il primo anno qualche infestante la si dovrà tenere a bada passando di tanto in tanto ad estirparla. Come il timo, fiorisce in aprile maggio, di rosa lilla.
Questa aiuola di rose e Micromeria andrebbe situata in una posizione strategica. L’ideale è una siepe verde scuro alle spalle, come può esserlo quella di Taxus baccata, o un muro ricoperto da un rampicante altrettanto scuro di foglie, come il Trachelospermum jasminoides o una semplice edera.
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(Disegni di Daniela Baldoni)